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Libri di Marina Frunzio

Biografia e opere di Marina Frunzio

«Res furtivae». Contributo allo studio della circolazione degli oggetti furtivi in diritto romano

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: 257
"È certo che nel diritto romano le cose oggetto di furto fossero escluse dall'usucapione. Il divieto nelle fonti giuridiche di età classica viene solitamente attribuito alla lex Atinta de rebus subreptis1, emanata nel II sec. a.C, sebbene non manchino testimonianze secondo le quali il suddetto divieto sarebbe già stato previsto dalla legislazione decemvirale. Alla lex Atinia sembra rimontare pure l'introduzione del principio della reversio in potestà, in base al quale i beni furtivi sarebbero stati nuovamente usucapibili in seguito al loro recupero da parte del derubato. Da questo punto di vista ampio si presenta il contributo offerto dalla giurisprudenza classica per l'elaborazione dei criteri necessari e sufficienti ad ottenere la purgazione del vitium furtivitatis, avendo cura di tenere distinta la sorte giuridica della res furtiva principale da quella del suo eventuale prodotto. Al contrario, le testimonianze in merito al rapporto tra le XII Tavole e la lex Atinia sono scarse e lacunose. La dottrina ha riservato al tema larga attenzione, soprattutto con riguardo all'interpretazione giuridica della reversio, ma attraverso contributi su specifici punti. Mentre, sono assenti ricostruzioni di carattere monografico dedicate alla legge nel suo complesso e al quadro storico in cui essa si inserisce, fatta eccezione per lo studio del Borgna, risalente al 1897. Il compito che ci siamo proposti è dunque innanzitutto di rivolgere uno sguardo organico alla materia delle res furtivae, anche per raggiungere l'obiettivo di prospettare l'ordine delle problematiche presenti in un'ottica meno frammentaria. Il nostro lavoro si articola, quindi, secondo tre direttive, corrispondenti ad altrettanti capitoli (I, II e III), dedicati, rispettivamente, alla ricostruzione, per quanto possibile, del divieto di usucapione previsto nella lex Atinia e al suo rapporto con la più antica regolamentazione, allo studio del significato della reversio in potestà, e, infine, alle regole apprestate per i prodotti delle res furtivae." (Dalla Premessa)
32,00 30,40

Lavorare ai tempi di Vitruvio. Aspetti economici, giuridici e culturali in Roma antica

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2014
pagine: 101
Il tema del lavoro in Roma antica da sempre ha suscitato l'attenzione degli storici ed è stato sovente affrontato attraverso l'analisi di singoli aspetti che lo compongono. Così, studi squisitamente giuridici hanno palesato la loro insufficienza a cogliere la molteplicità delle problematiche coinvolte: sociali, culturali, politiche, economiche. Scopo del volume è quello di approntare una panoramica d'insieme, didatticamente efficace, capace di dare voce alle diverse componenti, restituendo un quadro il più possibile esauriente della complessità dell'argomento, all'interno del quale l'analisi delle fonti letterarie assume singolare rilievo. In particolare, viene esaminata criticamente la testimonianza dell'architetto Vitruvio, vissuto al crocevia delle grandi trasformazioni dell'epoca augustea, quando il contrasto tra la cultura dei ceti dominanti (riluttante a riconoscere dignità al "lavoro") e l'operosità di un popolo laborioso e spesso geniale diventa drammaticamente evidente.
12,00 11,40

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