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Libri di Ludwig van Beethoven

Biografia e opere di Ludwig van Beethoven

«Il testamento di Heiligenstadt» e «Quaderni di conversazione»

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 528
«L'arte, soltanto lei mi ha trattenuto». I famosi Quaderni presentati per la prima volta in versione italiana nell'intero arco della loro durata. Le parole e la sofferenza che ci portano accanto a Beethoven. Trentenne, Beethoven intuisce che la sua sordità sarà per sempre. In un momento di disperazione scrive una lettera che non spedirà mai, il Testamento di Heiligenstadt. È un lucido esercizio di autoanalisi, che gli permette di superare le pulsioni autodistruttive: «L'arte, soltanto lei mi ha trattenuto». Negli ultimi dieci anni di vita, il solo modo per comunicare con lui è scrivere ogni cosa su taccuini dai quali mai si separa. Ne rimangono 139, sono i Quaderni di conversazione, il materiale biografico più intimo grazie al quale possiamo condividere la quotidianità, il lavoro creativo, la nascita della Nona Sinfonia e degli ultimi capolavori, la lunga rabbiosa vicenda giudiziaria che lo contrappone alla vedova di suo fratello per ottenere la tutela dell'unico nipote, le sofferenze provocate dall'infermità. Attorno a lui, e alla cerchia ristretta degli amici, nell'Europa uscita dalle guerre napoleoniche si rafforzano i regimi della Restaurazione, si incendiano i primi moti rivoluzionari. Sottratti al controllo della censura, i Quaderni, presentati per la prima volta in versione italiana e nell'intero arco della loro durata, rappresentano una testimonianza insostituibile.
18,50 17,58

I concerti per pianoforte nella trascrizione per solista e quintetto d'archi di Vincenz Lachner

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: XV-578
Il presente volume è frutto della collaborazione tra i Dipartimenti di Musicologia e Composizione del Conservatorio di Milano. L'esigenza che si è presentata è stata duplice: da una parte la realizzazione di una partitura "d'uso", a partire dalla presenza delle sole parti staccate, destinata alle classi di pianoforte e musica da camera; dall'altra il tentativo di impostare una sorta di revisione critica di un testo musicale che si è presentato più complesso del previsto. Il primo obiettivo è stato quello di scegliere il vero punto focale della revisione, che non era tanto Beethoven, quanto il testo dello stesso Lachner, testo che si inserisce appieno nella nobile arte della trascrizione che tanta parte ha avuto nella diffusione della musica "alta" come nel consolidamento del mito di Beethoven. L'edizione di riferimento, licenziata nel 1882 per i tipi della Cotta Verlag - Stuttgart e che vide come insigne curatore Sigmund Lebert, porta infatti una prefazione che recita così: "Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven rivisti ed editi "per pianoforte solo o con accompagnamento di un secondo pianoforte, quintetto d'archi od orchestra completa - per lo studio musicale e l'esecuzione nelle sale da concerto". Dichiarazione d'intenti che ben chiarisce il senso e la destinazione di quest'opera.
50,00 47,50

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