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Libri di Luca Ciancabilla

Biografia e opere di Luca Ciancabilla

Stefano Bardini «estrattista». Affreschi staccati nell’Italia unita fra antiquariato, collezionismo e musei

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 256
Nel crescente dibattito sul restauro delle pitture murali che vide protagonista Firenze a metà del XIX secolo, Stefano Bardini, il “principe” degli antiquari italiani, maturò le sue conoscenze in materia di “stacchi” e “strappi” in veste prima di artista accademico, poi di restauratore e infine, ovviamente, in qualità di mercante. Un percorso professionale che avviò quando oramai in città la prassi estrattista stava conoscendo una inedita fortuna. Con la chiamata in Santa Maria del Fiore del centese Giovanni Rizzoli, poi con i primi stacchi operati in Santa Maria Novella da Gaetano Bianchi, e infine con l’arrivo del conte Giovanni Secco Suardo, nel 1864 incaricato di tenere il corso di aggiornamento per restauratori alle nuove tecniche di trasporto del colore da lui sviluppate. A quel particolare clima di fiducia verso la prassi estrattista deve perciò essere ricondotto l’interesse di Bardini verso il distacco degli affreschi, tecnica che cominciò a sperimentare con successo allo scoccare dell’ultimo quarto del secolo. E se del suo ruolo di antiquario e collezionista di sculture e dipinti rinascimentali molto si è detto negli scorsi due decenni, ancora poco scandagliata risulta la sua lunga attività di estrattista, ma anche quella, ancor più interessante, di mercante di affreschi staccati. Su quella porzione della vita professionale di Bardini prova a fare chiarezza questo volume, grazie al contributo di studiosi ed esperti del settore che hanno indagato un periodo fondamentale della sua biografia e delle sue connessioni con la storia del restauro, del gusto, della tutela e del collezionismo, non solo italiano, ma anche europeo e statunitense.
20,00 19,00

Oltre il grigio. Conservare, musealizzare e restaurare l'arte urbana fra tradizione e memoria

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 248
Bologna, 12 marzo 2016: tarda mattina. Davanti alla facciata dell'XM24 si è appena arrivati all'apice di un terribile, per taluni, scempio, per altri di un glorioso ultimo atto di resistenza. Il grande murale che qualche anno prima aveva permesso la salvezza del centro sociale rendendolo impermeabile alla oliatissima macchina della gentrification, è stato sacrificato al bene più importante: la libertà. La sua fine è stata decretata dal suo stesso artefice, Blu, che ha deciso di scorticarlo e poi di seppellirlo sotto una valanga di grigio, sorte toccata a quasi tutta la sua produzione felsinea. Il tutto per colpa di una "maledetta" mostra; di quelli che l'hanno promossa, ideata e resa possibile: finanziatori, curatori, conservatori e restauratori che invece di pensare a Vitale, Amico, Annibale o Guido, non solo hanno avuto la bella idea di salvare dal "piccone demolitore" alcuni murales di mano dell'artista di Senigallia, ma anche di musealizzarli a "spregio" del loro contesto originario. È ora giunto il momento di riprendere il filo del discorso, riaprendo il dibattito proprio a partire dalle questioni che Street Art - Banksy & co. L'arte allo stato urbano cercò di porre all'attenzione della comunità scientifica. Ovviamente senza rinunciare a fare i conti con le domande che il gesto di Blu ha inevitabilmente portato con sé. A ciò hanno cercato di rispondere storici dell'arte, professionisti del restauro e della conservazione, ma anche studiosi di altre discipline del sapere, chiamati a indagare quei fatti secondo punti di vista inediti e originali. Tutto questo nella consapevolezza che, fra l'11 e il 12 marzo 2016, al catalogo delle pitture murali di Blu si è aggiunta una nuova opera d'arte. BANDELLA PRIMA Atti della Giornata di studi "Oltre il grigio: conservare, musealizzare e restaurare l'arte urbana fra tradizione e memoria", a cura di Luca Ciancabilla e Gian Luca Tusini. Università di Bologna, Dipartimento delle Arti, Complesso di Santa Cristina, 31 maggio 2018. Luca Ciancabilla Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Beni Culturali dell'Alma Mater fra il 2007 e il 2013, negli ultimi anni ha indirizzato le sue ricerche allo studio della storia della tecnica del distacco delle pitture murali con particolare attenzione alle sue connessioni con la storia del restauro e del collezionismo in Età Moderna e Contemporanea. Dopo aver discusso il dottorato di ricerca presso l'Università di Siena (2011), ha ottenuto l'Abilitazione Scientifica Nazionale come professore di seconda fascia in Storia dell'arte (2014 e ancora nel 2018). È autore di diverse monografie e saggi inerenti la storia della critica d'arte, la storia del restauro, della conservazione e del collezionismo delle opere d'arte, e docente a contratto presso l'Università di Bologna, l'Università di Firenze e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Gian Luca Tusini Laureatosi nel 1997 in Fenomenologia degli stili al DAMS dell'Università di Bologna, nel 2001 ha conseguito con il massimo dei voti e la lode il Diploma di Specialista in Storia dell'Arte, indirizzo Arte contemporanea, presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte dell'Università di Bologna. Nel 2005 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia dell'arte all'Università di Bologna, relatore il professor Renato Barilli. Ha ottenuto una borsa di studio biennale postdottorato presso l'Università di Bologna (2006-2008). Ricercatore in Alma Mater Studiorum - Università di Bologna in ruolo dal 30 dicembre 2008. Gli interessi di ricerca spaziano dall'arte tra Otto e Novecento, alla teorie della critica formalista, alla decorazione, ai rapporti tra arte e tecnologia, pittura e fotografia, ad altri aspetti della civiltà visuale, tra cui l'araldica e le varie forme simboliche del potere.
30,00 28,50

Dalla carta ai muri. Progettare e disegnare la pittura urbana

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 72
Catalogo della mostra contenente i disegni preparatori degli artisti di strada Dado, Ravo e Corn79.
18,00 17,10

35,00 33,25

La fortuna dei primitivi a Bologna nel secolo dei Lumi. Il Medioevo del Settecento fra erudizione, collezionismo e conservazione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 212
A Bologna, forse più che in altre realtà italiane, la riscoperta settecentesca dei primitivi prese forma in un orizzonte culturale decisamente favorevole. L'attenzione storica, conoscitiva e conservativa prestata a partire dalla prima metà del Secolo dei Lumi ai polittici e agli affreschi medievali da parte di Giampietro Zanotti, Francesco Algarotti, Luigi Crespi, Carlo e Gian Ludovico Bianconi, Marcello Oretti e da altri protagonisti dell'ambiente accademico e intellettuale felsineo, fonda sì sui precedenti civico-devozionali e campanilistici di Ovidio Montalbani, Francesco Cavazzoni e in particolare del conte Carlo Cesare Malvasia, ma discende inevitabilmente dalle nuove riflessioni di matrice muratoriana della cultura degli scienziati, degli eruditi e degli artisti che per volontà del generale Luigi Ferdinando Marsili diedero vita all'Istituto delle Scienze e delle Arti di Bologna. Nella seconda città dello Stato Pontificio saranno proprio quegli illustri uomini di cultura, di storia ed intelletto ad aprire alla conoscenza e alla riscoperta del medioevo artistico locale e dunque a un primo collezionismo delle tavole dei padri fondatori della scuola pittorica felsinea che andrà a concretizzarsi negli appartamenti della borghesia più colta, nelle più celebri quadrerie nobiliari della città, ma soprattutto fra le mura dell'istituzione marsiliana.
25,00 23,75

Progettare il restauro. Tre secoli di indagini scientifiche sulle opere d'arte

Progettare il restauro. Tre secoli di indagini scientifiche sulle opere d'arte

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2004
pagine: 142
L'interesse per una più approfondita conoscenza degli eventi legati alla Conservazione e al Restauro avvenuti nel passato e per una riflessione sui suoi fondamenti teorici attuali, sta progressivamente crescendo; questo grazie alla consapevolezza di dover fondare gli studi e l'attività di restauro su basi storiche e teoriche più solide. La collana "Storia e Teoria del Restauro" vuole rivolgersi agli addetti ai lavori e al mondo delle Università, fornendo sia una adeguata sede dove sviluppare la ricerca, sia la possibilità di reperire importanti materiali di studio. La collana è articolata su due serie: gli "Studi", destinati a presentare studi in forma monografica o antologica e i "Documenti" in cui verranno pubblicati importanti materiali di studio.
20,00

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