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Libri di Ernesto Di Renzo

Biografia e opere di Ernesto Di Renzo

Il nome tuo Giuseppe. Fotostoria di un culto fra tradizione e devozione

Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2016
pagine: 128
10,00 9,50

14,00 13,30

Mangiare l'autentico. Cibo e alimentazione tra revivalismi culturali e industria della nostalgia

Libro: Libro rilegato
editore: Universitalia
anno edizione: 2013
pagine: 162
Da alcuni anni, gli spazi della comunicazione massmediatica si sono venuti affollando di notizie, consigli, dibattiti e riflessioni riguardanti il cosiddetto cibo locale, proponendolo come una sorta di controriforma alimentare da contrapporre al mito anglosassone del fast food. Esaltato come salutisticamente appropriato e gastronomically correct con i paradigmi alimentari espressi su scala territoriale, il cibo locale - alias tipico, alias paesano, alias casareccio - costituirebbe cioè l'uscita di sicurezza in grado di redimere i gusti contemporanei da infauste derive esterofile e iperlipidiche, consentendone un riorientamento in chiave narcisisticamente nostrana. E così, casce e ova, scripellem'busse, paparotte, bazzoffie, strinù, turcinatieddi, prebuggiun, ciciri e tria, bell e cott, mandilli de sea, hanno progressivamente assunto la connotazione di un mangiare autentico capace di riconnettere gusto e tradizioni, ricette e stagioni, appetiti e salute, stomaci e cittadinanze, secondo consuetudini sedimentatesi nella storia culinaria di ciascun territorio italiano.
14,00 13,30

Mangiare l'autentico. Cibo e gastronomia tra revivalismi folklorici e industria della nostalgia

Libro: Libro rilegato
editore: Universitalia
anno edizione: 2012
pagine: 142
Per prolungato tempo, le disquisizioni sul cibo e sulle pratiche alimentari hanno rappresentato per la comunità scientifica un esercizio del tutto privo di interesse conoscitivo; hanno cioè costituito una dimensione marginale del sapere da consegnarsi all'impegno di studiosi volenterosi tuttavia estranei al mondo dell'accademia e della ricerca scientifica accreditata. In altre parole, il discorso sul cibo ha incarnato una dimensione fatua della cultura in cui chi ad esso si dedicava si trovava a sperimentare una incresciosa sensazione di disagio psicologico. Sensazione rinviante a un comune modo di pensare per il quale era da ritenersi privo di significato non solo tutto ciò che aveva il sapore del quotidiano, del popolare e del godereccio, ma anche tutto ciò che rinviava alla sfera della domesticità e del lavoro femminile.
14,00 13,30

Anatomia dello struscio. Giovani e socialità in una moderna città di provincia

Libro: Libro rilegato
editore: Universitalia
anno edizione: 2012
pagine: 169
Ogni giorno, con puntualità ed infallibile sincronismo, al sopraggiungere delle prime ore della sera l'Italia dei mille campanili, il paese dagli innumerevoli volti e i variegati dialetti, improvvisamente si ricuce. Sciami di adolescenti dall'aria sbarazzina, bande di teen-ager dall'abbigliamento uniforme, gruppi di giovani dall'età già quasi adulta, abbandonati gli impegni e le incombenze quotidiane convergono immancabilmente verso la piazza principale della loro città per compiere la più diffusa liturgia che il mondo della provincia conosca e sappia celebrare: lo struscio. Ad Avezzano, così come ad Aosta, Trapani, Spoleto e Cerignola, dedicarsi allo struscio significa partecipare ad una sorta di spettacolo collettivo in cui ogni partecipante è chiamato a recitare un copione fisso e ad incarnare una parte precostituita in relazione alla quale il ruolo interpretato è al tempo stesso quello di attore e di spettatore. In questo senso lo struscio assume la valenza della pratica per eccellenza del vedere e del concedersi all'altrui sguardo.
12,50 11,88

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