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Libri di Chiara Stangalino

Biografia e opere di Ta-Nehisi Coates

L'arte contemporanea. Un panorama globale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 300
L’arte contemporanea è spesso provocatoria, può sconcertare o divertire, destare perplessità e talvolta scandalizzare. Cosa significa? È davvero arte? E poi, perché è così cara? Torna, in una nuova edizione accresciuta e aggiornata, un testo ormai classico che affronta questo mondo così affascinante da una prospettiva finalmente globale.
35,00 33,25

La guerra dell'informazione. Gli stati alla conquista delle nostre menti

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 384
Con la fine della Guerra fredda, il mondo pensava che la democrazia liberale e la libera informazione avessero vinto. La globalizzazione dei media, resa possibile dalle nuove tecnologie, prometteva un accesso universale alle informazioni che doveva demolire gli ultimi stati autoritari e favorire l’emancipazione dei popoli. I media avrebbero dato un contributo decisivo alla pace, avvicinando le culture e favorendo la comprensione reciproca. Ma televisione satellitare e web hanno sconvolto l’ordine geopolitico mondiale, conferendo all’informazione una dimensione più strategica che mai e trasformando la natura del potere. L’informazione è diventata una leva fondamentale nelle relazioni internazionali. La guerra dell’informazione, che contrappone gli Stati autoritari ai regimi democratici, moltiplica i campi di battaglia e fa di ogni cittadino un potenziale soldato. Più che mai la potenza degli Stati dipende ormai dalla loro capacità di controllare i mezzi di comunicazione, ricorrendo strategicamente alla cyberguerra, alla disinformazione o alle varie teorie complottiste. Nell’era dell’intelligenza artificiale e della guerra cognitiva, i social sono il teatro di un conflitto senza esclusione di colpi, che ha come posta in gioco le nostre menti. In questo saggio, David Colon descrive trent’anni di una guerra rimasta a lungo segreta svelando le strategie dei committenti e le logiche dei protagonisti: agenti segreti, diplomatici, giornalisti o hacker.
25,00 23,75

Il primo libro di geopolitica

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 206
Geopolitica è un termine complesso. Si riferisce alla politica delle grandi potenze e alle strategie che gli stati adottano nella corsa alle risorse, ma anche agli incontri quotidiani o a semplici oggetti come bandiere e mappe, e interessa cittadini, aziende, organismi internazionali, movimenti politici e governi. La geopolitica è molto più del mero impatto che le caratteristiche geografiche di fiumi e montagne o il clima producono sugli sviluppi politici. La geografia giocherà certo un ruolo importante, ma non necessariamente nel modo in cui presumono opinionisti e governanti. In questa esemplare introduzione, Klaus Dodds descrive la geopolitica tenendone presenti sia le sue origini storico-culturali sia gli attuali interessi in gioco. La lotta delle persone per attraversare i confini – quando spostarsi anche solo di pochi metri al di là di un confine territoriale può essere una questione di vita o di morte – evidenzia drammaticamente le connessioni tra luogo e politica. Anche lontano dalle frontiere, la geopolitica incide sulla vita quotidiana. I collegamenti, l’ubicazione, le dimensioni e le risorse di un paese influiscono sul modo in cui i suoi abitanti interagiscono con il resto del mondo. Dodds non tralascia di occuparsi dell’ascesa del populismo e del nazionalismo economico, considerandoli esempi di come stati, aziende e persone gestiscano i territori per alimentare progetti politici (dalla Brexit al celebre mantra di Trump “Make America Great Again”).
21,00 19,95

Travolgente primavera. David Hockney in Normandia

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 280
«Abbiamo perduto il contatto con la natura, ed è un’assurdità, perché noi stessi ne facciamo parte, non ne siamo al di fuori. Tra un po’ di tempo questa storia sarà finita, e allora che cosa accadrà? Cos’abbiamo imparato? Le uniche cose reali nella vita sono il cibo e l’amore, in quest’ordine, proprio come per il nostro cagnetto Ruby, credo fermamente sia così, e che la fonte dell’arte sia l’amore. Io amo la vita» (David Hockney). Alla vigilia dei suoi ottant’anni, David Hockney ha cercato per la prima volta la tranquillità della campagna, un luogo in cui guardare il tramonto e il mutare delle stagioni, un luogo in cui tenere a bada la follia del mondo. E infatti, con l’arrivo del Covid e dell’obbligo di confinamento, nella Grande Cour, la secolare fattoria della Normandia dove un anno prima Hockney aveva sistemato il suo atelier, giusto in tempo per poter dipingere l’arrivo della primavera, la vita non cambiò molto. Anzi, quell’isolamento forzato divenne per Hockney un’opportunità per dedicarsi con ancor maggiore devozione alla propria arte. "Travolgente primavera" è un emozionante manifesto che afferma la capacità dell’arte di divertire e ispirare. Si basa su un gran numero di conversazioni e corrispondenze tra Hockney e il critico d’arte Martin Gayford, suo amico e collaboratore di lunga data. I loro scambi sono illustrati da numerosi disegni e dipinti inediti, realizzati dall’artista con l’iPad in Normandia, e accostati a opere di Van Gogh, Monet, Bruegel e molti altri. Animato da un entusiasmo contagioso e da un costante senso di meraviglia, da sempre controcorrente ma popolarissimo da più di sessant’anni, Hockney non si preoccupa dell’opinione dei critici o degli eventi della storia. È invece totalmente assorbito dall’ambiente circostante e dai temi che da decenni lo affascinano: la luce, il colore, lo spazio, la percezione, l’acqua, gli alberi; e ha molto da insegnarci, non solo sul nostro modo di vedere… ma anche sul nostro modo di vivere.
32,00 30,40

Terra di lacrime. L'esplorazione e il saccheggio dell'Africa equatoriale

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 510
Come le grandi potenze coloniali europee, mercanti arabi e affaristi americani si spartirono l'Africa equatoriale e il bacino del Congo, trasformando in pochi decenni una «terra incognita» in una delle aree d'Africa più brutalmente sfruttate. Un momento cruciale nella storia del colonialismo; una vicenda di spietati carovanieri, esploratori, soldati, schiavisti e avidi uomini di potere; di ideali infranti e di comunità ed ecosistemi irrimediabilmente devastati. Per secoli, gli abitanti della foresta pluviale del Congo tennero a debita distanza le dirompenti forze dell'economia globale. Ma alla fine dell'Ottocento, in sole tre decadi, il cuore dell'Africa venne completamente trasformato; tanto che all'inizio del Novecento, il bacino del fiume Congo era diventato uno dei luoghi piú sfruttati della Terra. In Terra di lacrime, l'autorevole storico Robert Harms ricostruisce il caotico processo che permise tutto ciò. Negli anni settanta dell'Ottocento, commercianti, esploratori e uomini di potere giunsero nella regione da Arabia, Europa e America. Qui diedero inizio a uno sfrenato commercio di avorio e gomma per i mercati occidentali, e di schiavi per le coste dell'Oceano Indiano. Al centro di questo processo vi furono tre uomini: Henry Morton Stanley, un esploratore gallese che lavorava per conto del re Leopoldo del Belgio; Pierre Savorgnan de Brazza, un italiano originario dello Stato Pontificio che fondò un impero in nome della Francia; e Tippu Tip, un uomo di nascita mista (africana e araba) che costruì un vasto impero commerciale nell'Africa equatoriale, prima per il sultano di Zanzibar e poi alle dipendenze di Leopoldo. Uomini dalle identità ambigue e non sempre leali, le cui traversie si sovrappongono alle devastazioni subite dal Congo. Muovendosi dai remoti villaggi africani fino alle riunioni delle diplomazie europee o alle fabbriche del Connecticut di tasti in avorio per pianoforte, Terra di lacrime ci fa scoprire in che modo l'Africa equatoriale venne fatalmente intrappolata nel nostro mondo globale.
34,00 32,30

Tra me e il mondo

Libro: Libro rilegato
editore: Codice
anno edizione: 2018
pagine: 208
«Tra me e il mondo» è una lettera che l'autore scrive al figlio Samori nel giorno del suo quindicesimo compleanno. Coates racconta la storia della sua infanzia nella parte sbagliata di Baltimora, della paura delle strade e delle gang, della scuola, della violenza, della polizia. Vincere questa paura, la paura di perdere il proprio corpo, diventerà lo scopo della sua vita. Per la prima volta la ricostruzione della storia americana riparte da zero; e riparte proprio da Ground Zero - dove ben prima del crollo delle torri gemelle c'era la sede del mercato degli schiavi della città di New York - per arrivare alle continue uccisioni ingiustificate di neri da parte della polizia, una violenza che diventa in questo racconto la storia universale del razzismo. Questo è un libro da cui nessuno uscirà indenne.
10,00 9,50

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