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Libri di Claudio Morandini

Biografia e opere di Claudio Morandini

La conca buia

Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2023
pagine: 224
Le elezioni si avvicinano e Franco Gavaglià, sindaco di un esteso comune di montagna, punta alla riconferma. Peccato che lui, dopo anni di sedentarietà e pranzi di lavoro, all’uomo di montagna non somigli più: mani callose, fisico asciutto e rughe scavate dalle intemperie sono stati soppiantati da un’obesità decisamente cittadina, che potrebbe respingere molti elettori. Per vincere, Gavaglià ha bisogno di essere affiancato da un eroe della vita alpina, una figura che incarni agli occhi della comunità il sacrificio, l’operosità, la tradizione. Suo padre, per esempio. Si dà il caso, però, che il padre di Franco sia un uomo odioso, egoista, feroce, che ha infierito fin quando ha potuto sulla moglie e sul figlio, sfruttandoli e schiavizzandoli. Per fortuna in campagna elettorale la verità non ha alcun peso, se si sa camuffarla bene, e Franco ha imparato fin da bambino l’arte di mentire per evitare le bastonate. Il problema sta semmai nel convincere il padre ad accompagnarlo agli estenuanti appuntamenti che la campagna esige – sedarlo non sembra sufficiente. Qui entra in gioco Leda, la figlia del sindaco, l’unica in grado di ammansire il patriarca: sia pure con riluttanza, la giovane si presta a seguire i due, per affetto, e per evitare che accada il peggio. Comincia così un’incredibile campagna elettorale, in cui l’opportunista Gavaglià si mostra disposto a tutto pur di vincere. Claudio Morandini ritorna alla montagna e alle aspre contraddizioni che la caratterizzano, rendendola questa volta teatro di una storia amara, ma condita di pungente e irresistibile ironia.
16,50 15,68

Catalogo dei silenzi e delle attese

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 228
Un bambino delicato e le vacanze dalla nonna un po’ strega nella prigionia di un condominio a mezza costa nei campi, tra erbe amarissime e animali da mangiare – piccioni, chiocciole, forse anche insetti; un bambino che cerca disperatamente di essere buono per scansare il male del mondo, e dunque sfugge la compagnia dei coetanei per assaporare i segreti delle donne; l’amicizia con Aurelio, cementata dalla comune passione per i fossili; l’orto del padre in pensione, funestato dai maggiolini e reso glorioso dai raccolti di patate; l’ineffabile fascino di una zia e del suo pianoforte scordato; la dedizione irresponsabile di un primo amore, e altri amori più maturi, forse; diventare figlio di due vecchi e padre di una bambina. La vita di Cosimo è normale ed esemplare come lo sono tutte se le sappiamo leggere: metafora di passati e futuri, chiusa nel suo presente unico. Claudio Morandini la racconta a episodi: tessere e schegge di una sola immagine che si vede meglio se guardata da molto vicino.
18,00 17,10

Neve, cane, piede

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 160
Montanaro smemorato e scorbutico, Adelmo Farandola si è isolato nella sua baita minacciata dalle valanghe nel mezzo di un valloncello abbandonato. Lì si aggira tra sogno e veglia, con accanto un cane senza nome che gli diventa compagno e amico e gli fa riscoprire il conforto di una residua umanità. Gli inverni sono lunghi lassù e passano tra fame, freddo e spaesamento, rumori spaventosi della montagna e flussi di pensieri senza capo né coda. Quando arriva il disgelo, i due si imbattono in un piede che, spuntando dal fronte di una valanga, si torce come un grande punto interrogativo. Attorno a tutto ciò freme, con una veemenza da protagonista, la natura alpina, impervia, enigmatica, tutt'altro che arcadica e compiacente, quale raramente si può trovare in letteratura. Questo piccolo romanzo “svizzero”, immaginato in bianco e nero, tripartito come il succedersi di autunno, inverno e primavera, o come i tempi di una sonatina, è composto da pochi ingredienti e pochi personaggi, ma vi sentiamo risuonare il dramma, la commedia, l'attesa, il dubbio, lo spavento, l'assurdo e la risata. In esso la montagna è raccontata come un mondo primordiale e minaccioso, fatto di ombre e pietre, di schianti e gemiti, con cui non si può che lottare e in cui si sprofonda credendo di salire. Torna, arricchito di nuovi capitoli, il romanzo di Claudio Morandini che ha vinto nel 2016 il premio Procida – Isola di Arturo – Elsa Morante ed è diventato un sorprendente caso letterario.
13,00 12,35

Neve, cane, piede

Libro: Libro in brossura
editore: Exòrma
anno edizione: 2015
pagine: 138
Il romanzo è ambientato in un vallone isolato delle Alpi. Vi si aggira un vecchio scontroso e smemorato, Adelmo Farandola, che la solitudine ha reso allucinato: accanto a lui, un cane petulante e chiacchierone che gli fa da spalla comica, qualche altro animale, un giovane guardiacaccia che si preoccupa per lui, poco altro. La vita di Adelmo scorrerebbe scandita dai cambiamenti stagionali, tra estati passate a isolarsi nel bivacco sperduto e inverni di buio e deliri nella baita ricoperta da metri di neve, se un giorno di primavera, nel corso del disgelo, Adelmo non vedesse spuntare un piede umano dal fronte di una delle tante valanghe che si abbattono sulla vallata. "Neve, cane, piede" si ispira a certi romanzi di montagna della letteratura svizzera, in particolare a quelli di Charles-Ferdinand Ramuz, o alle opere ancora più aspre di certi autori di lingua romancia, come Arno Camenisch. Leo Tuor o Oscar Peer: vi si racconta una vita in montagna fatta di durezza, di fatica, di ferocia anche, senza accomodamenti bucolici. Nell'ambiente immenso, ostile e terribile della mon-tagna, il racconto dell'isolamento dell'uomo, del ripetersi dei suoi gesti e dell'ostinazione dei suoi pensieri e reso dalla descrizione minuziosamente realistica che a volte si carica anche di toni grotteschi e caricaturali, soprattutto nei dialoghi tra uomo e animali, questi ultimi dotati di loquacità assai sviluppata.
13,00 12,35

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