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Libri di Giusi Baldissone

Biografia e opere di Giusi Baldissone

Cuore

Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 336
Il 15 ottobre 1886 veniva pubblicato "Cuore": è l'inizio di uno dei più grandi successi letterari italiani, con quaranta edizioni entro l'anno. "Cuore" è anzitutto una trovata narrativa geniale che legge la vita individuale e sociale in un punto preciso e in una concreta situazione storica, quella del momento in cui il libro venne scritto, ovvero gli anni postrisorgimentali. Ha influenzato, ha mosso e commosso generazioni di italiani, e non solo quei ragazzi ai quali è apparentemente destinato; in realtà "Cuore" è soprattutto un libro per adulti. Un libro di e per più generazioni, un evento nella storia del costume che ha fatto scuola negli anni.
10,50 9,98

L'opera al carbonio. Il sistema dei nomi nella scrittura di Primo Levi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 212
Il "Sistema periodico" è la prima tappa di un viaggio in cui, da "Argon" a "Carbonio", Primo Levi esprime la volontà di essere scrittore, rivelata soprattutto dalle scelte onomastiche. Le "Storie naturali", in parte scritte prima, sono lo specchio rovesciato del "Sistema", con nomi che stabiliscono legami culturali; i nomi consentono anche la rivelazione, tra Mercurio e certe poesie, di qualche piccolo e grande segreto di composizione, radici non nominate nella mappa che porta lo scrittore alla "Ricerca delle radici". Già nei primi due libri di Levi, "Se questo è un uomo" e "La tregua", le scelte onomastiche della testimonianza sono illuminate da una volontà precisa anche sul piano letterario: nel "Lager" quella di Dante è una vera e propria "apparizione". La doppia natura della scrittura si manifesta fin dall'inizio, si affina in virtù di una progressiva coscienza d'identità fra "l'altrui mestiere" e quello del chimico e culmina nei nomi della "Chiave a stella". L'autore crea un laboratorio onomastico organizzato intorno a modelli di valenza universale: la scelta segue un percorso che trova conferma in tutta la produzione letteraria di Levi: ai "santi", agli "eroi", agli "amici", ai "maestri", agli esseri "scaleni" del "Lager" e del ritorno a casa corrispondono tipologie ben precise che rivelano anche, drammaticamente, un cuore messo a nudo nell'apparente distanza di una grande letteratura.
26,00 24,70

Benedetta Beatrice. Nomi femminili e destini letterari

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 224
Laura è qui per rivelare che la sua progressiva sparizione nel Canzoniere nasconde un problema molto serio per il Petrarca. Lucrezia Borgia compie un passo avanti, entra nel Novecento e oltre: che cosa accade al suo nome sulla soglia del nuovo Millennio? La cultura dei nostri tempi la riconsegna all'esecrato cognome, facendosi beffe dei documenti storici. Riemerge dalle muffe petrarchiste anche Vittoria Colonna, al centro della riflessione teologica e della scrittura femminile del suo tempo, le cui Rime celano un animo più dantesco che petrarchesco. La presenza ingombrante per tutti è quella di un nome e di un personaggio: ancora e sempre Beatrice. Perfino il Futurismo, nelle opere di Marinetti, sottende un filo dantesco, unica tradizione alla quale non ci si può sottrarre, neppure facendo scoppiare le bombe dell'avanguardia. La rivelazione è nel nome di Benedetta, nelle poesie d'amore scritte da Marinetti solo per la moglie. Nomi femminili, destini letterari: nella letteratura odierna una sola tipologia si oppone, travolgendo tutto in radicale sovversione: la poesia visiva. La dispersione delle lettere e della "lettera" cancella anche i nomi, in un vorticare di segni che tutto scompone e riduce a grado zero della scrittura. Forse in questo si può intravedere un segno di riscatto, un passaggio nel quale le donne desiderano far dimenticare di essere, o di essere state, portatrici della funzione Beatrice.
21,00 19,95

Il nome delle donne. Modelli letterari e metamorfosi storiche tra Lucrezia, Beatrice e le muse di Montale

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 144
Da Lucrezia romana e Lucrezia Borgia a Beatrice, dalle donne scrittrici del tardo Ottocento, nascoste nel loro nom de plume, alle muse di Montale, fino a Dacia Maraini i nomi delle donne affiorano lungo la linea incerta che separa la vita dalla letteratura, trasformando continuamente identità e funzioni. Più avanti, perdere il nome e riacquisirlo come nom de plume può divenire maschera sociale per accedere alla scrittura, emblema di un passaggio tardo ottocentesco in cui le donne, come Maria Antonietta Torriani/La Marchesa Colombi, si burlano degli uomini e preparano il loro riscatto.
20,50 19,48

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