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Libri di Maurizio Guerri

Biografia e opere di Friedrich Nietzsche

Le parole della tecnica. Concetti, ideologie, prospettive

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 368
La parola «tecnica» evoca scenari del fare e del pensare umano che paiono oggi trasparenti, inconfutabili; in essi l'uomo come soggetto cosciente è attore rispetto sia alla storia sia alla natura. Indubbiamente mai come oggi la terra è avvolta in una rete di attività tecniche, al punto che non vi è più luogo che non porti il segno della trasformazione umana. Eppure mai come oggi l'umanità nel suo complesso appare incapace di dirigere verso una meta la propria azione: il disastro ambientale, il diffondersi delle guerre, le ingiustizie economiche si impongono a livello planetario e qualsiasi soluzione da parte dell'uomo – proprio nella sua dimensione di progettazione tecnica – pare in grado solo di accelerare l'apocalisse incombente. Al momento vince la rappresentazione secondo cui non vi sia alternativa al tipo di mortifera relazione tecnica imposta dal neoliberismo; eppure essa è falsa perché rimuove la dialettica della tecnica occidentale, che non è fatta solo di dominio e di illimitata crescita economica, ma va concepita anche come emancipazione, come costruzione di un rapporto libero tra uomo e natura, e perfino come convivialità e “poiesis”. Il sillabario filosofico qui proposto si propone di ridare senso a parole soffocate nelle fantasmagorie del capitalismo globale. Riaffermare e immaginare il significato tecnico dell'agire e del pensare dell'essere umano risponde alla necessità teoretica e politica di trasformare la nostra storia riattizzando la «scintilla della speranza» racchiusa nella sua essenza.
25,00 23,75

La pace. Una parola ai giovani d’Europa e ai giovani del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 96
L’eroe tedesco della Prima guerra mondiale, decorato con l’Ordine pour le Mérite, riflette in queste pagine sulla fisionomia che l’Europa e il mondo avrebbero acquisito quando il sistematico massacro della Seconda guerra mondiale si fosse concluso. La prima versione di questo scritto fu stesa nel 1941 e circolò negli ambienti dei protagonisti dell’attentato a Hitler del 20 luglio 1944, quando Jünger era ufficiale della forza di occupazione tedesca a Parigi: La pace è la testimonianza della personale resistenza interna al regime nazista oltre che di una disillusione assoluta nei confronti della guerra come strumento politico. Per Jünger le deportazioni, le persecuzioni, le fosse comuni, i forni crematori che hanno caratterizzato la “guerra civile planetaria” costituiscono il “sacrificio” sul quale poggia la pace, una pace che proprio in nome dell’immane violenza della Seconda guerra mondiale deve essere assoluta e condurre a una serena convivenza di tutti i popoli sulla terra. Lo scritto di Jünger rimane oggi un punto di riferimento teorico fondamentale per chiunque non voglia semplicemente cogliere nella immane portata distruttiva delle guerre contemporanee e nella minaccia nucleare un vacuo e retorico “mai più”, ma intenda operare concretamente per la pace e per la formazione di uno Stato mondiale che dentro al sacrificio di quelle guerre è inscritto. Prefazione di Maurizio Guerri.
10,00 9,50

Deutschland, Deutschland über alles. Ediz. italiana

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 243
Uscita nel 1929, "Deutschland, Deutschland über alles" è probabilmente l’opera satirica più provocatoria di Kurt Tucholsky. In questo testamento politico accompagnato dalle fotografie dell’artista dada John Heartfield, Tucholsky punta il dito contro la Repubblica di Weimar, denunciando senza mezzi termini la corruzione della giustizia e della società. Le parole dell’autore berlinese scatenarono polemiche talmente accese da indurre lo scrittore a fuggire definitivamente in Svezia. Un corrosivo affresco dell’epoca che ancora oggi continua a graffiare le coscienze.
20,00 19,00

Il mondo mutato. Un sillabario per immagini del nostro mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: LXXIX-194
Negli anni Trenta Ernst Jünger, uno dei protagonisti della cultura europea del Novecento, curò ben cinque volumi fotografici. Per quale ragione lo scrittore e filosofo sentì il bisogno di sconfinare nel campo della fotografia? "Il mondo mutato. Un sillabario per immagini del nostro tempo" rappresenta la migliore concretizzazione dell’idea jüngeriana secondo cui l’obiettivo della macchina fotografica è un punto di vista privilegiato per poter cogliere le espressioni degli uomini e delle cose sotto la pressione dinamica di un’unica forza che emerge da quella fusione di guerra e lavoro, che si realizzò nella prima guerra mondiale. Dunque questo volume fotografico fu concepito come un sillabario in cui raccogliere le immagini tipiche di un «mondo mutato», che permettono ancora oggi al lettore di dare forma a un nuovo atlante in cui orientarsi nell’impero globale del lavoro. Attraverso questo viaggio nelle immagini scopriamo non solo ciò che i nostri padri stavano diventando, ma anche che cosa siamo oggi: gli «antichi ordinamenti» (i sistemi politici, gli assetti giuridici, i valori morali) continuano a essere efficaci solo nella misura in cui sono funzionali al dispiegamento planetario della produzione del lavoro. Che l’obiettivo fissi le parate fasciste, le manifestazioni dei lavoratori sovietici o le sfilate lungo le strade di New York, assistiamo sempre e comunque a un’analoga disciplina delle masse, a una mobilitazione che ci appare oggi tanto più impressionante quanto più la società ha adottato un sistema politico democratico: qui a livello collettivo e individuale l’ordinamento è automatico e l’essere umano si muta attraverso una miriade di pratiche di vita in controllore di se stesso. Jünger seppe vedere già negli anni Trenta lo svanire del confine tra pace e guerra, tra pubblico e privato sotto la spinta mobilitante della tecnica e del lavoro. Seppe riconoscere che dietro agli scontri nazionalistici prendeva forma quell’uniforme impero globale del lavoro fondato sulla mobilità e sul rischio che ancora oggi riusciamo solo faticosamente a mettere a fuoco.
24,00 22,80

Le immagini delle guerre contemporanee

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 443
Qual è il nostro sguardo sulla guerra? In che modo i nuovi media hanno trasformato i conflitti e hanno mutato il nostro modo di guardare gli eventi bellici rispetto al XIX secolo? Che rapporto esiste tra la percezione (o la crescente anestesia) in relazione alla violenza bellica e i media che la mostrano (o la rimuovono)? Le guerre da sempre sono portatrici di violenza, sangue, morte; sono situazioni nelle quali prendono corpo di volta in volta modi concreti di intendere lo spazio politico, in cui si realizza uno specifico modo di vivere dell'uomo. A un secolo dallo scoppio della Prima guerra mondiale - la prima guerra fotografata in massa, in modo diffuso e dissonante -, a settant'anni dalla Liberazione e dalla chiusura dei campi di sterminio, questa raccolta di studi intende tornare a riflettere su alcuni momenti fondamentali di trasformazione della guerra all'interno della storia contemporanea, a partire dalle immagini cui tali eventi bellici sono connessi. Se le guerre sono i luoghi di esplosione della violenza pura, le immagini ci aiutano a capire se e come i paesaggi che hanno preso forma intorno al fuoco della guerra sono cambiati nel corso del tempo. Le immagini danno un volto alla guerra, indicano il senso (e l'assenza di senso) di un conflitto, in modo consapevole o meno sono prese di posizione politica nella storia.
28,00 26,60

Necessità dell'estetica e potenza dell'arte

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 200
16,00 15,20

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