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Libri di Claudio Bazzocchi

Biografia e opere di Claudio Bazzocchi

«Come se». Filosofia politica della scuola

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 254
Gli esseri umani hanno bisogno di rendere abitabile il mondo perché non possono coincidere con esso e, a differenza di tutti gli altri viventi, non sono adatti a viverci. Che cosa ha a che fare tale fragilità ontologica dell’uomo con la scuola? Ebbene, la scuola dovrebbe insegnare la storia dei “come se”, ossia delle costruzioni simboliche umane tramite le quali il reale, con il suo carico di insensatezza, viene elaborato e fatto diventare altro: una seconda natura di tipo culturale nella quale un essere indeterminato, e inadatto alla vita immediata nel mondo, possa abitare. In quei “come se” sono implicate due questioni fondamentali di filosofia politica: la scuola è democratica e repubblicana se educa all’idea che la vita deve essere interpretata e costruita; nel percorso scolastico è necessaria una qualche forma di imposizione che costringa ad apprendere la storia dei “come se”. Tutto il discorso sulla scuola – dall’idea di maestro a quella di trasmissione della cultura, dalla pedagogia alle idee di riforma, dal ruolo politico della formazione all’idea di libertà – ruota attorno a tali questioni.
18,00 17,10

Il misterioso zoppicare dell'uomo. Indeterminazione umana, democrazia, autorità e libertà

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 336
"Si vive di danze, di ballo sociale". È questo il verso di una bella canzone di Ivano Fossati, in cui è racchiuso il significato del libro. L'autore si misura con l'assillo dei suoi ultimi vent'anni: com'è possibile contrastare l'individualismo proprietario e i valori neoliberali egemoni oggi, come si può prospettare una vita più appagante, esaltante e felice senza cadere nel moralismo civico ma additando la via del desiderio? Ove per desiderio si intenda non il nichilismo del godimento sfrenato, ma la progettualità politica e sociale volta a fare i conti con qualcosa di indefinibile che non si soddisfa mai e ha bisogno quindi anche dell'autorità per non cadere nell'illusione dell'appagamento tramite il dominio, per tenere aperto quel desiderio fi no alla fi ne dei propri giorni. Autorità e desiderio, ordine e libertà sono i corni di un dilemma da cui non è possibile uscire per l'essere umano. Rappresentano gli estremi di un'oscillazione che può essere esaltante per gli uomini e le donne della democrazia intesa come ballo popolare che affronta il dilemma tragico dell'esistere con la forza dell'affetto e della solidarietà sociale.
22,00 20,90

10,00 9,50

15,00 14,25

Riconoscimento, libertà e Stato. Saggi sull'eticità hegeliana

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 140
I saggi qui riuniti si confrontano con i temi della filosofia politica hegeliana dal riconoscimento all'eticità, dall'antropologia alla teoria dello Stato. Separare la riflessione antropologica da quella sul riconoscimento -come oggi avviene in prevalenza sulla scorta di Honneth e di Habermas - ci priva della possibilità di andare a fondo nell'idea di libertà, di buona vita e di liberazione. Per Hegel, riconoscimento ed eticità non hanno come risultato quello della creazione di uno sfondo condiviso - sorta di ethos democratico - in cui poter costruire il proprio progetto di vita e ottenere il proprio benessere psicosociale, grazie al riconoscimento reciproco delle diversità. L'eticità, infatti, non può che riferirsi a una sostanza, per quanto postmetafisica, dal momento che il riconoscimento è antropogenico e l'eticità è mediazione tra psiche e società.
15,00 14,25

Hölderlin e la rivoluzione. Il socialismo oggi tra libertà e destino

Hölderlin e la rivoluzione. Il socialismo oggi tra libertà e destino

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 122
Come fare perché la rivoluzione non si tramuti in oppressione? Perché con la Rivoluzione francese trionfa la frammentazione borghese e il nuovo ordine capitalistico della divisione del lavoro? Per Hölderlin, la rivoluzione non deve essere solo abbattimento della tradizione, ma equilibrio tra innovazione e tradizione: elaborazione dello scarto tra libertà e destino e allo stesso tempo consapevolezza di quello scarto - che nessuna autonomia illuministica potrà rimuovere - per il quale ci sarà sempre bisogno di una risposta simbolica. Destino mortale e grande politica si tengono, oltre ogni vuoto moralismo repubblicano e titanismo violento. La grande politica non può che avere allora carattere mitico, poiché in essa è coinvolto un intero popolo che elabora collettivamente l'attraversamento del destino, senza rassegnarsi a esso e senza tentare scorciatoie violente. E non a caso il libro si conclude con una suggestione gramsciana. Per il pensatore sardo, si acquista coscienza della propria subalternità nel piano della sovrastruttura e, tramite l'ideologia, si costruiscono gli strumenti per conquistare l'autonomia dai dominanti. Alla fine del suo percorso da Hölderlin a Gramsci, per l'autore il socialismo si configura non solo come una teoria economica o politica per la giustizia sociale, ma anche e soprattutto come quell'ethos che tiene nella sfera pubblica la questione dell'essere, ampliando la comprensione dell'umano, anche nella dimensione privata del rapporto con se stessi.
13,00

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