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Libri di Maurice Borrmans

Biografia e opere di Maurice Borrmans

Lettere a un amico fraterno

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 360
Nella notte tra il 26 e il 27 marzo del 1996, sette dei nove monaci trappisti che formavano la comunità del monastero di Tibhirine, vicino alla città di Médéa, a sud di Algeri, furono rapiti da un commando armato. Il 30 maggio furono ritrovate le teste decapitate, non i loro corpi. Sulle circostanze della loro tragica morte non è mai stata fatta piena luce. Frère Christian de Chergé era il priore della comunità. Per attuare la sua vocazione di monaco evangelicamente solidale con i Musulmani dal 1972 al 1974 egli studiò a Roma presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica. Qui fu suo professore Maurice Borrmans. L’amicizia spirituale e la consonanza intellettuale germinate in quegli anni sono all’origine delle 74 lettere che Christian indirizzò al suo ‘ex’-Professore. La prima già nel 1974, appena raggiunta l’Algeria, l’ultima solo qualche mese prima del martirio. Pubblicate dall’editrice Bayard nel 2015 a cura dello stesso M. Borrmans, le lettere vengono ora proposte in traduzione italiana. Si tratta di una corrispondenza ventennale del tutto eccezionale: il lettore diviene l’amico fraterno al quale Christian partecipa, emotivamente e lucidamente, il suo itinerario di uomo di preghiera che cerca e onora il dialogo con gli uomini di preghiera dell’Islam; lo stesso lettore diviene così testimone della fecondità di una profezia difficile, generosa e coraggiosa.
18,00 17,10

Orientamenti per un dialogo tra cristiani e musulmani

Libro
anno edizione: 2016
pagine: 238
Si può ancora parlare di dialogo islamo-cristiano dopo "l'orroreassoluto dell'11 settembre 2001" che ha visto le due torri gemelle di New York crollare con migliaia di vittime innocenti? Nell'Europa occidentale l'esigenza di laicità democratica in società pluralistiche, da una parte, e la volontà di visibilità dei musulmani immigrati raggruppati in associazioni o federazioni, dall'altra, pongono nuovi interrogativi nell'opinione pubblica e nelle comunità cristiane. Si tratta ormai di organizzare il "vivere insieme" nella "casa comune" di questo pianeta secondo i valori fondanti delle religioni che riconoscono al Creatore un disegno di bontà e di amore per tutte le sue creature. Questo disegno richiede, da parte dei cristiani, come dei musulmani e degli ebrei, in quanto credenti, una risposta generosa, un'adesione intelligente e un impegno di collaborazionetra tutti gli esseri umani. (Dalla Postfazione dell'autore) Padre Maurice Borrmans, della Società dei Missionari d'Africa (Padri Bianchi), ha dedicato tutta la sua vita allo studio, all'insegnamento e all'attività pastorale in favore del dialogo islamocristiano. Con questa pubblicazione, l'Urbaniana University Press e l'Istituto di Ricerca della non Credenza e delle Culture (ISA) celebrano la consegna a Padre Maurice Borrmans della laurea honoris causa in Missiologia, Facoltà della Pontificia Università Urbaniana.
14,00 13,30

Cristiani e musulmani. Quattro precursori di un dialogo possibile: Massignon, Abd el-Jalil, Gardet, Anawati

Cristiani e musulmani. Quattro precursori di un dialogo possibile: Massignon, Abd el-Jalil, Gardet, Anawati

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 176
La lunga e sofferta storia delle relazioni tra cristiani e musulmani ha conosciuto tappe difficili. In epoca recente la promulgazione della Dichiarazione conciliare Nostra aetate sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane è apparsa agli occhi di molti come una felice sorpresa. Se il testo della Dichiarazione riflette un nuovo modo di apprezzare la fede dei musulmani e di valutare positivamente i contenuti dell'Islam, cioè è dovuto anche agli scritti e all'attività di alcuni cristiani d'avanguardia. Tra di loro emergono i profili di quattro "precursori": Louis Massignon, Jean-Mohammed Abd el-Jalil, Louis Gardet e Georges Anawati. Essi hanno voluto superare i "non pochi dissensi e inimicizie sorti tra cristiani e musulmani nel corso dei secoli", sforzandosi di esercitare sinceramente la mutua comprensione" giacché erano tutti impegnati "a difendere e promuovere insieme (ai musulmani), per tutti gli uomini, la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la libertà".
12,50

10,00 9,50

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