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Libri di Ivan Zazzaroni

Biografia e opere di Ivan Zazzaroni

Io, guerriero

Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 192
«A forza di combattere, inciampare, guarire, ricominciare… ho capito che non sono diventato forte quando ho vinto, ma quando ho smesso di avere paura di perdere.» C’è un prima e un dopo. Un evento che cambia tutto. Per Francesco Acerbi è stata la malattia: la scoperta, nel 2013, di un tumore. Prima, è un bambino cresciuto in provincia «a botte e pallone»: ginocchia sbucciate, la polvere dei campetti che brucia gli occhi e in gola, porte segnate a terra con zaini e felpe. Poi la gavetta da giovane calciatore di talento dal futuro brillante: il Pavia, la Reggina in Serie C, il Chievo, una breve parentesi al Milan, il Sassuolo. Qualche errore, qualche bevuta, qualche allenamento saltato e partite perse. Infine, la diagnosi. Dopo, inizia un viaggio fatto di sofferenza, fatica, notti insonni e attese strazianti. Il corpo tradisce e la paura striscia nella mente e nelle ossa. E il calcio – così importante, così vitale – sembra sbiadire nel ricordo. Ma è da qui che Francesco decide di ripartire, di raddrizzare la sua vita e farne un capolavoro di resilienza e riscatto. Fino al ritorno in campo, più forte di prima. Fino al gol in semifinale di Champions League e al ruolo di difensore nella Nazionale italiana. Acerbi si racconta senza filtri, con lucidità e ironia: la famiglia, l’angoscia, l’impegno, il rapporto con il proprio corpo, la solitudine, l’adrenalina della partita, la fede nella rinascita. Io, guerriero non è solo la storia di un calciatore. È la testimonianza di un uomo che ha dovuto smettere di essere atleta per riscoprirsi guerriero. Di chi ha sbagliato, ha lottato e ha continuato a inseguire un pallone anche quando sembrava perduto. È la prova che un corpo ferito può tornare a correre e che un’anima spersa può ritrovare se stessa.
17,50 16,63

Diventare Mourinho. Lui ha cambiato la Roma. Roma ha cambiato lui

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 249
Dopo l’esperienza negativa sulla panchina del Tottenham, agli occhi dell’opinione pubblica José Mourinho era diventato decisamente meno Special, e non erano in pochi a considerarlo «bollito», sul viale del tramonto, la controfigura dell’alieno che negli anni precedenti aveva conquistato titoli in tutte le competizioni nazionali ed europee. Eppure, quando le voci sul suo arrivo a Roma hanno iniziato a diffondersi, il popolo romanista ha reagito con un misto di entusiasmo e incredulità. Non sono mancati gli scettici, certo, ma nessuno poteva rimanere indifferente di fronte a una notizia del genere. Ivan Zazzaroni, mourinhano della prima ora, ha seguito l’avventura romanista del tecnico portoghese dagli albori, raccontando sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio gli alti e i bassi di una stagione che ha riportato un trofeo europeo nelle bacheche di Trigoria dopo un digiuno durato più di sessant’anni. Ma, soprattutto, ha compreso che nella carriera di Mou c’è uno spartiacque. Una cesura che si chiama Roma. Nella capitale Mourinho è cambiato, è diventato più razionale, meno istintivo, senza per questo tradire il carisma e il fascino che da sempre ammantano la sua figura. Quello romano e romanista è un Mourinho mai visto prima, un uomo che «ha raggiunto un equilibrio quasi perfetto» e ha scoperto «un mondo nuovo quanto antico». E così, meditando sugli articoli da lui scritti e sull’euforia che ha invaso la città dopo l’arrivo dello Special, Zazzaroni ci consegna un ritratto inedito del grande allenatore, un «diarioromanzo» nel quale risuona l’invito «ai romanisti di sicura fede a continuare a giocare con il loro allenatore».
18,90 17,96

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