Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Claudia Losi

Biografia e opere di Claudia Losi

Il pulcino di Kant

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 162
«Quando si ragiona sui temi dell’origine della conoscenza è difficile liberarsi dell’argomento, in apparenza decisivo, a favore dell’empirismo, secondo cui sarebbe impossibile, anche nelle condizioni meglio controllate, essere certi che un organismo sia stato privato di ogni genere di esperienza. Verissimo. Ma il punto non è dimostrare che un qualche barlume di conoscenza è presente in assenza di qualsivoglia esperienza, bensì dimostrare che una certa specifica esperienza è necessaria perché quel barlume di conoscenza si riveli». Le ricerche di Giorgio Vallortigara, uno degli scienziati italiani più noti a livello internazionale per le sue indagini sui meccanismi neurali della cognizione animale, stanno ridisegnando il confine tra la biologia e il mondo astratto delle speculazioni metafisiche. Ne è un esempio questo saggio affascinante sull’imprinting e l’origine della conoscenza che vede protagonisti i pulcini, oggetto di studi sperimentali condotti per quasi trent’anni in parallelo con quelli sui neonati umani. Tali studi ci mostrano come, prima di qualsiasi esperienza specifica di apprendimento, un pulcino conosca le proprietà meccaniche degli oggetti e sappia che essi non solo occupano un determinato spazio con specifiche proprietà euclidee ma possono essere dotati di certe numerosità, che è in grado di stimare eseguendo in maniera non verbale e non simbolica le quattro operazioni dell’aritmetica. Così, fin dalla schiusa, il pulcino sa ravvisare gli indizi della presenza nel mondo di creature animate, quali un volto o la semovenza, presupposto per la costruzione di un cervello sociale. Alla luce di queste scoperte, la contrapposizione tra eredità e ambiente, natura e cultura appare irrimediabilmente datata. La mente, argomenta Vallortigara, non è una tabula rasa. L’apprendimento dall’esperienza è possibile solo se il sistema nervoso possiede in partenza una struttura atta a favorirlo. Le ricerche sui pulcini corroborano dunque la tesi delle conoscenze innate sintetizzata da Lorenz nell’espressione «l’a priori kantiano è un a posteriori filogenetico». Una sapienza di cui non siamo depositari esclusivi: condividiamo schemi di comportamento, predisposizioni, emozioni, organizzazioni neurali con creature da cui ci dividono trecento milioni di anni di evoluzione. Come i piccoli dell’uomo, anche i «pulcini di Kant» cercano la mamma. Divertono, commuovono e fanno pensare.
20,00 19,00

Voce a vento. Ediz. italiana e inglese

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
anno edizione: 2021
pagine: 24
35,00 33,25

Disabitare. Antropologie dello spazio domestico

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 168
Per due milioni di anni abbiamo vissuto a contatto con il fuori, non nel buio delle grotte, ma in luoghi intermedi tra il chiuso e l'aperto: spalle alla roccia, occhi nella natia valle. Pochi secoli di civiltà industriale e di urbanesimo soffocante ci hanno abituati a vivere in scatole da scarpe. Tutto l'abitare va ripensato da qui, dalla constatazione che eravamo fatti per praterie e foreste, che ci piaceva e ancora ci piace vivere all'aperto, che facevamo case temporanee, leggere, che avevamo di meno e immaginavamo di più. Sono le esperienze più estreme, quelle del limite e del lontano, che hanno qualcosa da dire sul fare casa oggi: capanne, bivacchi, tende, rifugi, ripari di fortuna, un'architettura minima, essenziale, ma più densa degli edifici materiali e simbolici in cui abbiamo finito per nasconderci. Dalla preistoria nomade alla casa aumentata dei nuovi media, dallo shelter rudimentale all'architettura di emergenza, dal macroalveare alla nano house, dai fast-places all'abitare-per-sempre, questo libro è un'esplorazione a rovescio delle radici antropologiche dell'abitare. Per alleggerirsi, stare di meno, andare via.
14,00 13,30

How do I imagine being there? Ediz. italiana

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2016
pagine: 128
L'arcipelago di St Kilda è la parte più remota delle isole britanniche, nelle Ebridi Esterne, Scozia. Nel 1930 gli ultimi abitanti abbandonarono l'isola: restano muri di pietra, case, sentieri segnati dal lavoro, un'intera topografia perde il suo disegno, ciò che si possedeva si disperde, ciò che si sperava non accade. L'artista Claudia Losi riesce ad arrivare a St Kilda nel 2012. In che misura un luogo è descritto dalla geologia, dalla geografia, dalla storia, e in che misura è invece immaginato? Cosa vuol dire pensare un luogo ancora prima di esserci stati fisicamente? Quante descrizioni vanno ad abitare la nostra coscienza? Quali fra loro governano le parole e le immagini che decidiamo di restituire al mondo? "How do I imagine being there?"cerca di rispondere a queste domande attraverso una riflessione corale: uno scrittore, un semiologo e uno storico del cinema, un geografo, un biologo e un naturalista, un neuroscienziato, uno psichiatra e un artista hanno prestato a Losi la propria voce per descrivere, attraverso St Kilda, un'idea di "arcipelago mondo". Completa il libro una serie di nuove tavole dell'artista.
25,00 23,75

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.