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Libri di Gianfranco Pasquino

Biografia e opere di Gianfranco Pasquino

In nome del popolo sovrano. Potere e ambiguità delle riforme in democrazia

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2025
pagine: 176
Fare riforme istituzionali è un compito importante. Può migliorare la vita del popolo sovrano. Analizzando quanto fatto e non fatto, Gianfranco Pasquino giunge a una limpida e documentata valutazione: finora gli improvvisati e imperterriti riformatori italiani non hanno dato buona prova. E con il cosiddetto premierato, ovvero l’elezione popolare del presidente del Consiglio, stanno facendo persino peggio. La Costituzione ha disegnato una democrazia parlamentare fondata sui partiti che ha accompagnato la crescita politica ed economica dell’Italia. Il Presidente della Repubblica ha saputo «suonare» al meglio la fisarmonica dei suoi poteri, ma Parlamenti e governi hanno funzionato mediamente male e nel corso del tempo la qualità dei partiti e della classe politica è scaduta. In più, le brutte leggi elettorali consentono oggi ai dirigenti di partito di farsi eleggere quando e dove vogliono e di imporre i loro amici, amiche e collaboratori. Buona è invece la legge elettorale che dà potere a chi vota. Con cittadini interessati alla politica, informati, partecipanti ed «europeisti» è però ancora possibile migliorare, grazie a pochi ritocchi al Parlamento e al governo. Con scienza politica e impegno civile, questo libro spiega come e perché.
18,90 17,96

Dizionario di politica

Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2024
pagine: 1072
«Il Dizionario di politica è un’opera importante, unica nel suo genere, non soltanto in Italia, ma anche all’estero dove è stato apprezzato e tradotto. Rigoroso nelle definizioni, articolato e convincente nella trattazione dei termini politici, questo dizionario, opportunamente rivisto e aggiornato, è uno strumento istruttivo, utile per gli studenti, per i docenti e sicuramente anche per tutti coloro che di politica vogliono saperne meglio e di più.» (Giovanni Sartori)
35,00 33,25

Fascismo. Quel che è stato, quel che rimane

Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2022
pagine: 440
Il fascismo è stato il più importante fenomeno politico nella storia d’Italia e uno dei più rilevanti del XX secolo in genere. Ha influenzato la politica di molti paesi ed è stato oggetto di una straordinaria mole di studi. A cent’anni dalla Marcia su Roma continua a essere utile riflettere sulle condizioni politiche, economiche, sociali e culturali che aprirono la strada alla sua affermazione. È quanto fanno – e ci aiutano a fare – i saggi raccolti nel volume, che ne ripercorrono la storia dalle origini alla caduta, ricostruendone i “valori”, la conquista del potere, le trasformazioni, il consenso, le interpretazioni, e contestualizzandolo nel più ampio scenario europeo. La chiave di lettura è duplice: innanzitutto, il fascismo non è il passato che non passa, ma è un passato che ha considerevolmente influenzato il presente e che deve essere conosciuto approfonditamente per costruire un futuro migliore. In secondo luogo, esso tentò di imporre una visione totalitaria alla società italiana ma, tra ambiguità, concessioni, viltà, non riuscì ad acquisire il pieno controllo sopra la Monarchia, la Chiesa, le Forze Armate, gli industriali, e dovette fare i conti anche con gli antifascisti che coraggiosamente mantennero viva la loro opposizione.  Il volume mira a offrire ai lettori il materiale indispensabile per acquisirne una corretta e approfondita conoscenza e comprendere se esso possa in qualche modo ripresentarsi.
27,00 25,65

Tra scienza e politica. Una autobiografia

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2022
pagine: 270
Gianfranco Pasquino nei suoi primi lunghi ottant'anni di vita e attività è stato molte cose: allievo ed erede di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, docente a Harvard, editorialista nei principali quotidiani, ospite impertinente dei talk show, ma anche “quasi sindaco” di Bologna – candidatura avventurosa, per la quale nutre qualche rammarico. Però sono più numerose le gioie, le soddisfazioni e le vicissitudini a lieto fine dentro questa autobiografia, in cui Pasquino dipana il filo della memoria Tra scienza e politica, con sapienza e leggerezza. Lo vediamo muovere i primi passi accademici a Torino, nelle aule universitarie che Nicola Abbagnano disertava senza avvisare, sostituito prontamente da un giovane assistente sconosciuto che iniziava gli studenti alla semiotica (era Umberto Eco). Lo seguiamo poi negli Stati Uniti, dove ha la fortuna di approdare da ragazzo durante anni cruciali per la storia mondiale: siamo accanto a lui quando, allo scoppio delle tensioni per la guerra in Vietnam, durante un incontro con Robert F. Kennedy non riesce a trattenersi dal porgli una domanda scomoda sulle lacune delle indagini riguardanti la morte del fratello JFK. E via via lo ritroveremo poi coordinatore del Dizionario di politica diretto da Bobbio e Matteucci, frequentatore dei college di Oxford e Cambridge (ma anche dell'Old Trafford), testimone della fine del Pci al congresso di Rimini, sostenitore di Napolitano al Quirinale (che nel ringraziarlo via mail sembrava tuttavia declinare l'invito, dicendosi umilmente «lieto della mia carica di senatore a vita»), animatore di riviste e pungolatore di avversari, arguto elzevirista e soprattutto fedelissimo tifoso del Toro. Non mancano infatti i ricordi personali e le persone importanti della sua vita privata, sfiorata con il pudore che si confà a un torinese doc. Tra un seminario di Norberto Bobbio, un dissidio con Eugenio Scalfari e una stoccata a Matteo Renzi, Pasquino si dimostra tuttora un politologo «troppo imprevedibile» (come lo definì polemicamente Ferruccio de Bortoli), che non si è limitato a studiare, ma si è impegnato in politica e in parlamento per contribuire a cambiare l'Italia. Un intellettuale outsider tra le circostanze del destino, che grazie a una intelligenza affilata e a occasioni fortunate (nonché a una notevole dose di autoironia) si è ritrovato non solo testimone d'eccezione, ma comprimario illustre del secondo Novecento.
20,00 19,00

Costituzione della Repubblica Italiana. Con cronologia delle modifiche

Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2021
pagine: 215
"A decenni di distanza appare sempre più nitido l'alto valore linguistico della Costituzione italiana, un valore in cui si fece e ancora si fa concreto, percepibile, attivo, lo spirito democratico che ispira e sorregge le norme." (dall'introduzione di Tullio De Mauro). Con una nota storica di Lucio Villari.
14,00 13,30

Libertà inutile. Profilo ideologico dell’Italia repubblicana

Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2021
pagine: 223
Quando scelse la repubblica, il popolo italiano, appena uscito dalle rovine di una dittatura e di una guerra mondiale, affidò all'Assemblea costituente l'impegnativo compito, condiviso da tutti (o quasi), di costruire un paese migliore. Ma la repubblica che ne è uscita è stata all'altezza di quelle speranze? Se lo chiedeva già Norberto Bobbio nel suo fondamentale "Profilo ideologico del Novecento italiano", fermandosi però sulle soglie del 1968, e se lo chiede oggi Gianfranco Pasquino, raccogliendo l'eredità del grande filosofo torinese e provando a impostare nuovamente una riflessione che riesca a cogliere l'accidentato percorso della nostra mutevole e inquieta storia repubblicana. A partire dalle fondamenta costituzionali, Pasquino sismografa gli smottamenti culturali gli umori e i contrasti che, di decennio in decennio, hanno attraversato la nazione e coinvolto i suoi protagonisti. Così ci immergiamo nelle contraddizioni delle tre grandi culture politiche del Novecento: il liberalismo, fondamentale durante la Resistenza e sminuito nella ricostruzione del dopoguerra; il comunismo, lacerato all'interno dal dibattito fra i desideri di riformismo parlamentare e le pulsioni semirivoluzionarie, negli anni caldi delle contestazioni di piazza; l'area democristiana, appesantita dal troppo potere politico economico e sociale accumulato senza controlli, fino alla resa dei conti di Tangentopoli. E poi ancora i mutamenti delle stagioni recenti: la personalizzazione della politica propiziata dal berlusconismo e l'affermarsi di nuove culture che strizzano l'occhio all'antipolitica e al populismo. Il quadro che ne viene fuori è un'inedita biografia della nazione: un paese di passioni ideologiche ed enormi contraddizioni, in cui le fortune dei leader durano il tempo di una stagione. E allora, attraversando le riflessioni di Pareto, Calamandrei, Gramsci, Sartori, prende forma il dubbio di Pasquino: la democrazia italiana ha disatteso le promesse costituzionali? Quella conquistata con tanta fatica è stata forse una Libertà inutile?
18,00 17,10

Bobbio e Sartori. Capire e cambiare la politica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 221
Con i loro insegnamenti e i loro scritti, Norberto Bobbio (1909-2004) e Giovanni Sartori (1924-2017) hanno dato contributi inestimabili allo studio della politica, della democrazia e, in particolare Sartori, dei partiti. Con i loro incisivi editoriali, rispettivamente, su La Stampa e il Corriere della Sera, hanno interpretato gli avvenimenti politici italiani, europei e mondiali rendendoli più comprensibili a centinaia di migliaia di lettori. Con le loro critiche, puntuali e argomentate, colte ed efficaci, hanno tentato, Bobbio fermamente e pacatamente, Sartori con durezza e sarcasmo, di migliorare la politica italiana parlando ai potenti senza nessuna concessione e nessun cedimento. Entrambi sono stati per decenni "intellettuali pubblici", criticati dai conservatori, ma godendo di largo ascolto e di ampio apprezzamento. Questo libro analizza i loro scritti più importanti, ne individua i molti punti di forza, ne dimostra la perdurante validità. Non c'è conclusione poiché sia Bobbio sia Sartori sono dei "classici". Continuano a comunicare con tutti noi, cittadini d'Italia e d'Europa, con parole che non perdono di significato e di rilevanza. Non hanno smesso di insegnare.
24,00 22,80

Cittadinanza e Costituzione. Per le Scuole superiori

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pearson
anno edizione: 2019
7,80 7,41

Deficit democratici. Cosa manca ai sistemi politici, alle istituzioni e ai leader

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 180
Tutte le democrazie si dotano di istituzioni per consentire la partecipazione del popolo (demos) al potere (kratos). Tutte cercano un equilibrio fra la rappresentanza delle preferenze, delle identità, degli interessi dei cittadini e la capacità dei governi di prendere decisioni coerenti con tale rappresentanza. Nessuna democrazia è in grado di evitare momentanei deficit di rappresentanza e di decisionalità, ma tutte, anche quelle deficitarie, dispongono di possibilità di apprendimento e di (auto)correzione. Un pluralismo aperto alla competizione costringe alla responsabilità e alla ricerca di correttivi. I leader saranno obbligati a spiegare e giustificare quello che hanno fatto, non fatto, fatto male. Questo succederà più spesso se i cittadini supereranno i loro deficit di interesse e di partecipazione al voto. Chi si astiene contribuisce al deficit democratico. In una fase in cui l'antipolitica dilaga, riverita e alimentata dalla comunicazione, è tempo di denunciare che deficit profondi si annidano in una pluralità di associazioni corporative che generano società "incivili". I deficit democratici abitano anche nella società. Dobbiamo criticarli con lo stesso vigore e rigore che rivolgiamo alla politica. I deficit sono come gli esami: non finiscono mai. Ma come gli esami possono essere superati da chi ne sa abbastanza. Questo libro è dedicato a chi desidera passare gli esami e colmare i deficit.
16,50 15,68

Politica e istituzioni

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: EGEA
anno edizione: 2016
pagine: 165
"Politica" è quello che uomini e donne fanno nella città (polis) per convivere, governarsi, difendersi, prosperare. Definire la "politica" significa però - oggi più che mai - fare i conti anche con l'antipolitica (una critica della politica, accettabile e persino utile) e perfino con il rigetto della politica (atteggiamento, questo, deplorevole e controproducente). Studiare la politica significa occuparsi di alcuni temi fondamentali, ai quali il libro dedica rispettivamente un capitolo: perché e come votare? che cosa sono i partiti? che cosa sono invece i movimenti? chi fa le leggi? come funzionano e quali sono le differenze tra le diverse forme rappresentative (parlamentarismi, presidenzialismi, semi-presidenzialismi... )? Accanto a questi temi più istituzionali, il volume affronta infine aspetti legati alla nuova dimensione della "democrazia 2.0": dal labile confine tra populismo e politica al futuro della democrazia stessa. In omaggio online: contenuti integrativi e versione digitale del testo.
10,90 10,36

Cittadini senza scettro. Le riforme sbagliate

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 197
Riformare le Costituzioni e le istituzioni, nei sistemi politici democratici, è un compito tanto delicato quanto nobile. Per adempierlo è indispensabile possedere conoscenze, non soltanto giuridiche, ma soprattutto politologiche, approfondite e comparate. Questo saggio offre ai lettori gli elementi necessari per capire quali riforme sono in discussione in Italia, quali riforme sono già state effettuate, spesso male, quali criteri debbono essere utilizzati per valutarle. I giudizi sono argomentati e severi. Riforme che non consentono ai cittadini di eleggere i candidati che preferiscono e, più in generale, che non restituiscono loro lo scettro della sovranità, sono riforme brutte, sbagliate, controproducenti. Criticarle e proporre alternative, proprio quello che fa questo libro, è un dovere, non soltanto "scientifico", ma civico.
16,00 15,20

Finale di partita. Tramonto di una repubblica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 228
Anche quando sono dotate di una buona e sana Costituzione, come è quella italiana, le democrazie hanno bisogno di uomini e donne, partiti e cittadini, governanti e rappresentanti capaci di farle funzionare; altrimenti, la loro salute finisce per essere inevitabilmente intaccata cosicché quelle democrazie diventano preda di demagoghi e populisti. Si trovano esposte ai venti gelidi dell'antipolitica. Intristiscono e tramontano. Nell'ultimo biennio sono venuti al pettine tutti i nodi irrisolti della democrazia repubblicana il cui rinnovamento è stato impedito da gruppi di potere, vecchi e nuovi, e da partiti immobilisti. Il mancato ricambio periodico degli esponenti della classe politica, la più importante risorsa delle democrazie dell'alternanza, ha prodotto guasti per l'economia, per la società, per il sistema politico. Con brevi, ma densi e irriverenti capitoli, l'autore illumina il tramonto della Repubblica italiana.
16,00 15,20

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