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Libri di Maria Teresa Girardi

Biografia e opere di Maria Teresa Girardi

Dal «mondo scritto» al «mondo non scritto». Studi di letteratura italiana per Eraldo Bellini

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 168
Da Torquato Tasso a Italo Calvino, dalle novità dei moderni tardorinascimentali al 'classicismo' del prosatore novecentesco: i sei saggi qui riuniti, che raccolgono gli Atti della prima Giornata di studi per Eraldo Bellini (15 febbraio 2019), percorrono coerentemente la traccia indicata dalle ricerche dell'amico e collega che si è voluto ricordare. Posto al principio, quasi a rappresentare la meta delle indagini, verso il presente, apre il volume Italo Calvino lettore di Galileo, indagatore inquieto dei rapporti tra le 'due culture' in nome di una letteratura «alla ricerca della saggezza». Gli succede il grande cantiere della Roma primosecentesca, con i saggi dedicati all'Accademia dei Lincei e alla scuola galileiana, qui rappresentata dal matematico Benedetto Castelli. A fianco, formatesi in un unico organismo culturale, troviamo le maggiori voci legate alla Compagnia di Gesù, Agostino Mascardi e Sforza Pallavicino, con il loro aristotelismo non dogmatico e, soprattutto, con il loro classicismo letterario, sensibile e al contempo critico verso le novità in ambito retorico, poetico e storiografico. Proprio al papa poeta, Maffeo Barberini, è dedicato il contributo successivo, che, a partire da inediti epistolari, offre significative novità sulla storia della 'letteratura barberiniana', da retrodatarsi rispetto all'elezione del 1623. Il saggio conclusivo, analizzando una disputa svoltasi a metà secolo nell'Accademia romana degli Umoristi, misura la tenuta del messaggio di Tasso nell'ambito della scrittura storica, con un allargamento oltre la poesia che indica la portata e le conseguenze delle riflessioni tassiane intorno alla validità della parola, tra vero, verisimile, finto e falso. Chiudendo il cerchio, nell'eterno confronto tra 'parole' e 'cose', si torna così al titolo del volume, che, citando Calvino, ricorda motivi ben presenti al lavoro di Eraldo Bellini, fedele a un'idea di letteratura che non rinunci a guidare dal «mondo scritto» al «mondo non scritto».
16,00 15,20

L'arte compiuta del viver bene. L'oratoria sacra di Cornelio Musso (15 11-1574)

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 232
Esercitata a partire dai primi anni trenta del Cinquecento da diversi pulpiti d'Italia, particolarmente nella Roma farnesiana di Paolo III, poi ancora di Pio IV e del giovane Carlo Borromeo, l'oratoria sacra in lingua volgare del conventuale piacentino Cornelio Musso (1511-1574), vescovo di Bitonto e padre conciliare, inaugura la storia moderna di tale genere che, lasciati definitivamente alle spalle modi e forme della predicazione medioevale, ancora vivi per certi aspetti in quella quattrocentesca, si ispira, fiduciosa nelle risorse della parola eloquente, ai grandi modelli della retorica classica e patristica. Sollevandosi alla dimensione della letterarietà, l'esperienza oratoria del dotto francescano umanista, formatosi a Padova tra Aristotele e Bembo, segna la strada sulla quale si sarebbero incamminati il più celebre 'discepolo' Francesco Panigarola e, sulle sue orme, i rappresentanti della rigogliosa stagione dell'oratoria sacra secentesca. Questo volume prende in esame, da una prospettiva prevalentemente retorico-letteraria, il corpus delle prediche di Cornelio Musso, due delle quali vengono proposte, con funzione di esempio, in prima edizione moderna, nell'intento di dare ragione del carattere di novità e del grado di responsabilità culturale, oltre che spirituale, di cui erano portatrici entro la temperie storica degli anni contigui al Concilio di Trento.
16,00 15,20

20,00 19,00

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