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Libri di Claude Cahun

Biografia e opere di Claude Cahun

Confessioni mai fatte. Quando il calcio è umanesimo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 208
Andare alla scoperta di sé, enunciare le disposizioni segrete dell’Io, mettere a nudo i meccanismi sentimentali, sperimentare le ambiguità della differenza sessuale, lottare con la tentazione dell’assoluto, questa è l’impresa avviata da Claude Cahun nel 1919. Per mettersi alla prova e dare forma alla sua “avventura invisibile” punta su due strumenti: la scrittura e la macchina fotografica. Sa fin dall’inizio che l’introspezione della “confessione” è un’illusione sterile, che l’intuizione diretta è impotente a restituire la singolarità dell’esperienza. È attraverso il gioco delle incarnazioni e delle metamorfosi che il sé si rivela e si inventa all’infinito: «Sotto questa maschera, un’altra maschera. Io non smetterò mai di sollevare tutti questi volti» scrive. In Confessioni mai fatte, libro terminato nel 1928, l’artista mette in scena se stessa, interpretando i propri ruoli, provocatori o ironici, idealizzati o odiati, personaggi mitici, maschili e femminili, neutri o inclassificabili. Quest’opera totale combina fotomontaggi, prodotti in collaborazione con la sua compagna Suzanne Malherbe (Marcel Moore), frammenti di diari e lettere, poesie, prosa polemica e considerazioni speculative. Se ancora oggi Claude Cahun affascina così tanto i lettori è perché è considerata un precursore. Individualista e ribelle, esplora con incredibile e intransigente audacia l’identità sfuggente e sovverte tutti i generi. Confessioni mai fatte, il suo libro più importante, parla anche della radicale stranezza e dell’irrefrenabile libertà dell’essere.
18,00 17,10

Eroine. Ediz. italiana e francese

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 260
Artista, lesbica, travestita ed ebrea, Claude Cahun sovvertì con la sua vita e le sue opere i canoni della società eteropatriarcale fondata sul binarismo e sulle norme di genere, di razza, di classe. "Eroine" (scritto nel 1925) è una raccolta di ritratti "psicologici" di celebri personaggi femminili letterari dove l'artista si diverte con pungente ironia a sovvertire i paradigmi della femminilità, attraverso il ribaltamento delle norme di genere e la decostruzione critica della mistica della femminilità. Così, se Cenerentola è una masochista, Giuditta (l'eroica giustiziera di "Oloferne" nel Vecchio Testamento) è una sadica che uccide per eros e puro godimento, e la casta e timida Margherita - l'oggetto del desiderio di "Faust" - una bambina precocemente interessata al sesso e, in seguito, una donna incestuosa dall'erotismo incontenibile. Penelope, "civetta, vanitosa e frivola" non tesse il sudario del suocero Laerte, bensì capi d'abbigliamento che sogna di regalare ai suoi pretendenti. Mentre Maria Vergine tenta di abortire per eliminare la causa dei suoi problemi, "l'essere vivente, troppo vivente". Un testo irresistibile e di altissima valenza letteraria per la prima volta pubblicato in Italia. Con originale francese, è arricchito da una vasta e dotta introduzione che indaga a tutto tondo l'artista e le sue opere.
19,00 18,05

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