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Libri di Antonio Franco Fadda

Biografia e opere di Antonio Franco Fadda

Dinamiche della razionalità

Dinamiche della razionalità

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2003
pagine: 128
La ragione è la principale dote che distingue l'uomo dagli altri animali: in virtù di questa l'uomo ha imparato a scheggiare pietre ed a costruire computer, ha sviluppato le tecniche per manipolare la natura ed ha elaborato forme complesse di linguaggio. Ad un certo punto della sua storia si è anche convinto che solo la ragione, capace di spiegare tutto e di risolvere tutto, poteva dare un senso alla sua esistenza. Si è anche convinto che il modo migliore e più naturale di mettere a frutto la propria capacità di ragionare fosse quello di sfruttare tutte le risorse della natura per trarne il massimo profitto. Così ha costruito un paradigma logico ed epistemologico della razionalità, strumentale alla produzione e al guadagno, tagliando fuori come irrazionale tutto ciò che non seguisse questa logica. Irrazionali erano quindi non solo le vecchie spiegazioni della natura, i miti, la magia, ma irrazionale era anche la cultura contadina, con i suoi ritmi così diversi da quelli della produzione industriale, mentre uno dei luoghi dove più si verificava l'abbrutimento dell'uomo, la grande fabbrica, diventava la manifestazione più tangibile della razionalità. I temi della marginalità, delle azioni volontarie, della tradizione vengono affrontati in queste pagine come manifestazioni concrete dell'agire, che pur non trovando nella razionalità economica il loro fondamento, sono tuttavia vivi e svolgono un ruolo fondamentale nelle dinamiche della società attuale.
16,00

Isole allo specchio. Sardegna e Corsica tra identità, tradizione e innovazione

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 144
In passato il breve tratto di mare delle Bocche di Bonifacio costituiva, più che un elemento di separazione, una facile via di comunicazione consentendo intensi rapporti tra la parte settentrionale della Sardegna e la Corsica. Tracce di questi rapporti sono rimaste, oltre che nella lingua comune, nei numerosi cognomi di chiara origine corsa diffusi in tutto il nord della Sardegna. Dopo un periodo in cui le vicende storiche e l'appartenenza a differenti ambiti statuali hanno portato ad un allentamento dei rapporti fino ad arrivare ad una netta separazione, di recente si è incominciato ad intravedere nella cooperazione culturale ed economica una via per il superamento dell'isolamento in cui la comune condizione di insularità aveva a lungo costretto l'area sardo-corsa. In questo senso – suggerisce l'autore – diventa necessario attivarsi per costruire un futuro di modernità partendo dal presente, assumendo le caratteristiche identitarie dell'area come risorse e non solo, come residuo del passato, ma anche evitando di chiudersi in se stessi, rifiutando ogni contatto con l'esterno in nome del "rifiuto della colonizzazione". In tale prospettiva le due comunità devono guardarsi come in uno specchio, secondo una dialettica in cui interno ed esterno, passato e presente, tradizione e modernità svolgono un ruolo integrato che solo può garantire lo sviluppo e la crescita.
17,80 16,91

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