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Libri di Fausto Malcovati

Biografia e opere di Letizia Russo

Umiliati e offesi

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2024
pagine: 464
Il romanzo che nel 1861 segna il ritorno di Dostoevskij alla letteratura dopo l'esilio e i lavori forzati è un perfetto esempio di feuilleton, ridondante nella trama e tuttavia ricco di spunti su cui l'autore tornerà con talento più maturo. Il racconto dei fatti è affidato al giovane scrittore Ivan Petrovicˇ, attorno al quale ruotano tre plot narrativi: l'amore infelice di Nataša per Alëša, figlio del perfido principe Valkovskij che si oppone ferocemente al loro legame; lo scontro tra Nataša e i genitori, da lei lasciati nella disperazione per seguire Alëša e presso i quali troverà infine rifugio; e la vicenda di Nelly, bimba poverissima e malata, resa precocemente adulta dalle violenze e dalle privazioni, anch'essa vittima del perfido Valkovskij, respinta da tutti e accolta da Ivan Petrovicˇ. A risollevare Umiliati e offesi dalle farraginosità e dagli eccessi melodrammatici è proprio la dimensione etica delle due figure femminili: la generosa e integerrima Nataša e la piccola Nelly, prefigurazione del tema dostoevskiano dell'infanzia violata, a cui è assegnata la funzione catartica di condurre gli adulti al rimorso e al riscatto. Introduzione e prefazione di Fausto Malcovati.
15,00 14,25

Memorie del sottosuolo

Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 204
«Tu sai cos'è un cambio di tonalità musicale», scrive Dostoevskij al fratello Michail il 14 aprile del 1864, «ecco, qui è la stessa cosa. Nel primo capitolo sembra che non ci siano altro che delle chiacchiere, poi, d'un tratto, queste chiacchiere si trasformano in un'improvvisa catastrofe.» La catastrofe cui Dostoevskij si riferisce è quella del protagonista diMemorie del sottosuolo: un uomo senza nome e senza qualità, «né cattivo, né buono, né disonesto, né onesto, né un eroe, né un insetto». Un uomo frustrato e orribilmente infelice, pieno di rancore e risentimento nei confronti di un mondo ai suoi occhi spregevole, che pur consapevole di cosa sia il bene sprofonda sempre più in uno stato di fredda, velenosa cattiveria, tra desideri insoddisfatti e propositi di vendetta. In queste pagine, in cui il soliloquio si alterna a sconnessi ricordi di episodi della sua vita, si abbandona a una tormentata confessione mettendo a nudo impietosamente la propria anima. Senza alcun timore di affondare il coltello nella piaga, ma anzi ricavando dalle umiliazioni, dalla degradazione e dalla sofferenza un morboso piacere, rinuncia a ogni difesa e ci restituisce, come in uno specchio, il riflesso di ciascuno di noi, prigionieri come il protagonista delle nostre contraddizioni e condannati a convivere con gli orrori del nostro privato sottosuolo
18,00 17,10

Le notti bianche

Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 304
Al centro delle "Notti bianche" – racconto pubblicato per la prima volta nel 1848 – c'è un sognatore, un giovane che vive una vita tutta sua, avulsa dalla realtà, fatta di chimere, fantasticherie, impalpabili emozioni. Nelle calde notti senza tramonto di una Pietroburgo estiva e deserta, il timido e notturno protagonista, triste vittima della vita urbana, vagabonda senza meta per la città fra palazzi e canali, e sogna a occhi aperti. Proverà a inseguire l'amore: quello della bella e appassionata Nasten'ka, che però ama, desidera, attende un altro. Così, dopo quattro notti di esaltata eccitazione, l'ultimo mattino porta con sé un amaro risveglio: il disincanto di un addio. Introduzione di Fausto Malcovati.
12,00 11,40

Ivan. Il Maestro e Margherita

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 186
"A questo servono i classici: a non smettere mai di interrogarci su chi siamo, dove viviamo, cosa vogliamo. I testi parlano. Bisogna saperli leggere, decifrare. Bisogna strappare dalle pagine scritte secoli fa le risposte che oggi ci servono, ci premono, ci incalzano. E la risposta si trova, basta saperla cercare. Andare a fondo, superare la crosta del tempo, scandagliare il materiale di strato in strato. Chiedete e vi sarà dato. Così fa Letizia Russo. Sorprende, spiazza, inquieta, lascia interdetti, coglie il punto: e noi diventiamo, senza accorgercene, contemporanei di Dostoevskij o Bulgakov. Letizia Russo usa il teatro: il luogo privilegiato della parola detta, esplicitata, diretta, il luogo del contatto immediato tra chi scrive e chi ascolta. Un corto circuito indispensabile per farci sentire coinvolti fino in fondo." (Dalla Prefazione di Fausto Malcovati)
10,00 9,50

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