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Libri di Christian Delorenzo

Biografia e opere di Rita Charon

Parola di gatto. Le storie più belle

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 320
Tutti gli amanti dei felini lo sanno: i nostri raffinati amici a quattro zampe adorano i libri. Non perdono occasione per accoccolarvisi sopra, per mordicchiarne la copertina, per sdraiarsi, se solo commettiamo l'errore di non dare loro le dovute attenzioni, tra il nostro sguardo e le pagine. Ma dentro i libri, altrettanto spesso, ci finiscono, grazie alla penna degli scrittori che decidono di farne i protagonisti o addirittura i narratori delle proprie storie. Dall'inquietante gatto musicale di Roald Dahl al ribelle a quattro zampe di Patricia Highsmith, dal randagio molto speciale di Doris Lessing agli affamati felini di Murakami Haruki (che nessuno vorrebbe avere la ventura di incontrare sul proprio cammino): una galleria dei racconti piú belli che la letteratura di ogni epoca e latitudine ha saputo regalarci.
13,50 12,83

Cosa ho visto ad Auschwitz

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 288
I diari mai pubblicati di Alter Fajnzylberg, un ebreo polacco sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, costituiscono un contributo straordinario alla ricostruzione storica della Shoah. Deportato ad Auschwitz-Birkenau con il primo convoglio partito dalla Francia nel marzo 1942, Alter subì uno degli orrori più terribili del nazismo: fu costretto a entrare nel “Sonderkommando”, il gruppo di prigionieri ebrei a cui toccava lavorare a contatto con le camere a gas e i forni crematori. Si tratta quindi di un documento di una potenza unica, probabilmente una delle ultime voci che arriveranno dall’orrore dei lager, che ci permette di fare luce su aspetti inediti della pagina più nera del Novecento. Fajnzylberg rievoca infatti in queste pagine la lotta interna al campo e il ruolo che lui stesso ebbe nella resistenza sotterranea, e ancora adesso perlopiù ignota, portata avanti dai “Sonderkommandos”: vere e proprie rivolte e azioni di guerriglia per sabotare la macchina della morte nazista. L’eccezionalità del suo ricordo è data non solo dall’essere stato uno dei pochi sopravvissuti tra i prigionieri addetti al compito più tremendo di tutti, ma anche dall’aver fatto parte del gruppo di internati che riuscirono a scattare le famose e sconvolgenti fotografie che ritraggono i recessi dei forni crematori. Una tra le testimonianze più importanti del Ventesimo secolo che, proprio come le parole di Fajnzylberg, nell’esibire l’oblio a cui sono state strappate, mostrano tutta la violenza messa in atto da chi aveva immaginato di annientare la memoria di quegli eventi e quegli uomini; la violenza di chi aveva programmato la cancellazione completa delle loro esistenze dalla Storia. «Durante il mio internamento nel campo sono stato picchiato e preso a calci. Sono sopravvissuto a questo orribile campo di morte, all’inferno hitleriano. Appartengo a un ristretto numero di individui che alla morte sono sfuggiti. Mi sono salvato per miracolo. Delle 1118 persone che sono state deportate da Compiègne, ne sono sopravvissute appena 25. Ho trascorso 5 anni nelle prigioni polacche al tempo di Rydz, Beck, Koc e simili tirapiedi. Ho trascorso oltre 2 anni nei campi di Saint-Cyprien, Gurs e Argelès. Ho passato 4 mesi in un altro campo [a Drancy], 3 mesi e mezzo a Compiègne e 3 anni ad Auschwitz e Birkenau. Lì sono diventato un vero «musulmano», ma il mio amico Szymon e l’infermiere Mietek, che lavorava al “Krankenbau”, mi hanno aiutato a uscirne, così come Jakub, che mi gettava del pane nella cella e, cosa ancora più importante, talvolta anche delle sigarette. Infine, sono sopravvissuto grazie alla nostra organizzazione clandestina. Ciascuno aiutava l’altro come poteva. Nei campi ci si organizzava la vita per combattere contro l’oppressore. Stringendo i denti e confidando nella vittoria della giustizia sulla barbarie chiamata nazionalsocialismo, siamo diventati uomini duri e animati da ideali per i quali più d’uno tra noi ha sacrificato ciò che aveva di più prezioso, cioè la propria vita. Che coloro che non ebbero l’onore di attraversare il paradiso hitleriano di Auschwitz, possano conoscere ancora un po’ di verità».
25,00 23,75

Close reading. Il piacere della lettura

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 240
Il close reading è una fondamentale abilità che ogni studente deve sviluppare per tutta la durata degli studi. Un’abilità che anche ogni buon lettore dovrebbe coltivare. Questo libro è la guida pratica ideale alla profondità, alla ricchezza e ai piaceri della lettura, poiché fornisce una metodologia utilizzabile per la poesia, i romanzi, il teatro e ogni altro testo scritto. Utilizzando opere letterarie classiche, da “Amleto” a “Cime tempestose”, dal “Grande Gatsby” allo “Hobbit”, come casi di studio, David Greenham illustra le peculiarità del close reading. E mentre spiega quel particolare piacere che proviamo durante la lettura di un testo letterario, il libro affronta alcune domande chiave: cos’è il close reading? qual è l’importanza delle relazioni tra le parole? in che modo una «lettura ravvicinata» può migliorare il piacere della lettura? esiste un metodo di close reading che funzioni per tutti i generi letterari? in che modo può sbrogliare la complessità? e come si relaziona con altri approcci teorici e critici? Un saggio che fa dialogare il piacere della lettura con le tecniche analitiche, per coinvolgere gli studenti di letteratura e arricchire ogni nostra esperienza di lettura.
22,00 20,90

Racconti di pittura

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 360
Un piccolo museo di storie d'arte sospese tra invenzione e realtà, con una guida d'eccezione: Riccardo Falcinelli che nella sua introduzione in forma di racconto ci accompagna alla scoperta della pittura e del suo mito. Ci sono pittori che rincorrono un capolavoro sconosciuto fino alla morte. Qualcuno, alla ricerca del biondo perfetto, s'innamora di una ragazza perché sembra la copia in carne e ossa di una Maddalena di Rubens. Altri sarebbero disposti a qualsiasi cosa pur di avere successo, persino vendere l'anima a un quadro o ritrarre dal vero una schiera di demoni. Per non parlare di quelli che sono addirittura capaci di soffiare via la vita dai loro modelli, imprimendola sulla tela. Senza dimenticare un Picasso al tramonto che, di fronte alla meraviglia del suo più fedele ammiratore, traccia con il dito sulla spiaggia un dipinto unico, destinato a essere sommerso dal buio e dalla marea. Da Honoré de Balzac a Marguerite Yourcenar, da Henry James ad A. S. Byatt, da Edith Wharton ad Albert Camus, la pittura è stata protagonista indiscussa nella letteratura mondiale degli ultimi due secoli. Ripercorrendone la tradizione, questa antologia mette insieme i racconti più belli e significativi che gli scrittori e le scrittrici hanno dedicato alle imprese della forma, delle linee, del colore. Per farci scoprire, come scrive Riccardo Falcinelli, che «da ormai due secoli, tutte le leggende sui pittori sono storie di fantasmi. E tutti i racconti di pittura sono storie di magia».
14,00 13,30

Il narratore ferito. Corpo, malattia, etica

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 288
Quella della malattia è un'esperienza sempre più diffusa nei nostri tempi. Paradossalmente, è proprio grazie ai progressi della medicina che spesso si prolunga, insieme con la nostra vita, anche la delicata e dolorosa permanenza nel «regno dello star male». Non siamo semplici pazienti: rimaniamo persone che cercano di scendere a patti, giorno dopo giorno, con la sofferenza fisica. Ecco perché non si può arrivare impreparati a un momento così importante. Ci vogliono una guida e un compagno, servono riflessioni e strumenti, sono necessarie le storie di chi ci è già passato. C'è bisogno, in una parola, di raccontare. In un libro che ormai merita il titolo di classico, Arthur W. Frank riesce a fornire tutto questo: ci aiuta a capire, elaborando tre modelli narrativi che hanno fatto storia, come il corpo si esprima attraverso la testimonianza della malattia. Un'opera unica, capace di tenere insieme, in un modo comunque accessibile, la sociologia e la psicologia, la filosofia e l'antropologia, raccogliendo una serie di storie toccanti, compresa quella dell'autore. Un saggio imprescindibile per gli addetti ai lavori – i professionisti della salute, gli studenti e i ricercatori –, ma anche per quanti si trovino a dover prestare orecchio alla voce della sofferenza, propria e altrui. Perché siamo tutti narratori feriti. O tutti possiamo esserlo.
23,00 21,85

Medicina narrativa. Onorare le storie dei pazienti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: XX-296
Come integrare le storie dei pazienti nella i pratica clinica? Come arricchire le evidenze e l'oggettività della scienza medica con il vissuto e le emozioni individuali? In un saggio che è ormai un classico, Rita Charon risponde a queste domande mettendo la narrazione al servizio della medicina, per farci scoprire il potere del racconto nelle relazioni terapeutiche. Attraverso la lettura e la scrittura, infatti, si possono sviluppare quelle capacità di ascolto e di attenzione necessarie non solo per arrivare a diagnosi più adeguate e a terapie più condivise, ma anche per prendersi cura davvero di chi soffre, in contrasto con un sistema sanitario che sembra anteporre le preoccupazioni aziendali e burocratiche ai bisogni delle persone. Con esempi tratti dalla pratica clinica e dalla letteratura, con un impianto teorico solido e multidisciplinare, Rita Charon ci mostra in che modo si possa sviluppare un contatto empatico con il paziente, per una medicina più umana, etica ed efficace. Più narrativa.
25,00 23,75

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