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Libri di Martin Heidegger

Biografia e opere di Martin Heidegger

14,00 13,30

Principi metafisici della logica

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 338
Questo libro presenta il corso universitario che Heidegger ha tenuto durante il suo ultimo semestre all’Università di Marburgo, nell’estate del 1928. Solo un anno dopo la pubblicazione di una pietra miliare come Essere e tempo, in un confronto serrato con Leibniz, il filosofo tedesco dimostra come i principi fondamentali della logica affondino le proprie radici nella metafisica, intesa come scienza dell’essere. Uomo ed essere, trascendenza e finitezza, sono i termini entro cui si muove la “distruzione” heideggeriana dell’ontologia tradizionale, nella consapevolezza della fugacità dell’esistenza umana – fugacità che si configura infine come il modo supremo dell’essere.
26,00 24,70

Metafisica e nichilismo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 342
"L’oltrepassamento della metafisica" e "L’essenza del nichilismo" sono due opere heideggeriane scritte tra il 1938 e il 1948. I due testi raccolti in questo volume, pur non essendo né temporalmente né formalmente accomunabili, portano avanti la medesima tesi da due diversi punti di vista. Per il filosofo tedesco, infatti, all’interno della storia dell’essere la metafisica ricopre un ruolo fondativo, ponendosi all’origine del nichilismo. Se da una parte la metafisica è l’assenza dell’essere dal pensiero occidentale moderno, dall’altra la ricaduta del nichilismo è il superamento della metafisica verso una nuova ontologia.
26,00 24,70

L'inizio della filosofia occidentale. Interpretazione di Anassimandro e Parmenide

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 313
Tenuto nel 1932 e dedicato all'interpretazione di Anassimandro e Parmenide – insieme a Eraclito i «pensatori iniziali» della filosofia occidentale –, questo corso universitario rappresenta una vera e propria cesura nel percorso di Heidegger dopo Essere e tempo, e si inserisce nella celebre «svolta» inaugurata dal saggio del 1930 sull'Essenza della verità. Compito della filosofia è ormai per Heidegger, impegnato nella ricerca di tale essenza, quello di rievocare la forza delle parole più elementari del pensiero delle origini – phýsis, alétheia, noûs, lógos – mediante una comprensione prefilosofica, cioè preplatonica e prearistotelica, del fenomeno della verità. Si tratta cioè di compiere quel passo indietro che permette di ripensare in modo ancora più iniziale l'inizio del pensiero occidentale, prima della soglia che dà accesso alla storia della metafisica: non già per operare una ricostruzione filologica e storiografica, ma nella prospettiva che tale «inizio più iniziale» possa essere «ripetuto» e, soprattutto, trasformato in un nuovo inizio, promosso da un'umanità futura in modo ancora più originario. Sicché, conclude Heidegger, «l'inizio non sta più dietro di noi, alle nostre spalle, bensì sta davanti a noi in quanto compito essenziale della nostra più propria essenza».
42,00 39,90

L'inno Der Ister Hölderlin

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 224
19,00 18,05

25,50 24,23

Essere e tempo

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 660
Testo complesso e radicale – qui proposto in una traduzione innovativa che ne restituisce tutta la complessità e radicalità –, “Essere e tempo” (1927) non è solo il libro cui si deve principalmente la fama di Martin Heidegger, maestro dell'esistenzialismo, ma è soprattutto una delle opere più importanti della filosofia del Novecento: si propone infatti una reimpostazione di tutta la ricerca filosofica, dalla nascita stessa della filosofia fino al tempo presente. Essa intende risvegliare la comprensione di quel problema del senso dell'essere che, dopo i suoi esordi nella Grecia classica, ha finito per oscurarsi nella storia della metafisica a causa del primato implicito assegnato a una sola dimensione temporale, quella della presenza. Poiché la domanda sull'essere è tipica dell'uomo e solo l'uomo se la pone, si tratta per Heidegger di analizzare in primo luogo l'"esserci" dell'uomo, con l'effetto di approdare a una riconcettualizzazione dell'intero lessico ereditato dalla tradizione filosofica, da Platone a Hegel.
15,50 14,73

Hegel

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 168
Per Heidegger il confronto con Hegel è stata un'esigenza costante nel corso del suo itinerario speculativo e filosofico. Gli scritti a lui dedicati sono notoriamente complessi, ma mostrano una profonda connessione tra i due pensatori e il rapporto di entrambi con la fenomenologia. Nella presente pubblicazione viene proposta una traduzione chiara e attenta di un trattato sulla negatività, "La negatività" (1938-39), e di "Commento all'Introduzione della Fenomenologia dello Spirito" (1942), in cui Heidegger offre una lettura penetrante della fenomenologia dello spirito di Hegel. Riprendendo temi sviluppati nei "Contributi alla filosofia" (1936-38), Heidegger mette in relazione la sua interpretazione di Hegel con la nozione di “evento” – “parola guida” del suo pensiero. Le interpretazioni qui presenti sono considerate fondamentali in quanto inseriscono Hegel nella traiettoria filosofica di Heidegger.
15,00 14,25

L'evento

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 342
Dei sette trattati inediti - compresi nella terza sezione dell'edizione tedesca delle opere di Martin Heidegger - "L'evento" è il testo che, dopo i "Contributi alla filosofia" (2007) con cui è stata inaugurata la pubblicazione dei trattati, introduce nel cuore pulsante della riflessione heideggeriana. In questo scritto, composto tra il 1941 e il 1942 attorno alla parola-guida Ereignis ("evento"), Heidegger ripercorre e approfondisce, attraverso un percorso vertiginoso, non lineare ma potentemente evocativo, temi, questioni e figure che sono al centro della sua filosofia a partire dalla metà degli anni Trenta: il pensiero della storia dell'essere, il primo e l'altro inizio del pensiero, la questione della verità, la differenza tra essere ed ente, la critica della metafisica e della modernità, il destino dell'Occidente e dell'Europa, il ruolo e il compito dell'uomo, e, infine, il rapporto tra la filosofia e il pensiero e tra il pensiero e la poesia.
25,00 23,75

Aristotele. Metafisica (1-3). Sull'essenza e la realtà della forza

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2017
pagine: 160
Questo corso di lezioni, tenuto presso l’Università di Friburgo i. B. nel semestre estivo 1931, non è dedicato semplicemente all’interpretazione dei primi tre capitoli del libro IX della Metafisica di Aristotele, ma mira, attraverso tale interpretazione, alla comprensione del concetto greco dell’essere. Il titolo sotto il quale era stato originariamente concepito, Interpretazioni della filosofia antica, definisce tematicamente l’ambito della ricerca: con i concetti di dynamis ed energheia, Aristotele ha inteso rispondere alla domanda originaria sull’essere come presenza. Aristotele ha mostrato che c’è un modo di essere presente della capacità (forza) di produrre e che quindi la presenza della forza non presuppone un ente cui apparterrebbe, ma al contrario l’ente trova nella forza il suo a priori (Heidegger si richiama a Leibniz e al suo concetto di una vis primitiva, cfr. § 10 a). Nell’ambito della concezione greca dell’essere come presenza, Aristotele ha dunque cercato di stabilire quale sia la verità dell’essere come presenza: non è casuale, secondo Heidegger, che il capitolo finale del libro IX, che nei capitoli precedenti si occupa appunto della dynamis e dell’energheia, tratti nuovamente dell’essere come vero e come falso (sull’interpretazione di questo capitolo, Heidegger si era già soffermato negli anni precedenti). Mostrare che per Aristotele la forza ha un’essenza e una realtà indipendenti dall’esecuzione di ciò cui la forza dà capacità, significa per Heidegger accedere a quello che si sono chiesti i Greci chiedendosi dell’essere come presenza, significa cioè accedere alla domanda originaria della filosofia.
25,00 23,75

Domande fondamentali della filosofia. Selezione di problemi della logica

Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 176
In questo corso di lezioni, tenuto da Heidegger a Friburgo nel semestre invernale 1937/38, i "problemi" della logica, fondamentalmente il problema della verità, non sono affrontati come "problemi", ma appunto come "domande fondamentali": un "problema", infatti, è ciò che la domanda lascia dietro di sé, quando cessa di essere tale. In questo senso, ogni problema appartiene sempre ad un determinato ambito del sapere, mentre la domanda sfugge a questa assegnazione. La verità e la sua essenza, quindi, non possono appartenere alla "logica" se non nel senso di essere divenute, esse stesse, "problemi", di avere cioè smesso di essere poste come domande. Il compito della filosofia, allora, è quello di far sentire di nuovo la domanda sulla verità come domanda. Perché questo compito possa essere assolto, bisogna secondo Heidegger, ritrovare l'inizio greco della storia dell'essenza della verità, non per completare la ricostruzione storiografica di tale storia, ma per cogliere in esso, prima ancora che nella tradizione metafisica occidentale, proprio la mancanza della domanda sull'essenza della verità.
24,80 23,56

Introduzione alla metafisica

Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 218
L'Introduzione alla metafisica ha una posizione centrale nello svolgimento del pensiero di Heidegger, giacché è il primo documento ampio e organico della "svolta" seguita a Essere e tempo e riprende e sviluppa quel compito di una "distruzione della storia dell'ontologia" di cui Essere e tempo aveva parlato. E proprio nello sforzo di recuperare i termini originari del problema dell'essere di là dal suo presentarsi in formule cristallizzate, solo apparentemente "ovvie", Heidegger incontra in tutta la sua portata l'importanza del linguaggio, che costituisce il tema essenziale delle sue opere più recenti. Questo testo ha dunque l'intento di rimettere in questione le categorie base che da secoli costituiscono lo sfondo comune della filosofia occidentale partendo dalla stessa grammatica ed etimologia della parola "essere". La storia di questa parola, lungi dall'essere solo un campo di indagini specialistiche senza effettivi riflessi pratici, coincide per Heidegger con il destino stesso del nostro mondo, quello della "civiltà occidentale" allargatasi ormai a coprire l'intero pianeta. Un'opera decisiva per la comprensione del significato del pensiero heideggeriano e, in generale, degli sviluppi ontologici dell'esistenzialismo.
25,00 23,75

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