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Libri di Ameya Gabriella Canovi

Biografia e opere di Ameya Gabriella Canovi

Dentro di me c'è un posto bellissimo. Imparare a volersi bene affinché l'amore accada

Libro: Libro in brossura
editore: Vallardi A.
anno edizione: 2024
pagine: 288
Perché abbiamo paura di essere felici? Troppo spesso il presente ci sta stretto e aneliamo a modificarlo, ma ci sentiamo bloccati. Perché quello che diciamo di volere in realtà poi non lo facciamo? La verità è che il cambiamento spaventa perché ci mette di fronte alla paura di perdere qualcosa. È un paradosso: in superficie desideriamo la beatitudine, nel profondo qualcosa ci dice che è più «sicuro» restare un po' infelici, moderati, dimessi. Eppure uscire dal loop è possibile. In questo libro, Ameya Canovi ci accompagna a guardarci dentro con onestà, a vederci nudi e crudi, a sostare nello spazio scomodo delle nostre antiche ferite per accettarle. Perché è proprio da quest'accettazione che nascerà una forza nuova, la paura del giudizio degli altri lascerà spazio all'autenticità che solo chi può permettersi di essere se stesso fino in fondo conosce. Perché non c'è felicità se non impariamo la difficile arte di amarci. E non ci può essere amore se non iniziamo da noi, cambiando innanzitutto la nostra vita e scoprendo che dentro di noi c'è un posto sicuro e bellissimo. Troveremo la forza di intraprendere nuove avventure, sapremo essere sempre più spontanei e veri, prima con noi stessi e di conseguenza con gli altri. Questo è un libro unico, un invito e un percorso per imparare a volerci bene, affinché l'amore accada.
19,90 18,91

Di troppa (o poca) famiglia. Radici, zavorre e risorse: un percorso dentro le relazioni affettive, verso la libertà

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2023
pagine: 256
Quando pensiamo alla famiglia, la prima immagine che ci viene in mente è, con buona probabilità, quella di due genitori e dei relativi figli. D'altronde, oggi il concetto di famiglia è talmente interiorizzato e condiviso che quasi mai si riflette sul suo reale significato e sul ruolo che gioca nella vita di ognuno di noi. C'è persino chi sostiene di non averne una, ignorando che famiglia si è, prima di tutto, con se stessi: tutti noi, che ci piaccia o no, siamo anche la somma delle storie di chi ci ha preceduto. Proprio di questo tratta Ameya Canovi nel suo nuovo libro, partendo dal presupposto che ogni nucleo familiare è come un albero: le radici, forti oppure fragili, lo nutrono e sostengono, e i rami crescono dando origine, in alcuni casi, a foglie e frutti, in altri restando «a maggese». Insieme a coloro che sono venuti prima, quest'albero forma una foresta che può essere prospera e rigogliosa o, al contrario, poco accogliente. Trovare il coraggio di prendere il proprio vissuto e addentrarsi in quel bosco alla scoperta delle tracce di chi ci ha preceduto non è facile. Spesso, però, è l'unico modo per conoscere davvero se stessi. È questo il viaggio in cui ci accompagna l'autrice: fra trattazione, ricordi personali, soste riflessive e testimonianze in cui ogni lettore può riconoscersi, dimostra come ricostruire la propria storia familiare sia fondamentale per scoprire le proprie eredità emotive, la presenza di traumi transgenerazionali, il modo in cui ci relazioniamo a noi stessi e agli altri. Tenendo a mente che, qualunque siano la nostra storia e le nostre radici, è sempre possibile prendersi cura delle ferite e trasformarle in risorse.
18,90 17,96

Di troppo amore. Fuori dal labirinto della dipendenza affettiva

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2022
pagine: 259
«Di troppo amore è tutto questo. Una carta geografica per chi vuole comprendere. Una torcia nel buio per chi soffre. Una panchina al sole per chi è guarito e guarda a quello che è stato con l'espressione risolta della benevolenza» (dalla Prefazione di Selvaggia Lucarelli). «Io non vivo senza te» è una frase intesa spesso come il segno di un legame intenso, un modo di dire usato per rappresentare una storia romantica. In troppi casi è invece l'espressione di una vera e propria dipendenza, di una relazione malata che rende infelici molte persone, più di frequente donne. La dipendenza affettiva è un disturbo ancora poco conosciuto, dal quale è difficile liberarsi perché ha radici profonde nel cuore della famiglia d'origine, dove sperimentiamo le prime forme di attaccamento e impariamo, quando va tutto bene, l'amore per noi stessi. Ma se invece siamo stati bambini poco accuditi, trascurati, o addirittura abusati, o al contrario figli troppo protetti, oggetto di attenzioni eccessive, allora possiamo sviluppare rapporti nei quali il partner viene vissuto come un'ancora di salvezza, qualcuno che può riparare le vecchie lacerazioni. In questo libro Ameya Gabriella Canovi condivide la sua lunga esperienza di sostegno a dipendenti affettivi raccontando le loro storie e spiegando il disagio di cui sono prigionieri, con le sue diverse manifestazioni: mendicare l'affetto o pretenderlo, manipolare o sedurre l'amato, riprodurre situazioni sentimentali velenose, subire la frustrazione di un desiderio di fusione mai soddisfatto. Con un approccio tanto rigoroso quanto ricco di empatia, delinea inoltre un percorso di conoscenza di sé capace di disinnescare il «troppo amore», il bisogno eccessivo dell'altro, e l'invadenza dei rimpianti e delle recriminazioni per ciò che non si è avuto. Esplorare il proprio passato fino alle radici è il primo passo per riuscire a risanare l'amore improprio o ricevuto male che c'è alla base di questa sofferenza e a costruire nuove relazioni con responsabilità e libertà. Prefazione di Selvaggia Lucarelli.
18,90 17,96

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