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Libri di Mariarosa Bricchi

Biografia e opere di Mariarosa Bricchi

I viaggi, la morte

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 432
Presentando nel 1958 gli scritti che compongono "I viaggi la morte", Gadda suggeriva che, in luogo del comune «saggi», sarebbe forse stato preferibile per definirli il francese entretiens, ‘conversazioni’. Con questa discreta indicazione l’ormai celebre autore del Pasticciaccio rivendicava l’estraneità del libro alla «nostra coltura solidificata», e insieme ammantava di rassicurante affabilità la sua vera natura e la missione di cui era investito. Che era quella – come confidava a Livio Garzanti – di delineare il «panorama général» della sua «sindrome», abbracciando un’intera vita e tutta la gamma dei suoi interessi: di consegnare insomma ai nuovi fan una bussola per orientarsi nella più vertiginosa officina del Novecento e comprenderne le leggi. Leggi radicate in una riflessione filosofica che impone la demolizione del mito dello scrittore come vate o profeta, «bambolotto della credulità tolemaica», mentre l’io rappresentatore è un «groppo, o nodo, o groviglio, di rapporti fisici e metafisici» e solo dalla «tensione polare» con la cosa rappresentata nasce l’atto espressivo; e che nella maccheronea o «tumescenza barocca» individua un’arma letale, capace di annientare vaniloquio e falsità, enfasi e «teatrati atteggiamenti», nonché di contrastare l’«uso-Cesira», la lingua piccolo-borghese, «piccoletto grembiule casalingo da rigovernare le stoviglie». Se dunque Gadda, «bracconiere di frodo», fa razzia di varianti lessicali e ortoepiche, se ricorre al frasario gergale dei pratici e ai dialetti – da quello irresistibilmente sincopato e monosillabico dell’industre Milano alla parlata di Roma, «città mondo» – è nel nome di un’esigenza etica e gnoseologica: riscattare la lingua «dall’ossessione della frode» e ricreare la «magìa della verità».
24,00 22,80

Manzoni prosatore. Un percorso linguistico

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 248
Manzoni ha scritto – e il caso non è frequente – un unico romanzo, che si collega però per mille fili ai molti testi saggistici disposti lungo l’intero arco della sua carriera. L’uno e gli altri hanno proposto un modello di prosa nuovo, smorzato e antiretorico, fondato sulla geometria di un racconto avvincente ma anche sull’esercizio avventuroso e strenuo della ragione; una prosa che archivia la polverosa pompa dell’italiano letterario, e impiega gli strumenti più raffinati della tradizione al servizio non della retorica, ma della logica. Scritti così ricchi e inattesi richiedono una lettura ravvicinata che illumini il processo compositivo e, insieme, il suo significato. Il commento proposto nel volume valorizza, accanto agli aspetti lessicali e morfosintattici, quelli testuali; e, grazie agli strumenti più aggiornati della linguistica, fa emergere la doppia tensione, a capire e a dimostrare, che innerva ogni pagina manzoniana.
25,00 23,75

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