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Libri di François de Sade

Biografia e opere di François de Sade

Justine

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 344
Il libertinaggio più sfrenato e l'incrollabile fede nella virtù. Il desiderio che non sa darsi pace e la forza tenace dell'innocenza. Lo scontro eterno tra le voluttà del male e la luce inestinguibile del bene. Il romanzo che ha reso il Divin Marchese l'autore più audace e trasgressivo di tutti i tempi.
12,90 12,26

La filosofia nel boudoir

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 272
«Non sempre si può fare il male; facciamo almeno equivalere questa sensazione alla piccola cattiveria piccante di non fare mai il bene». Un aforisma scelto da quello che, pur contenendone tematiche e pensiero, è forse il romanzo meno aberrante del celebre Marchese. Per certi versi, lo si potrebbe considerare perfino (mostruosamente) spiritoso dato che, con una risata da vero orco, Sade consiglia a ogni madre di prescriverne la lettura alla propria figlia... «Voluttuosi di tutte le età e tutti i sessi, è solo a voi che io offro quest’opera»: si apre così questo stupefacente trattato erotico-filosofico-politico del Marchese di Sade, e si direbbe quasi un omaggio a Rabelais («Bevitori illustrissimi, e voi, sifilitici preziosissimi – perché a voi, non ad altri, sono dedicati i miei scritti»), altro irregolare incarcerato e messo all’Indice. Per quanto riguarda l’erotismo, anche se quello che fanno i suoi personaggi in pochissime ore – e fanno anche più di quanto sia possibile – risulta piuttosto inverosimile, nondimeno non può non insegnare al lettore una percezione del proprio corpo nuova, gioiosa e liberatoria: è l’habeas corpus della sessualità. Per quanto riguarda la filosofia e la politica, geniali intuizioni di abbagliante verità e attualità erompono dalle teorie di un uomo inchiodato al suo tempo, non solo dal disprezzo aristocratico, e ineluttabilmente crocefisso alle sue ossessioni. Le parole di Madame de Saint-Ange a Dolmancé: «ci dareste qui per verità le magie libertine della vostra immaginazione infiammata», più che il ritratto del protagonista, sembrano il più completo e perfetto autoritratto di Sade. Prefazione di Michele Mari.
16,00 15,20

Justine o le disavventure della virtù

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 160
Justine o le Disavventure della virtù (Justine ou les Malheurs de la vertu), è uno dei capolavori della narrativa erotica a sfondo filosofico, e narra le vicende di una giovane ragazza di nome Justine, che nella sua ricerca della virtù diviene a suo discapito la vittima di sempre più diaboliche aberrazioni e supplizi, in un totale capovolgimento del classico schema narrativo caratterizzato dal bene e dalla virtù che trionfano sul male e sul vizio. Un romanzo che attraverso situazioni, personaggi e sofismi intende rovesciare la morale, condannando la virtù e premiando il vizio, nel quale la protagonista, Justine, nonostante tutto resta fedele ai suoi principi, pagandone fino in fondo le conseguenze. Opera in edizione integrale (1° edizione originale dell'opera, versione integrale tratta dal primo manoscritto dell'opera del 1787).
16,90 16,06

Francesi ancora uno sforzo se volete essere repubblicani

Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2011
pagine: 164
La vera rivoluzione è quella contro il cristianesimo, la sua metafisica e la sua morale. Questo il grido di battaglia del marchese de Sade, che, anticipando di molto il furore caustico e nichilista di Nietzsche, in pieno Illuminismo, incita la pubblica opinione ad andare oltre le "incompletezze" dei dirigenti rivoluzionari, ai suoi occhi ancora incatenati alle certezze ipocrite del moralismo cristiano. "L'insurrezione deve essere lo stato permanente di una repubblica" - ammonisce il marchese - e chi deve mantenere questo "perpetuo scuotimento" non può essere persona molto morale. L'immoralità è l'unico vero e reale motore della rivoluzione necessaria. Gli scritti politici di Sade svelano la politicità dell'intera opera sadiana: dallo sfondo dell'illuminismo in cui si collocano, superano la dimensione della rivoluzione prima, quella della classe borghese, per proiettarsi in avanti, anticipando la critica della struttura familiare della società, la critica della famiglia, della religione e di ogni ipocrita riformismo.
14,00 13,30

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