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Libri di György Lukács

Biografia e opere di György Lukács

Lenin. Unità e coerenza del suo pensiero

Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2017
pagine: 135
Questo volumetto viene scritto da Lukács subito dopo la morte di Lenin per il bisogno spontaneo di fissare teoricamente ciò che considerava essenziale: il centro della sua personalità intellettuale. Perciò il sottotitolo "Unità e coerenza del suo pensiero", a indicare che Lukács non intendeva riprodurre il sistema oggettivo, teorico, di Lenin, ma quelle forze motrici, di tipo oggettivo e soggettivo, che avevano permesso questa sistemazione, la loro incarnazione nella persona e negli atti di Lenin. Puro prodotto della metà degli anni venti, il "Lenin" di Lukács è anche un documento sul modo in cui uno strato di marxisti allora non insignificante considerava la personalità, la missione di Lenin, la sua posizione nel corso degli avvenimenti mondiali. Proprio la sua figura, com’è regola nel caso di grandi uomini, ha per Lukács talmente incarnato il suo tempo che i risultati, e soprattutto il metodo delle sue affermazioni e dei suoi atti, possono conservare una determinata attualità anche in circostanze ampiamente mutate.
12,00 11,40

Ontologia dell'essere sociale. Volume Vol. 1

Ontologia dell'essere sociale. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2012
pagine: 354
Un lavoro che ha aperto, all'interno del marxismo, un campo di ricerca oggi più che mai attuale, una sfida per costituire una filosofia che comprenda la totalità dei rapporti sociali nella realtà contemporanea. "Ontologia dell'essere sociale" è l'opera sistematica cui Lukács attese negli ultimi anni della sua vita. Ritornano in quest'amplissima riflessione gli orientamenti speculativi e le categorie filosofico-sociali - la mediazione, la dialettica, la totalità; l'individuo e la società; il lavoro e l'alienazione; la struttura e la sovrastruttura - che sono sempre stati al centro della riflessione lukàcsiana. L'ambizione di fondo del pensatore ungherese è quella di delineare, come dice lo stesso titolo dell'opera, un'ontologia, ossia un'indagine sulle strutture costitutive della realtà: un'indagine in grado, tra l'altro, di fungere da supporto teorico a quel sistema di etica che è stato uno degli obiettivi di fondo dell'ultimo Lukács. Per un verso tale indagine ontologica appare a Lukács carente nel pensiero dei classici del marxismo, impegnati in altre imprese intellettuali; per un altro verso egli ritiene che una riflessione di questo genere sia necessaria e possibile in rapporto alla situazione speculativa del nostro presente. Necessaria: per reagire al formalismo dissolutore del reale, all'individualismo astorico, al relativismo tendenzialmente nichilistico, alla sottovalutazione dell'uomo e della sua attività creatrice.
18,00

Ontologia dell'essere sociale. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2012
pagine: XVI-408
Un lavoro che ha aperto, all'interno del marxismo, un campo di ricerca oggi più che mai attuale, una sfida per costituire una filosofia che comprenda la totalità dei rapporti sociali nella realtà contemporanea. "Ontologia dell'essere sociale" è l'opera sistematica cui Lukács attese negli ultimi anni della sua vita. Ritornano in quest'amplissima riflessione gli orientamenti speculativi e le categorie filosofico-sociali - la mediazione, la dialettica, la totalità; l'individuo e la società; il lavoro e l'alienazione; la struttura e la sovrastruttura - che sono sempre stati al centro della riflessione lukàcsiana. L'ambizione di fondo del pensatore ungherese è quella di delineare, come dice lo stesso titolo dell'opera, un'ontologia, ossia un'indagine sulle strutture costitutive della realtà: un'indagine in grado, tra l'altro, di fungere da supporto teorico a quel sistema di etica che è stato uno degli obiettivi di fondo dell'ultimo Lukács. Per un verso tale indagine ontologica appare a Lukács carente nel pensiero dei classici del marxismo, impegnati in altre imprese intellettuali; per un altro verso egli ritiene che una riflessione di questo genere sia necessaria e possibile in rapporto alla situazione speculativa del nostro presente. Necessaria: per reagire al formalismo dissolutore del reale, all'individualismo astorico, al relativismo tendenzialmente nichilistico, alla sottovalutazione dell'uomo e della sua attività creatrice.
18,00 17,10

La distruzione della ragione

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: XI-874
Il Lukàcs della maturità, in particolare quello legato all'esperienza de La distruzione della ragione, è stato di fatto dimenticato se non addirittura rimosso. L'assunzione di un modello di storia hegelianeggiante e di razionalità "forte" in controtendenza con le prese di posizione giovanili, quando Lukàcs si trova a difendere con estremo rigore una forma radicale di "etica della convinzione", in polemica contro coloro che vogliono sovrapporre ad essa una "mitica" dimensione storica che non risolverebbe nessuno dei problemi che si pongono alla coscienza individuale, è stata drasticamente e in maniera semplificatoria liquidata come una comprensione acritica dello status quo. La rilettura dell'irrazionalismo filosofico, pur nel suo estremismo e nei suoi limiti, rimane tuttora una denuncia imprescindibile in un momento storico in cui la voce della filosofia sembra essere assente dal dibattito sulla contemporaneità. La distruzione della ragione continua ad essere un'opera di straordinaria attualità per la coerenza rivendicata sulla commensurabilità compiuta tra opzioni teoriche e comportamenti pratico-politici, una coerenza, purtroppo, oggi troppo spesso disattesa. Con un'introduzione di Elio Matassi.
42,00 39,90

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