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Libri di Martin Heidegger

Biografia e opere di Martin Heidegger

Domande fondamentali della filosofia. Selezione di problemi della logica

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 176
In questo corso di lezioni, tenuto da Heidegger a Friburgo nel semestre invernale 1937/38, i "problemi" della logica, fondamentalmente il problema della verità, non sono affrontati come "problemi", ma appunto come "domande fondamentali": un "problema", infatti, è ciò che la domanda lascia dietro di sé, quando cessa di essere tale. In questo senso, ogni problema appartiene sempre ad un determinato ambito del sapere, mentre la domanda sfugge a questa assegnazione. La verità e la sua essenza, quindi, non possono appartenere alla "logica" se non nel senso di essere divenute, esse stesse, "problemi", di avere cioè smesso di essere poste come domande. Il compito della filosofia, allora, è quello di far sentire di nuovo la domanda sulla verità come domanda. Perché questo compito possa essere assolto, bisogna secondo Heidegger, ritrovare l'inizio greco della storia dell'essenza della verità, non per completare la ricostruzione storiografica di tale storia, ma per cogliere in esso, prima ancora che nella tradizione metafisica occidentale, proprio la mancanza della domanda sull'essenza della verità.
24,80 23,56

Lettere 1920-1963

Lettere 1920-1963

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2009
pagine: XII-295
Martin Heidegger e Karl Jaspers si conoscono nella primavera del 1920 a casa di Edmund Husserl. Fino al 1936, e poi dal 1949 al 1963, si tengono in contatto mediante un'intensa corrispondenza epistolare. Le 155 lettere raccolte in questo volume, le uniche giunte fino a noi, sono riprodotte integralmente e corredate di un ampio apparato critico e bibliografico, prezioso per cogliere lo sfondo su cui si evolve lo scambio. La corrispondenza dei primi anni testimonia la speranza, comune ai due pensatori, di trovare l'uno nell'altro un amico e un alleato disposto a impegnarsi per il rinnovamento della filosofia e la riforma dell'università. Tuttavia, quanto più si definiscono i rispettivi orientamenti di pensiero, tanto più divengono evidenti le dissonanze tra l'ontologia fondamentale dell'uno e l'interpretazione esistenziale dell'altro, così come tra le due concezioni della riforma universitaria. Tale divergenza è acuita dalle opposte posizioni assunte rispetto agli eventi politici, benché nessuno dei due si spinga fino a una rottura radicale. Di questa crescente distanza raccontano, in gran parte, le lettere del dopoguerra, pervase da una tonalità elegiaca. In esse è ancora riposta la speranza di tenere viva un'amicizia, pur nella consapevolezza di una perduta sintonia. Permane comunque, da parte di entrambi, la convinzione di essere l'uno per l'altro il più degno interlocutore teorico.
33,00

La questione della cosa

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 211
Svolgendo con la consueta maestria un itinerario che, privilegiando il confronto con la metafisica kantiana, mira a ridiscutere le "decisioni fondamentali" che sono all'origine del pensiero scientifico moderno (Galilei, Cartesio, Newton), Heidegger intende rivelare come la domanda sull'essenza della cosa proietti necessariamente il pensiero in una dimensione altra, che abita oltre le cose e ineluttabilmente precede ogni semplice 'figura' umana, dunque, altrettanto, ogni mera attività calcolante. La questione della cosa rimette infatti alla questione dell'essere, autentica domanda guida dell'intera meditazione heideggeriana che in questa Vorlesung raggiunge indiscutibilmente uno dei propri vertici speculativi.
18,00 17,10

Eraclito

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 276
I due corsi universitari, tenuti rispettivamente nel semestre estivo del 1943 e del 1944, costituiscono un ampio materiale su cui si basano gli scritti su Eraclito già pubblicati dallo stesso Martin Heidegger. Nel primo corso si cerca di fare esperienza dell'origine della metafisica occidentale attraverso l'"inizio", nel quale il pensiero fa appello alla sua essenza, a ciò che è da pensare in modo iniziale. Il secondo corso, rintracciando il duplice significato della "logica" intesa sia come logica del corretto pensare sia come logica delle cose, ritorna alla logica originaria: la logica del pensiero del Logos, così come esso si è manifestato in Eraclito.
24,00 22,80

Logica

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 292
Questo corso, tenuto a Marburg nel semestre invernale 1925-26, è una tappa importante sul cammino che porta a Essere e tempo perché per la prima volta l'interlocutore dell'atteggiamento fenomenologico adottato da Heidegger non è più un pensatore antico: verso la metà del corso Aristotele è abbandonato a favore di Kant. La verità che alla logica è chiesto di cercare, il più delle volte, resta nascosta. La verità stessa è affidata a un logos preliminare, mentre le vie traverse della "rappresentazione" sembrano piegare in direzioni diverse. La logica può procedere in modo filosofico ed essere davvero philosophierende Logik solo se cerca di accedere alle "cose stesse". Così, le strutture fondamentali dell'esistenza umana, intese come essere-nel-mondo, sono indagate per cogliere i momenti cruciali in cui la tradizione filosofica finisce per separare il pensiero dalla realtà, senza mai tematizzare quel che ne sta alla base. La scoperta kantiana del nesso di "io penso" e "tempo" diventa la chiave di volta della storia del pensiero. La funzione assegnata al tempo nella determinazione kantiana di una logica trascendentale ha dunque portato l'attenzione sulla ristrettezza del limite tradizionalmente assegnato alla logica e ha spinto a vedere in "ciò che è logico" un comportamento umano che il tempo può mutare.
24,00 22,80

In cammino verso il linguaggio

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 222
Gli scritti raccolti in In cammino verso il Linguaggio cadono in un arco di tempo che va dal 1950 al 1959 e costituiscono uno dei momenti più alti della meditazione heideggeriana posteriore a Essere e tempo (1927). L'oscillazione presente nel Nulla di Essere e tempo tra il niente oggettivistico e il Nulla religioso si è da lungo risolta con il drastico rifiuto del primo e con la decisione per il secondo. Il Nulla è apparso nella sua convertibilità con l'Essere. L'Essere è la Parola che dona senso, filtrando di eternità il tempo, instaurando il "mondo" come dimora poeticamente abitabile. È nell'acquisita consapevolezza della fondamentalità di tale Parola che si colloca e si sviluppa, in quest'opera, la riflessione sul linguaggio.
24,00 22,80

Saggi e discorsi

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 218
I saggi e discorsi riuniti in questo volume, uscito in edizione originale nel 1954, sono stati tutti (salvo uno) composti intorno al 1950, cioè nel periodo in cui si andava diffondendo nella filosofia europea la discussione intorno al significato della cosiddetta "svolta" del pensiero heideggeriano annunciata clamorosamente dalla Lettera sull'umanismo nel 1946. I Saggi e discorsi, più di altri scritti heideggeriani, rappresentano un primo sforzo per articolare in maniera positiva le indicazioni contenute nello scritto sull'umanismo, e offrono perciò un punto di vista privilegiato per cogliere l'immagine dell'uomo e del compito del pensiero quale Heidegger la pensa in un momento decisivo del suo itinerario filosofico. Il problema che si delineava già in Essere e tempo, e che poi diventa dominante nella maturazione degli anni Trenta, è per Heidegger quello di realizzare un pensiero che non sia più "metafisico", cioè che cominci, almeno, a sottrarsi a quell'oblio dell'essere che ha dominato la tradizione del pensiero occidentale da Platone a Nietzsche.
22,00 20,90

Introduzione alla metafisica

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 218
L'Introduzione alla metafisica ha una posizione centrale nello svolgimento del pensiero di Heidegger, giacché è il primo documento ampio e organico della "svolta" seguita a Essere e tempo e riprende e sviluppa quel compito di una "distruzione della storia dell'ontologia" di cui Essere e tempo aveva parlato. E proprio nello sforzo di recuperare i termini originari del problema dell'essere di là dal suo presentarsi in formule cristallizzate, solo apparentemente "ovvie", Heidegger incontra in tutta la sua portata l'importanza del linguaggio, che costituisce il tema essenziale delle sue opere più recenti. Questo testo ha dunque l'intento di rimettere in questione le categorie base che da secoli costituiscono lo sfondo comune della filosofia occidentale partendo dalla stessa grammatica ed etimologia della parola "essere". La storia di questa parola, lungi dall'essere solo un campo di indagini specialistiche senza effettivi riflessi pratici, coincide per Heidegger con il destino stesso del nostro mondo, quello della "civiltà occidentale" allargatasi ormai a coprire l'intero pianeta. Un'opera decisiva per la comprensione del significato del pensiero heideggeriano e, in generale, degli sviluppi ontologici dell'esistenzialismo.
25,00 23,75

Aristotele. Metafisica (1-3). Sull'essenza e la realtà della forza

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2017
pagine: 160
Questo corso di lezioni, tenuto presso l’Università di Friburgo i. B. nel semestre estivo 1931, non è dedicato semplicemente all’interpretazione dei primi tre capitoli del libro IX della Metafisica di Aristotele, ma mira, attraverso tale interpretazione, alla comprensione del concetto greco dell’essere. Il titolo sotto il quale era stato originariamente concepito, Interpretazioni della filosofia antica, definisce tematicamente l’ambito della ricerca: con i concetti di dynamis ed energheia, Aristotele ha inteso rispondere alla domanda originaria sull’essere come presenza. Aristotele ha mostrato che c’è un modo di essere presente della capacità (forza) di produrre e che quindi la presenza della forza non presuppone un ente cui apparterrebbe, ma al contrario l’ente trova nella forza il suo a priori (Heidegger si richiama a Leibniz e al suo concetto di una vis primitiva, cfr. § 10 a). Nell’ambito della concezione greca dell’essere come presenza, Aristotele ha dunque cercato di stabilire quale sia la verità dell’essere come presenza: non è casuale, secondo Heidegger, che il capitolo finale del libro IX, che nei capitoli precedenti si occupa appunto della dynamis e dell’energheia, tratti nuovamente dell’essere come vero e come falso (sull’interpretazione di questo capitolo, Heidegger si era già soffermato negli anni precedenti). Mostrare che per Aristotele la forza ha un’essenza e una realtà indipendenti dall’esecuzione di ciò cui la forza dà capacità, significa per Heidegger accedere a quello che si sono chiesti i Greci chiedendosi dell’essere come presenza, significa cioè accedere alla domanda originaria della filosofia.
25,00 23,75

Tempo e essere

Libro: Libro rilegato
editore: Longanesi
anno edizione: 2025
pagine: 168
Quando nel 1969 apparve questo libro, presso lo stesso editore che nel 1927 aveva pubblicato "Essere e tempo", Heidegger giganteggiava nel panorama della filosofia contemporanea. Il primo dei quattro testi qui raccolti, la conferenza Tempo e essere(1962), richiamò subito una grande attenzione perché recava il titolo della sezione annunciata e mai pubblicata di "Essere e tempo". Lì tutto doveva capovolgersi, ma al momento di attuare questa «svolta» il progetto fu interrotto, perché l'autore «non era all'altezza di offrire una elaborazione sufficiente del tema nominato dal titolo». Il Protocollo di un seminario chiarisce alcuni punti problematici della precedente conferenza. Guardando al suo lungo confronto con la storia della metafisica, Heidegger fornisce preziose spiegazioni del proprio linguaggio, oscuro e allusivo, ma forse per questo oltremodo suggestivo. Nel saggio La fine della filosofia e il compito del pensiero (1964) l'autore sottopone "Essere e tempo" a una «critica immanente», rivendicando così l'unità del suo cammino: compito del pensiero è meditare sulla «verità» dell'essere. Infine, Il mio cammino nella fenomenologia (1963) è un resoconto autobiografico in cui Heidegger ripercorre il proprio itinerario speculativo in rapporto alla «fenomenologia», intesa non come corrente filosofica ma come «la cosa del pensiero, la cui manifestatezza resta un mistero». Intorno al tentativo di pensare una medesima «cosa» ruotano gli scritti del volume. Questa «cosa del pensiero», la cosa che il pensiero tenta e ha il compito di determinare, è l'«essere» stesso nel suo rapporto con il «tempo»: «La domanda guida è rimasta la stessa, ma ciò significa soltanto che tale domanda è diventata ancora più problematica e ancora più estranea allo spirito del tempo».
24,00 22,80

L'evento

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 342
Dei sette trattati inediti - compresi nella terza sezione dell'edizione tedesca delle opere di Martin Heidegger - "L'evento" è il testo che, dopo i "Contributi alla filosofia" (2007) con cui è stata inaugurata la pubblicazione dei trattati, introduce nel cuore pulsante della riflessione heideggeriana. In questo scritto, composto tra il 1941 e il 1942 attorno alla parola-guida Ereignis ("evento"), Heidegger ripercorre e approfondisce, attraverso un percorso vertiginoso, non lineare ma potentemente evocativo, temi, questioni e figure che sono al centro della sua filosofia a partire dalla metà degli anni Trenta: il pensiero della storia dell'essere, il primo e l'altro inizio del pensiero, la questione della verità, la differenza tra essere ed ente, la critica della metafisica e della modernità, il destino dell'Occidente e dell'Europa, il ruolo e il compito dell'uomo, e, infine, il rapporto tra la filosofia e il pensiero e tra il pensiero e la poesia.
25,00 23,75

Hegel

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 168
Per Heidegger il confronto con Hegel è stata un'esigenza costante nel corso del suo itinerario speculativo e filosofico. Gli scritti a lui dedicati sono notoriamente complessi, ma mostrano una profonda connessione tra i due pensatori e il rapporto di entrambi con la fenomenologia. Nella presente pubblicazione viene proposta una traduzione chiara e attenta di un trattato sulla negatività, "La negatività" (1938-39), e di "Commento all'Introduzione della Fenomenologia dello Spirito" (1942), in cui Heidegger offre una lettura penetrante della fenomenologia dello spirito di Hegel. Riprendendo temi sviluppati nei "Contributi alla filosofia" (1936-38), Heidegger mette in relazione la sua interpretazione di Hegel con la nozione di “evento” – “parola guida” del suo pensiero. Le interpretazioni qui presenti sono considerate fondamentali in quanto inseriscono Hegel nella traiettoria filosofica di Heidegger.
15,00 14,25

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