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Libri di Isabella Merzagora

Biografia e opere di Isabella Merzagora

Il male per una buona causa. L'idealismo pervertito

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 232
Hitler nel "Mein Kampf" scrisse del “dovere sacro” di sterminare gli ebrei; il presidente del Ruanda definì un “dovere collettivo” il massacro dei tutsi; “Si fanno cose terribili e necessarie” affermava uno degli assassini di Aldo Moro; “Per creare un uomo nuovo bisogna distruggere quello vecchio” gli farà eco un neofascista responsabile di decine di omicidi. Per il terrorismo di ispirazione religiosa la violenza è ancora un “dovere sacro”, per al-Banna un “obbligo imposto da Allah” e per Bin Laden il “dovere personale per ogni musulmano”. Non molto diverso il terrorismo che vorrebbe ispirarsi al cristianesimo, e che spesso si lega al suprematismo bianco, per il quale la ricostruzione dello Stato in termini teocratici è un “obbligo morale”, un God-given task. Persino complottisti, mass murderer e serial killer fanno riferimento al dovere. Con “idealismo pervertito” si intende il convincimento che talune azioni malvagie siano opportune laddove commesse in nome di un ideale ritenuto giusto: il proprio Dio, la salvaguardia della propria libertà, del proprio popolo, della vita propria e di chi non è ancora nato. Ma chi definisce il male? E chi la giustezza della causa?
19,00 18,05

Introduzione alla criminologia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 244
Il volume affronta gli oggetti fondamentali della scienza criminologica. Grazie allo sguardo di chi i crimini li studia per professione e a numerosi casi pratici e box di approfondimento teorico, il libro offre una conoscenza sintetica ma esaustiva della materia.
20,00 19,00

Malvagi e giusti. Le scelte tragiche dei medici nella Storia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 146
È possibile distinguere nettamente gli uomini “buoni” da quelli “cattivi”? Il volume documenta che ognuno, qualsiasi professione eserciti, potrebbe praticare il male, anche quello estremo, o esercitare il bene fino all’eroismo. Nel primo capitolo, Il male che ci indigna, il volume si occupa dello sterminio dei disabili perpetrato dai nazisti con il progetto Aktion T4, degli esperimenti scientifici condotti sugli internati e di altre atrocità o tradimenti dello statuto medico effettuati in diverse parti del mondo. La domanda che sorge, di fronte a questi eventi, è “come siano potuti accadere tali orrori” e, in particolare, come sia potuto accadere che i medici, la cui professione consiste nell’alleviare le sofferenze e salvare vite, si siano invece votati all’infliggere dolore e morte. Sulla scorta delle dichiarazioni degli stessi perpetratori, rilasciate anche durante il “Processo ai dottori” celebrato dopo il più famoso processo di Norimberga, si forniscono alcune spiegazioni, la prima delle quali si avvale del concetto di “idealismo pervertito”. Nel secondo capitolo, Il bene che ci commuove, l’attenzione è rivolta invece ai medici che si sono opposti a tali crudeltà e che hanno rivestito il ruolo di salvatori: 245 Giusti, medici e operatori sanitari, ma non solo, che hanno messo a rischio o perso la loro vita per salvarne altre. Infine, di fronte a questi accadimenti, un’ultima domanda concerne la possibilità che questi fatti possano accadere nuovamente. Per questo nel 2019 è stata condotta una ricerca, di cui sono presentati i risultati nel terzo capitolo Tutti noi, effettuata intervistando un campione rappresentativo di più di mille italiani sul tema delle cosiddette “scelte tragiche” e su temi connessi agli argomenti sopra riportati. Le domande sono state riproposte nell’aprile del 2020, sempre a un campione rappresentativo di italiani, per verificare se l’emergenza pandemica avesse mutato l’atteggiamento dei nostri concittadini e in che senso. Le risposte fanno sperare che le atrocità del passato non si ripetano e che la memoria del bene ci insegni che anche con le nostre modeste forze possiamo essere Giusti.
19,00 18,05

La normalità del male. La criminologia dei pochi, la criminalità dei molti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 224
Abitualmente la criminologia si occupa di atrocità che si possono considerare eccezioni, anomalie. Il volume si interroga invece sul perché interi popoli o comunque migliaia, centinaia di migliaia di persone possano rendersi responsabili di massacri e poi tornare alla loro normalità. La risposta a questa domanda si è cercata analizzando soprattutto il nazismo, inteso come matrice di ogni razzismo, ma ci si è soffermati anche su manifestazioni recenti di "paura dell'altro", citando molte ricerche, in particolare orientate all'analisi dei linguaggi propri dei social network. In sintesi, una spiegazione di quanto accaduto in passato, e in generale della possibilità che persone comuni compiano eccidi, si può trovare nell'idea che esista una diversità radicale e inemendabile fra "noi" e gli "altri", e che questa sia la causa del delitto: la "criminologia dei pochi", appunto, che porta alla "criminalità dei molti". Rimane, a questo punto, un'ultima domanda: la storia potrà vacillare di nuovo?
20,50 19,48

Lo straniero a giudizio. Tra psicopatologia e diritto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 157
Sempre più stranieri sono alle prese con le nostre concezioni nonnative, leggi, procedure, i nostri metodi di accertamento giudiziario, che possono essere diversi dai loro perché si tratta di prodotti culturali. Come deve comportarsi il diritto di fronte a questo possibile "conflitto culturale"? Fino a che punto si può accettare il concetto di "reato culturalmente motivato" e fino a che punto vi si può rispondere con un atteggiamento sanzionatorio più "comprensivo"? Le cose si complicano ulteriormente quando il diritto si incontra con la psicopatologia, dato che la malattia mentale e i modi in cui viene chiamata non sono gli stessi ovunque. Come fare una perizia di questo tipo? Che cosa chiedere e come condurre un colloquio? Dove si colloca la differenza tra una credenza culturalmente compatibile e un sintomo di malattia mentale? Ha senso usare gli stessi strumenti, i "test" per esempio, che si usano per gli autoctoni? Come evitare sia il pregiudizio culturalista sia le ingiustizie che possono scaturire da un approccio che non tenga conto delle differenze? Sono queste le domande a cui il libro risponde, anche sulla scorta di esempi e di una ricerca su perizie in cui sono valutate l'imputabilità, la capacità di partecipare coscientemente al processo e la pericolosità sociale di 86 stranieri.
17,00 16,15

Colpevoli della crisi? Psicologia e psicopatologia del criminale dal colletto bianco

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 162
Questo libro non è scritto da economisti o da esperti del settore finanziario. Gli autori sono due criminologi e uno psichiatra, abituati per mestiere ad analizzare crimini spesso efferati e violenti. E questo loro occuparsi di crisi economica potrebbe apparire quantomeno strano ma, inoltrandosi nella lettura del volume, si scopre come il mondo dell'economia e dalla finanza sia frequentato anche da persone egocentriche, prive di capacità empatiche e di identificazione negli altri, spregiudicate, manipolatorie, machiavelliche, incapaci di rimorso, narcisiste, disoneste, menzognere. In pratica, psicopatici di successo. E così i saperi della criminologia e della psicopatologia diventano un interessante "grimaldello" per una rilettura delle vicende di questi ultimi anni, che sono state caratterizzate non solo da un economia in difficoltà ma anche da tanti improvvisi, quanto dannosi, crack di colossi finanziari e industriali. Gli autori, attraverso l'attenta analisi della letteratura scientifica sull'argomento e confrontando i risultati di una ricerca condotta tra un campione di manager italiani, arrivano alla conclusione che queste peculiarità individuali possano avere avuto buon peso nella genesi della crisi e che il saperle riconoscere sia fondamentale per ogni organizzazione, perché ne permette la sopravvivenza.
22,00 20,90

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