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Libri di Gregory Bateson

Biografia e opere di Gregory Bateson

Naven. Un rituale di travestimento in Nuova Guinea

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 376
Questa è la prima e unica monografia etnografica, nonché la prima opera, di Gregory Bateson. Fu pubblicata nel 1936 e in una seconda edizione ampliata nel 1958. Ha origine da un lungo soggiorno di studio dell’autore presso gli Iatmul, una tribù di cacciatori di teste della Nuova Guinea. Oggetto di interesse di Bateson sono l’analisi etnografica di un comportamento osservato nel suo contesto e insieme l’esplorazione dei fondamenti epistemologici dell’antropologia. Naven è il nome dato a un particolare rituale praticato dagli Iatmul. La cerimonia è celebrata per complimentarsi con quei membri della tribù che hanno conseguito notevoli risultati, primo fra tutti compiere un omicidio. Abitualmente questa tribù presenta un’estrema contrapposizione tra i sessi, ma nel naven vanno in scena il travestitismo e l’omosessualità rituale, e si opera una “schismogenesi”, un processo di differenziazione nelle regole del comportamento individuale che risulta da un insieme di interazioni cumulative tra individui. Prefazione di Michael Houseman e Carlo Severi.
28,00 26,60

L'umorismo nella comunicazione umana

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2005
pagine: 182
Dell'umorismo l'autore ci invita a esplorare quei paradossi che formano la materia prima della comunicazione umana, paradossi con i quali dobbiamo imparare a "giocare per comunicare". Un'arte, questa, che assomiglia non poco a quella pratica filosofica cui oggi si rivolgono di nuovo così tante attenzioni, e che inizia quando riusciamo a raccontare una barzelletta, o a ridere.
14,00 13,30

Questo è un gioco. Perché non si può mai dire a qualcuno «Gioca!»

Libro
anno edizione: 1996
pagine: 196
A Princeton, nel 1955, un gruppo di illustri scienziati di campi diversi ingaggia una serrata discussione sul significato da dare alla parola "gioco", o più precisamente, su come intendere il messaggio "questo è un gioco". Gregory Bateson pone il problema e le sue parole sono il filo che avvolge l'intera discussione. Bateson approfondisce qui le sue riflessioni sul gioco, le amplifica, aggiungendo altri giri di pensiero, come l'immagine della struttura "a buccia di cipolla" o le spiegazioni del perché non si può mai dire a qualcuno "gioca!".
12,00 11,40

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