Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Marco Vanelli

Biografia e opere di Carl Theodor Dreyer

Gesù. Il film di una vita

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2023
pagine: 424
«Quanti idealisti politici e religiosi, prima e dopo Gesù, sono stati uccisi per necessità politiche o religiose, e sempre in nome del popolo?» Quando la Danimarca viene invasa dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, per il regista Carl Theodor Dreyer l'idea di un film su Gesù, già vagheggiato da quasi dieci anni, diventa finalmente un progetto. I coloni romani come gli invasori tedeschi, il governo ebraico come i collaborazionisti, gli idealisti come la resistenza. E Gesù è qui, nella resistenza, tra i «non accettanti», secondo la definizione di Goffredo Fofi nella postfazione a questo libro, che si oppongono a un sistema oppressore con la semplicità di un'idea rivoluzionaria. Il Gesù di Dreyer scardina l'ordine delle cose con l'empatia, la compassione, l'attenzione agli ultimi, e in cambio richiede una fede profonda che, per l’autore non praticante, è un nodo di riflessione e una conquista in tarda età. Ma l'umanissimo figlio di Dio che il regista danese descrive, a volte arrogante e a volte rabbioso, nasce da una lettura personale del testo biblico, rimuginata nel corso di trent'anni, che razionalizza i miracoli e perdona i carnefici, convinti ingenuamente di essere parte del disegno divino: mai tradotta in immagini per la morte dell'autore, è rimasta solo nella sceneggiatura definitiva, scritta per la Rai nel 1967 e inedita fino a oggi. Così dalle pagine di Gesù, un testamento spirituale, emerge l'occhio di un regista visionario, austero, essenziale, che guarda alla storia fondativa della cultura occidentale e ne trae il racconto di un'umanità in rivolta silenziosa, che la violenza spegne ma la Storia è costretta ad accettare, anche se solo con il senno di poi. Postfazione di Goffredo Fofi.
19,50 18,53

Piani di luce. La cinematografia di Vittorio Storaro

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 126
In oltre cinquant'anni di lavoro dietro o accanto alla macchina da presa, Vittorio Storaro (vincitore di tre premi Oscar per la fotografia) ha saputo sviluppare un metodo e una teoria che lo hanno portato a potersi definire a tutti gli effetti coautore del film. Grazie a lui la cinematografia, cioè l'arte di scrivere con la luce e con il movimento, è passata definitivamente dall'ambito tecnico a quello espressivo, e non c'è critico o spettatore che non se ne sia accorto di fronte a opere come “Il conformista”, “Apocalypse Now” o “Reds”. Così, parlare di luce naturale o artificiale, di suggestioni dei maestri della pittura o di valenza simbolica degli opposti (giorno-notte, luce-ombra, maschile-femminile) in relazione all'opera di Storaro diventa un modo per rileggere i film anche dal suo particolare punto di vista: il racconto per immagini e il racconto delle immagini. I saggi e le letture di questo volume intendono mettere a fuoco alcuni aspetti decisivi della sua poetica e i risultati più rilevanti della sua produzione filmica, analizzando in particolare le componenti tecniche e teoriche alla base della sua «scrittura di luce», i profondi legami con le arti figurative, gli incontri determinanti e fecondi con Bernardo Bertolucci e Francis Ford Coppola, il rapporto controverso e creativo con Hollywood o l'originale lavoro d'illuminazione per le riprese di opere liriche nei luoghi reali, tutte testimonianze della sua statura artistica.
13,00 12,35

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.