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Libri di Benito Mussolini

Biografia e opere di Benito Mussolini

Mussolini intimo da Marx a Nietzsche

Libro: Libro in brossura
pagine: 192
15,00 14,25

La mia vita. Il mio diario di guerra

Libro: Libro in brossura
editore: Mondo Nuovo
anno edizione: 2024
pagine: 162
Vengono qui ripubblicati due testi che costituiscono un documento storico, letterario e umano di primaria importanza. L’autore è Benito Mussolini. Si tratta di stralci di scritti autobiografici: de La mia vita, iniziata a scrivere il 4 dicembre 1911, brevemente interrotta e ripresa il 24 febbraio 1912, e de Il mio diario di guerra (1915-1917), pubblicato nel febbraio 1923 edulcorato in alcune sue parti. Le autobiografie, si sa, nascondono, più che rivelare, oppure mettono in luce o esagerano aspetti ad usum Delphini, e perfino inventano vicende mai accadute: spetterà al lettore attento separare la finzione dall’immaginazione, soprattutto in questo caso, se è vero che fin da giovanissimo Benito Mussolini dimostrò un carattere ambizioso, spavaldo, prepotente, contorto e tormentato. Il testo rivela le doti d’una personalità non comune, quella d’un fanciullo respinto ed emarginato dalla società per il suo temperamento acceso e bistrattato per le umili origini, che già medita rancorosamente il proprio riscatto. In queste pagine si possono rintracciare le native ragioni di quella che sarà una drammatica, tragica esistenza.
16,00 15,20

Me ne frego

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 144
Discorsi, articoli e interventi pubblici di Benito Mussolini, pronunciati e scritti tra il 1904 e il 1927. Le parole che hanno costruito l’immaginario fascista. Un linguaggio che continua a segnare il nostro presente. “Quelle parole, con il loro carico di immaginario, sono tornate a circolare nella nostra mente e spesso nel nostro linguaggio parlato. Sono tornate a essere ´parole gridate՝ e non più solo ´parole sussurrate՝. E la forza del grido, se senza contrasto, le rende ´parole ammesse՝. Ovvero ´legittime՝” (David Bidussa). Tre motivi per leggerlo: perché le parole pesano e vanno riconosciute. “Me ne frego”, “tiro dritto”, “prima gli italiani”, “chi si ferma è perduto” sono espressioni fasciste, e ora di nuovo nel linguaggio diffuso, cui il governo gialloverde strizza l’occhio e che ci riportano a una certa idea di società, dove la politica è solo un mezzo per affermarsi e zittire l’avversario. Perché leggere Mussolini è scioccante ma rivelatore. È lui l’inventore dell’antipolitica, della critica sprezzante dello Stato, dello sberleffo delle istituzioni. Le sue parole ci riportano al tempo in cui il fascismo ha occupato il posto lasciato libero dai partiti di allora, così come sta succedendo oggi in Italia. Perché anche negli anni Venti l’opinione pubblica credeva di poter cambiare le cose, convinta che le parole di Mussolini fossero finalmente il segno che l’Italia non era più nelle mani dello straniero, dei “professionisti della politica, della classe dirigente corrotta, servile, prigioniera dei poteri forti (soprattutto stranieri)”.
9,90 9,41

Scritti e discorsi. 1904-1945

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 768
Benito Mussolini è stato molte cose: il militante, l’uomo nuovo, il dittatore. Non più un funzionario, ma l’oppositore radicale nei confronti del passato; il volto e la voce della trasformazione violenta. Perché rileggere i suoi scritti politici e i suoi discorsi? In Italia esiste un codice culturale e politico che si ripropone ogni volta che la democrazia entra in crisi. Questo codice esprime una “virtù della nazione” e una “italianità autentica” che evocano la mentalità totalitaria del regime fascista, con i suoi valori e i suoi linguaggi. L’antologia a cura di David Bidussa indaga il fascismo non solo come la storia di un regime politico, ma ancora di più come una cultura, perché con l’esperienza del regime nel nostro Paese non c’è ancora stato un confronto stringente. “La continuità dello Stato,” scrive Bidussa, “non ha significato solo permanenza degli apparati, ma anche di figure economiche, sociali e culturali.” Di conseguenza, l’obiettivo di questa ricostruzione nuova è entrare nella politica del Duce. Con un metodo che rivela angoli finora inesplorati: gli eventi cruciali sono messi in rapporto alle parole e alle immagini presenti nella comunicazione di Mussolini, allo scopo di mostrare la fisionomia della ragione pubblica dell’uomo che ha governato l’Italia per vent’anni e l’ha cambiata radicalmente. Cosa rimane del fascismo nell’Italia repubblicana? Fino a che punto le nostre idee di bene comune, di confine o di identità nazionale corrispondono a quel progetto? E quanto pesano le innovazioni dello stato sociale fascista nel nostro sistema? Mussolini è stato figlio del suo secolo e artefice della propria epoca. In gran parte, anche della nostra. Ecco perché rileggere i suoi scritti e discorsi: per comprendere le origini dell’Italia di oggi e fare i conti col passato, che non è chiuso, non è sterile e, soprattutto, non è definitivamente alle nostre spalle. Al ventennio fascista risale il cantiere politico e culturale di un’ideologia dell’italianità e della nazione che ha un’aria di famiglia con il vocabolario contemporaneo del nostro Paese. Rileggere Benito Mussolini significa indagare come si sia costruita l’Italia di oggi.
25,00 23,75

Giovanni Huss il veridico

Giovanni Huss il veridico

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 1998
pagine: 112
Giovanni Huss eretico, riformista, fustigatore di costumi, schivo da ogni forma di tirannia sia morale che politica, trova in Mussolini, allora libero pensatore (1913), il suo cantore che lo innalza a mitico simbolo della difesa della libertà e contro ogni tirannia. "Consegnando questo libretto alle stampe, formulo l'augurio ch'esso susciti nell'animo dei lettori l'odio per qualunque forma di tirannia spirituale o profana: sia essa teocratica o giacobina". Queste parole chiudono la presentazione che lo stesso Benito Mussolini faceva alla prima edizione del libro nel 1913 ma, gli eventi successivi, da egli stesso provocati, lo porteranno a ricusare il testo e il contenuto ritirando l'edizione dal commercio per preparare i Patti Lateranensi.
10,00

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