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Libri di D. Zoletto

Biografia e opere di Gregory Bateson

Relazioni in pubblico

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: XVII-400
In "Relazioni in pubblico", una delle sue opere fondamentali, Erving Goffman punta l'attenzione su alcune delle situazioni più comuni che viviamo nelle nostre giornate: un marciapiede affollato, un ascensore, uno scompartimento della metropolitana. I gesti e le parole con cui stabiliamo una relazione con chi ci sta attorno - un saluto, una stretta di mano, un "mi scusi" - sono altrettanti aspetti di quelle "apparenze normali" di cui è fatta la nostra realtà: un ordine minimo ma che, come Goffman mostra, è fondamentale non mandare in frantumi.
29,80 28,31

L'umorismo nella comunicazione umana

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2005
pagine: 182
Dell'umorismo l'autore ci invita a esplorare quei paradossi che formano la materia prima della comunicazione umana, paradossi con i quali dobbiamo imparare a "giocare per comunicare". Un'arte, questa, che assomiglia non poco a quella pratica filosofica cui oggi si rivolgono di nuovo così tante attenzioni, e che inizia quando riusciamo a raccontare una barzelletta, o a ridere.
14,00 13,30

Da rifugiati a cittadini. Pratiche di governo nella nuova America

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2005
pagine: XX-369
In fuga dal violento regime di Pol Pot, i rifugiati cambogiani arrivano in America. Ma il loro incontro con le pratiche di cittadinanza e di governo del tardo capitalismo è ambiguo e contraddittorio. Mentre medici e assistenti sociali li spingono a diventare cittadini responsabili, la cultura e il sistema dominante li intrappolano nelle reti della classe, della razza, del genere. È la storia del duro prezzo pagato dai rifugiati per diventare cittadini. Ma è anche la storia di ognuno di noi, cittadini spesso più di diritto che di fatto delle società contemporanee.
29,80 28,31

La mente inviolata. Una sfida per la psicologia e le neuroscienze

Libro
anno edizione: 2001
pagine: XXIII-370
Riusciremo mai a capire come è fatta la mente? E saremo in grado di riprodurla artificialmente o di curarla? In questo volume John Horgan accompagna il lettore in un viaggio nell'arcipelago della mente umana, che continua a sottrarsi agli sforzi, tutt'altro che congiunti, di neuroscienziati e psicoterapeuti, filosofi e studiosi di intelligenza artificiale, nuovi darwinisti e fautori della genetica del comportamento. Per dimostrarlo Horgan ci svela la sofisticata crudeltà delle odierne cliniche psichiatriche dove ancora si pratica l'elettroshock, ci mostra i limiti di macchine straordinarie come Cog, il robot di Star Treck, ci spiega che i successi di terapie come il Prozac e la psicoanalisi sono da attribuirsi all'effetto placebo.
24,00 22,80

Una dolce follia. L'umorismo e i suoi paradossi

Libro
anno edizione: 2001
pagine: 258
Questo libro, scritto da uno dei precursori della "terapia del sorriso", passa in rassegna molte delle curiose caratteristiche dell'umorismo, confrontandosi con i problemi lasciati aperti dalle interpretazioni psicoanalitiche ed etologiche e utilizzando gli strumenti della teoria della comunicazione di Gregory Bateson per proporre una nuova interpretazione dell'umorismo, basata sui paradossi della comunicazione.
13,00 12,35

Puzzle socratici

Libro
anno edizione: 1999
pagine: 464
Siamo davvero liberi di agire come vogliamo? Che differenza c'è fra una minaccia e una lusinga? E come stabilire se una guerra è giusta o ingiusta? Ispirandosi alla figura di Socrate, l'autore del libro, uno dei maggiori filosofi analitici contemporanei, si interroga su grandi temi e scottanti questioni di attualità. Dal libero arbitrio alle possibiità della conoscenza, dai kibbutz ai diritti degli animali: Nozick applica metodologie classiche di indagine filosofica ai tanti paradossi sollevati dalla scienza, dalla politica e dalla vita di ogni giorno.
34,00 32,30

Questo è un gioco. Perché non si può mai dire a qualcuno «Gioca!»

Libro
anno edizione: 1996
pagine: 196
A Princeton, nel 1955, un gruppo di illustri scienziati di campi diversi ingaggia una serrata discussione sul significato da dare alla parola "gioco", o più precisamente, su come intendere il messaggio "questo è un gioco". Gregory Bateson pone il problema e le sue parole sono il filo che avvolge l'intera discussione. Bateson approfondisce qui le sue riflessioni sul gioco, le amplifica, aggiungendo altri giri di pensiero, come l'immagine della struttura "a buccia di cipolla" o le spiegazioni del perché non si può mai dire a qualcuno "gioca!".
12,00 11,40

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