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Libri di Geminello Alvi

Biografia e opere di Geminello Alvi

L'Italia e l'anima dell'Oriente

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 256
Geminello Alvi per anni ha annotato incontri, visioni, storie e riflessioni folgoranti, seguendo una sua personale geografia sentimentale, che attraversa Roma e le Marche, Pietroburgo e i Balcani, Costantinopoli, Mosca e la Georgia, terre e popoli non più lontani. Dal Giubileo alle rovine post-sovietiche, dagli incontri per strada ai ricordi di infanzia, Alvi scrive con lo sguardo di un europeo che osserva il suo Oriente con curiosità e rispetto, e così ci mostra quanto quelle esperienze, apparentemente esotiche, svelino invece molto del nostro presente: la crisi dell’Europa, la decadenza italiana, il risentimento mai elaborato della Storia, l’eredità dei padri e i vizi dei figli. Ne nasce un racconto civile e spirituale da cui affiorano il corpo dell’Italia e l’anima dell’Oriente, la perdita, la nostalgia, la bellezza, il senso eterno dell’identità e del confine. Con l’inquietudine e l’ironia di chi non ha mai smesso di cercare, Alvi ci consegna un libro che è un affondo sull’identità italiana e su un Occidente smarrito.
18,00 17,10

Io Virgilio

Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 144
Sorretto dalla profonda convinzione «che l’esistenza riguardi il genere fantastico, mai quello realista», Geminello Alvi si dedica a un inedito esercizio di mimesi in cui rivive al contrario la vita di Virgilio dal termine ultimo all’infanzia, fino al «prima di essere nato», un altrove senza tempo dove la melanconia diventa quiete e non vi è rimpianto né affanno. In questo viaggio immaginifico il poeta ritrova «gli altri» che riemergono trasfigurati dalla memoria per unirsi come un coro di voci al suo racconto. Volumnia, la madre-bambina che gli cuce addosso il ramo d’oro; Augusto, che per comune sentire gli diventa amico adolescente nella scuola del maestro Epidio; la fragile Efile, davanti a cui si professa vile; il gladiatore Veianio e la liberta Calibe; il dispettoso Quintilio e i sodali devoti Vario Rufo e Plozio Tucca a cui toccherà in sorte di editare l’Eneide, sebbene Virgilio si fosse espresso: «che non editiate ciò che da me non è stato edito». Un sogno, un’impresa dello spirito che sovverte la trama premeditata della storia, portando in primo piano l’alternarsi di passioni e debolezze, obbedienza al destino e ai desideri. Nella potente esperienza di uno sguardo tanto diverso dal nostro, un inno alla ricerca dell’armonia segreta che fa rivivere «in quel libero mondo delle immagini dove l’intimo respiro dei versi di Virgilio accende di calma il cuore».
16,00 15,20

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