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Libri di Barbara Sonzogni

Biografia e opere di Barbara Sonzogni

Le «ragioni» del crimine. Devianza e razionalità soggettiva

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 134
Nella più recente tradizione criminologica, si suole distinguere tra due orientamenti, rispettivamente denominati strutturalista e pragmatista. In base al primo, è l'appartenenza collettiva a discriminare probabilisticamente tra comportamenti favorevoli e comportamenti sfavorevoli al compimento di reati; in base al secondo, sono le pratiche condizioni di "disponibilità" e "opportunità" del reato a deporre a favore della probabilità che venga commesso. Gli interrogativi sollevati da queste premesse vengono riferiti all'attuale dibattito sull'immigrazione, ove i dati sulla criminalità appaiono come uno dei temi al tempo stesso più rilevanti e controversi, anche all'interno della stessa comunità scientifica. Muovendo dalla constatazione del legame immigrazione-criminalità-cronaca dei media, il volume analizza i dati sulla criminalità degli immigrati nel nostro paese per verificare l'effettiva consistenza di tale rapporto. A tale scopo, dopo una sezione dedicata all'esemplificazione dell'impiego della modellizzazione simulativa, idonea a una controllabilità empirica prospettica delle misure di intervento sul piano criminologico, il testo propone un modello interpretativo che integra i due orientamenti teorici dominanti.
15,00 14,25

La possibilità di conoscere. L'apparente antinomia nel pensiero di Karl Mannheimer

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2008
pagine: 232
Da sempre il tema della validità della conoscenza rappresenta un argomento cardine delle scienze sociali, così come la questione centrale della sociologia della conoscenza, disciplina di cui Karl Mannheim può essere considerato il padre fondatore. La disamina critica del pensiero dell'autore attribuisce unanimemente un vincolo alle sue proposte, nel senso che egli non avrebbe risolto in modo soddisfacente il problema dell'autoriferimento della conoscenza, restando così intrappolato nella impossibilità di uscire da questo relativismo. Il testo qui presentato, seguendo l'evolversi del pensiero mannheimiano, suggerisce la possibilità di scorgere nella produzione giovanile dell'autore elementi risolutivi relativamente alla questione del condizionamento del sapere e del de-condizionamento dello stesso. In questa fase della sua produzione, tra l'altro, si individuano le condizioni che rendono possibile una presa di distanza dal limite ravvisato in Mannheim, di una eccessiva frammentarietà della sua produzione.
18,00 17,10

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