Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Alessandro Serpe

Biografia e opere di Alessandro Serpe

Il pensiero filosofico e giuridico danese. Tra comunità, democrazia e diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: XVI-283
Il lavoro è dedicato alla cultura filosofico e giuridica danese con particolare attenzione ai modi con i quali si lasciano ritrovare in essa composti tra di loro comunità, democrazia, diritto. Il lavoro si dipana in due parti che s'intrecciano interagendo tra loro. Nella prima sono studiati autori e voci operose, tra gli anni Trenta e Sessanta dell'Ottocento danese: Ørsted padre del realismo giuridico danese; Grundtvig teologo sensibile al romanticismo tedesco e al liberalismo inglese; Kierkegaard l'impolitico, ferocemente critico d'ogni assieme fatto di massa, folla, pubblico. Comunità per essi sia che la riconoscano, promuovano o disprezzino è il concreto vivere assieme secondo valori che una lunga tradizione entro il luteranesimo ora popolare ora d'élite, vi avevano insediato. A tener congiunti questi tre autori con i giuristi e filosofi del diritto studiati nella seconda parte del lavoro è la permanenza e ricorrenza di comunità nel suo diverso star nel gioco di democrazia e diritto: per Ross, poi Jørgensen, Lauridsen e Doublet, la custodia e l'amministrazione del normativo non può non aver luogo che nei modi propri di una comunità – rispettivamente, la comunità di giudici, la comunità degli interpreti, la comunità dei legal professionals, la comunità giuridica comunicativa – comunità, ognuna per parte sua, legata a un 'che': kulturtradition, tradizione giuridica, valori condivisi e simili, di tanto residuo di strutture sociali comunitarie, di quanto luogo e matrice della valorazione/validazione del sistema sociale e giuridico.
38,00 36,10

Le ali fragili di Mathilde Fibiger. La questione femminile nella Danimarca dell'âge d'or

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: IX-117
Gli anni tra i Trenta e i Settanta dell'Ottocento sono generalmente considerati una sorta, per la Danimarca, di âge d'or. Copenhagen, la capitale, area di singolare fortuna: la filosofia di Søren Kierkegaard, le novelle di Hans Christian Andersen, la poesia di Adam Gottlob Oehlenshläger, il teatro e la filosofia di Johan Ludvig Heiberg. Mathilde Fibiger (1830-1872) è stata, fuori dubbio, per la sua intensità anche teorica, la voce più significativa nel processo culturale di "costruzione" dell'emancipazione delle donne in Danimarca, e, in più d'un modo, pioniera, in area scandinava, della questione femminile. Nel "patrimonio genetico" dei suoi lavori vi sono riflessioni antropologiche, storiche e teologiche, ingredienti questi essenziali per lo sviluppo d'una consapevole emancipazione, poi politica e giuridica nel contesto dei suoi anni. Riflessioni che, di un passo antecedenti a quelle di scrittrici in contesti vicini, la norvegese Camilla Collett (1813-1895) e la svedese Fredrika Bremer (1801-1865), sorprendono per le loro singolari consonanze, e sicure differenze, con quelle milliane del «The subjection of women». Tenace come una vergine guerriera d'una saga nordica ma silenziosa come una farfalla, la Fibiger volò via non prima d'essersi posata sui teneri boccioli dell'emancipazione femminile. Ad un secolo dalla scomparsa, le Red Stockings danesi volavano con le sue ali alla conquista di nuove libertà.
18,00 17,10

Democrazia, potere e diritto. Contributi al dibattito odierno

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XXXVII-166
In “Demokrati, magt og ret” (Democrazia, potere e diritto), Alf Ross aveva selezionato e pubblicato alcuni articoli, comparsi già in diversi quotidiani danesi, lungo un arco di circa vent'anni, dal 1957 al 1974. La traduzione qui presentata è 'integrata', in appendice, da due significativi e più corposi saggi di qualche anno prima, saggi in cui Ross riflette e opera un confronto serrato con liberalismo, comunismo e socialismo: “Kommunismen og Demokratiet” (Il Comunismo e la Democrazia) e “Socialismen och Demokratin” (Il Socialismo e la Democrazia) pubblicati, rispettivamente, il primo autonomamente in lingua danese nel 1945, ed il secondo, in lingua svedese, nel 1947 sulla rivista "Tiden". Gli articoli di “Demokrati, magt og ret” mostrano, accanto al Ross teorico del diritto, altri volti del giurista danese. Da un Ross cronista e appassionato commentatore politico e sociale a un Ross impegnato nella pratica del diritto, fino ai giorni della sua scomparsa. Una scrittura, quella dei contributi qui raccolti, che si confronta con questioni reali che sono ad un tempo di filosofia del diritto, di diritto penale, di diritto internazionale, di scienza politica e di diritto comparato.
22,00 20,90

14,00 13,30

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.