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Libri di Giada Mainolfi

Biografia e opere di Giada Mainolfi

Digitaly. Competitività, innovazione e immagine del Made in Italy nell'era digitale. Il Rapporto del Centro di Ricerca sul Made In Italy dell'Università degli Studi Internazionali di Roma

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 282
II Rapporto del Centro di Ricerca sul Made in Italy (MADEINT) intende contribuire alla comprensione e all’analisi dei processi di trasformazione digitale che stanno interessando l’universo del made in Italy. In particolare, negli undici capitoli del Rapporto sono oggetto di approfondimento: i settori, gli attori e i mercati dell’economia digitale in Italia; le relazioni tra robotizzazione e livelli occupazionali nei settori industriali italiani; le evoluzioni della tecnologia blockchain nella moda made in Italy; la digitalizzazione dei sistemi informativi a supporto della comunicazione aziendale; i fattori abilitanti del canale di vendita digitale; gli attori e i processi dell’online food delivery nel contesto italiano; la trasformazione digitale delle aziende della moda di lusso made in Italy; la normativa fiscale a sostegno della digitalizzazione e del made in Italy; il ruolo delle community online sulle intenzioni di acquisto dei prodotti made in Italy; l’immagine paese e il canale digitale nelle strategie export delle imprese alimentari italiane di prodotti tipici; gli strumenti di comunicazione digitale dei musei d’impresa e le relative opportunità di stakeholder engagement. Attraverso le diverse prospettive di analisi, il Rapporto fornisce una visione multidimensionale dello stato dell’arte e delle principali sfide che le imprese del made in Italy sono chiamate ad affrontare in un contesto globale sempre più digitale e interconnesso.
39,00 37,05

Italia.int. Competitività, percezioni e tutela del made in Italy sui mercati internazionali

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XI-145
Il I Rapporto del Centro di Ricerca sul Made in Italy (MADEINT) ha l’obiettivo di contribuire alla comprensione e all’analisi dei determinanti della competitività internazionale del made in Italy. In particolare, nei sei capitoli del Rapporto sono oggetto di approfondimento: i principali settori, i mercati e le performance estere delle imprese italiane; le strategie di crescita internazionale e le fonti di vantaggio competitivo delle piccole e medie imprese; i processi di rimpatrio delle produzioni nazionali (back-shoring); la percezione dell’Italia e del made in Italy nei principali mercati emergenti; i trend economico-finanziari e di rischio reputazionale delle imprese quotate del made in Italy e del lusso; la normativa nazionale e internazionale per la tutela dei prodotti italiani. Grazie alle diverse prospettive di analisi, il Rapporto fornisce una visione composita dello stato dell’arte e delle principali sfide che le imprese del nostro paese si trovano ad affrontare in uno scenario globale in continua evoluzione. Si rivolge pertanto a tutti coloro che, in ruoli differenti (accademici, imprenditori, manager, policy maker), sono interessati a comprendere le opportunità e le criticità connesse ai processi di internazionalizzazione delle imprese italiane e del “sistema Italia” nel suo complesso.
25,00 23,75

Country brand management. Esperienze internazionali a confronto attraverso la ricerca qualitativa

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2013
pagine: 222
Ogni paese evoca immagini, suoni, colori, stati d'animo e una moltitudine di emozioni. Un sound unico e irripetibile, a volte racchiuso solo nel nome, e un'architettura di asset valoriali che insieme possono esprimere una potenza comunicativa straordinaria. Nella ricerca vitale di un'identità nazionale connessa alla storia e alle radici culturali, i paesi sembrano, tuttavia, non trovare adeguato sostegno negli strumenti di marketing disponibili, spesso incapaci di valorizzare un posizionamento competitivo autentico e chiaro con una precisa connotazione territoriale. Il country brand management si candida, dunque, a divenire uno strumento indispensabile soprattutto per la gestione e valorizzazione del capitale reputazionale. Attraverso la ricostruzione delle esperienze internazionali di country branding, l'evidenza di alcune best practices e l'interpretazione delle stesse attraverso metodologie di indagine qualitativa, lo studio propone un framework interpretativo contraddistinto da un approccio strategico in grado di aumentare le chance di metamorfosi dell'identità territoriale in identità competitiva.
30,00 28,50

Il modello della country reputation. Evidenze empiriche e implicazioni strategiche per le imprese del made in Italy nel mercato cinese

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: XIII-210
A fronte della ormai diffusa standardizzazione dei processi produttivi, della crescente globalizzazione dei mercati e della conseguente necessità di individuare nuove fonti del vantaggio competitivo, sostenibili e basate su attributi immateriali, l'organo di governo ha l'arduo compito di individuare nuovi progetti di marketing, tesi a sfruttare a proprio vantaggio la composizione soggettiva delle percezioni della clientela estera. Numerosi studi mostrano come i consumatori approvano parafrasi molteplici del sistema di prodotto, non solo valutandone caratteristiche e prestazioni, ma anche in base alle informazioni di cui sono in possesso relativamente al paese in cui esso viene concepito e realizzato. L'origine può influenzare le decisioni d'acquisto della clientela estera in virtù di valutazioni derivanti dai giudizi nutriti verso il sistema paese nelle sue diverse dimensioni (fisica, sociale, politica, istituzionale, culturale). La reputazione, intesa quale percezione globale che gli stakeholder nutrono verso il sistema paese, descrive quel processo di accumulazione di risorse fiduciarie, e di successivo accreditamento presso i pubblici internazionali in termini di sistemi di offerta di qualità formale che possono diventare patrimonio collettivo nazionale da difendere e valorizzare. La prospettiva della country reputation si candida quale nuovo criterio interpretativo da cui trarre spunti interessanti e proficui in un'ottica di gestione dell'effetto made in.
22,00 20,90

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