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Libri di Gilles Clément

Biografia e opere di Gilles Clément

Ho costruito una casa da giardiniere

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 158
«Quando ho comprato questo posto per venirci a vivere il mio progetto non era quello di costruire una casa con un giardino intorno. Era semmai il contrario: volevo abitare in un giardino. La mia vita da giardiniere inizia qui, e qui prosegue e si rinnova perpetuamente. Tutti i miei lavori, alcuni dei quali su scala ben più ampia, trovano la loro origine in questo luogo. Al principio non avevo un'idea precisa su come risistemarlo. Non mi mancavano tuttavia i metodi e i modelli appresi durante i miei studi alla Scuola Nazionale di orticoltura o scoperti nei miei primi lavori. Ma qui si trattava del mio giardino – della mia infanzia, potrei dire. Ho cercato allora di dispormi in dialogo con la natura. Prima di toccare qualsiasi cosa volevo capire, almeno un po', quel che accadeva sotto i miei occhi e che mi sfuggiva quasi completamente. Abbiamo una conoscenza limitata della diversità e una nozione quasi nulla delle specificità comportamentali degli elementi che si muovono all'interno di questa diversità. Non siamo che ai primi balbettii nella riscoperta di quella natura così familiare ai nostri antenati, e che ci è divenuta completamente ermetica. Così mi feci quanto più silenzioso possibile. Ero come un invitato attento a non disturbare gli ospiti. Ero in visita presso le piante e gli animali». Non lontano dalla casa di famiglia che ormai gli è vietata, in quella valle delle Farfalle dove, bambino, faceva le sue prime esplorazioni da entomologo, Gilles Clément costruisce letteralmente con le proprie mani una capanna di pietre. Nel profondo della campagna francese degli anni Settanta, egli immagina intorno alla sua nuova casa un giardino in movimento, un osservatorio delle specie, un laboratorio della natura in cui trovano già spazio tutte le preoccupazioni ambientali che lo renderanno un paesaggista celebre e rispettato nel mondo.
16,00 15,20

La saggezza del giardiniere. L'arte del giardino planetario

Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2021
pagine: 96
Il giardino è quel recinto destinato a proteggere quanto abbiamo di meglio: il meglio dei frutti e degli ortaggi, il meglio della flora che ci nutre e che nella sua diversità sfruttiamo, il meglio degli alberi e dei fiori, il meglio dell'arte che li dispone in uno spazio di bellezza. In questo consiste la millenaria arte dei giardini, che nei secoli si è dispiegata tra architettura e decorazione. Ma oggi l'arte dei giardini ha una sfida maggiore: rilanciare la vita in tutti i suoi aspetti, valorizzando e aiutando a diffondere quella biodiversità vegetale e animale che le nostre forme di vita sempre più minacciano. Interrogare le tecniche e le conoscenze del giardiniere significa certo ricomporre i rilievi e le aiuole, organizzare gli spazi destinati agli incontri e allo svago, ma anche semplicemente guardare, pronti a cogliere quell'imprevisto della vita che Gilles Clément ci ha insegnato ad aspettarci: nei suoi giardini, nei nostri e nella vita sociale che anche grazie al suo pensiero inizia a costruirsi.
12,00 11,40

Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo

Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2020
pagine: 147
Panace di Mantegazzi, porracchia sudamericana, fico d’India, papavero sonnifero, poligono del Giappone, erba della Pampa… trasportate dal vento, dagli animali o dalle suole delle scarpe, anche nelle nostre contrade le erbe vagabonde hanno conquistato, con coraggio e vitalità, giardini, scarpate e terreni incolti. Eppure, le erbe vagabonde non hanno buona nomea: le si chiama anche erbacce, piante selvatiche, infestanti e spesso si vieta loro un diritto all’esistenza. Piante nemiche, ma davvero pericolose? Gilles Clément, paesaggista francese e inventore del «giardino in movimento», dove felicemente le coltiva, in questo libro sceglie di farne l’elogio. Di tali erbe raccontala storia, le origini, il momento del loro incontro. E spiega come l’uomo, i diserbanti, il cemento, i dissodamenti e le coltivazioni industriali abbiano permesso a queste piante randagie di insediarsi e crescere. Coniugando il talento del giardiniere a quello di scrittore, in nome della difesa della mescolanza planetaria, Clément ci consegna un’opera dove letteratura e botanica coesistono a difesa della diversità. Un libro che è insieme una filosofia del paesaggio, e della relazione tra uomo e piante, e un manuale per amare le erbe senza fissa dimora.
15,00

Manifesto del Terzo paesaggio

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 112
Gilles Clément, paesaggista, indica tutti i "luoghi abbandonati dall'uomo": i parchi e le riserve naturali, le grandi aree disabitate del pianeta, ma anche spazi più piccoli e diffusi, quasi invisibili: le aree industriali dismesse dove crescono rovi e sterpaglie; le erbacce al centro di un'aiuola spartitraffico. Sono spazi diversi per forma, dimensione e statuto, accomunati solo dall'assenza di ogni attività umana, ma che presi nel loro insieme sono fondamentali per la conservazione della diversità biologica. Questo piccolo libro ne mostra i meccanismi evolutivi, le connessioni reciproche, l'importanza per il futuro del pianeta.
14,00 13,30

Breve storia del giardino

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 129
Il primo giardino è quello dell'uomo che ha scelto di interrompere le proprie peregrinazioni. Non c'è un tempo giusto per questa tappa, nella vita di un uomo o di una società. Il primo giardino è alimentare. L'orto è il primo giardino. È atemporale poiché non soltanto fonda la storia dei giardini, ma la attraversa e la segna profondamente in ogni suo periodo. Il primo giardino è un recinto. Conviene proteggere il bene prezioso del giardino; la verdura, la frutta, e poi i fiori, gli animali, l'arte di vivere, quello che, col passare del tempo, continuerà a sembrarci il "meglio". È la maniera di interpretare il meglio che, a seconda dei modelli di civiltà, determinerà lo stile dei giardini. La nozione di meglio, di bene prezioso, è in continua evoluzione. La scenografia destinata a valorizzare il meglio si adegua al cambiamento dei fondamenti del giardino, ma il principio del giardino rimane costante: avvicinarsi il più possibile al paradiso.
14,50 13,78

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