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Libri di Alessandro Angelini

Biografia e opere di Alessandro Angelini

Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio. Urbino crocevia delle arti

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 320
Il volume, realizzato come l'omonima mostra (Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino, 23 giugno – 9 ottobre 2022) in occasione delle celebrazioni in onore dei 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, indaga a fondo il rapporto privilegiato che si strinse per quasi un ventennio tra il duca e il suo architetto di fiducia, Francesco di Giorgio Martini (1439-1501). Architetto, pittore e scultore, oltre che autore di trattati e ingegnere civile e militare, è assoluto protagonista del Rinascimento italiano ed europeo in architettura e nella scultura in bronzo. Egli fu "architettore" e regista delle imprese decorative del Palazzo Ducale, i cui ambienti monumentali aprirono le porte ad artisti quali Piero della Francesca, Fra Carnevale, al secolo Bartolomeo Corradini, Bartolomeo della Gatta, e poi ancora Pedro Berruguete, Melozzo da Forlì, Luca Signorelli. Il libro è riccamente illustrato dalle opere di questi grandi artisti, figure cruciali per restituire un contesto artistico e intellettuale il più possibile coerente e compatto e per rievocare la centralità che la corte di Federico ebbe nello sviluppo delle arti nel Rinascimento. Il volume racconta la vita di corte, analizza lo studio della prospettiva e della scienza matematica, la pittura "ponentina" giunta dalle Fiandre, la riscoperta dell'antichità classica nella progettazione architettonica e nella decorazione scultorea, per mettere a fuoco la figura di Francesco di Giorgio, facendola emergere in tutta la sua complessità di artista e intellettuale poliedrico. Arricchiscono il volume i testi di Luigi Gallo, Alessandro Angelini, Gabriele Fattorini, Giovanni Russo, Mauro Mussolin, Paolo Parmiggiani, Cecilia Martinelli, Emanuele Zappasodi, Gianluca Amato e le foto di Claudio Ripalti.
40,00 38,00

Il primato dell'occhio. Temi e metodo della storia dell'arte in età moderna

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 156
Le opere d’arte parlano da sole e, a secoli di distanza, gli antichi maestri «continuano a inviarci il loro inconfondibile raggio di luce». È importante però esaminare dipinti e sculture nella loro dimensione più concreta, leggere in modo corretto il linguaggio figurativo che li caratterizza. Questo libro ambisce quindi a essere una guida per comprendere meglio i lineamenti fondamentali, i temi e i contenuti della storia dell’arte nella prima età moderna – dal Rinascimento all’Illuminismo – e a illustrare al lettore i primi strumenti di un appropriato ed autonomo metodo di studio. Il titolo, "Il primato dell’occhio", allude alla testimonianza figurativa come documento primario di per sé, legando idealmente le riflessioni di Leonardo sulla vista come strumento fondamentale di giudizio alla tradizione dei conoscitori, le analisi di Vasari agli attuali metodi attributivi ed esegetici. Queste pagine intendono però anche far riflettere su alcuni grandi temi, come la periodizzazione della storia dell’arte moderna, i mutamenti che si registrano nei rapporti tra artisti e società, pittura e cultura umanistica, produzione figurativa e dibattito religioso nel Cinquecento.
18,00 17,10

Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco. Montepulciano, San Quirico d'Orcia, Pienza. Catalogo della mostra

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 334
Tre mostre per un solo percorso o una mostra in tre sedi: cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Tra la Val di Chiana e la Val d'Orcia, Montepulciano, Pienza e San Quirico d'Orcia hanno scelto di condividere un progetto culturale comune, capace di ripercorrere le sorti della pittura senese dagli inizi del cinquecento ai primi decenni del secolo successivo. È un racconto che muove dagli esordi della così detta maniera moderna a Siena e, dopo un lungo cammino segnato dalla caduta della repubblica e dalla controriforma, conduce fino ai pittori che seppero aprirsi alle novità del naturalismo di Caravaggio. Montepulciano si conferma "perla del cinquecento", grazie alla scoperta che il giovane Domenico Beccafumi vi dipinse, verso il 1507, un'immagine della Beata Agnese Segni conservata nel Museo civico. All'effigie della domenicana poliziana sono quindi accostate una serie di opere che ricostruiscono gli esordi beccafumiani nella Siena artistica dei primi decenni del secolo, quando la fama di Pinturicchio fu oscurata dalle novità di Leonardo e Raffaello. Celebre per la Collegiata medievale e il barocco Palazzo Chigi, San Quirico d'Orcia narra in alcune sale di quest'ultimo le vicende della pittura senese nei decenni che andarono dal sacco di Roma (1527) alla fine della repubblica (1559). L'attenzione è focalizzata sulla tarda attività di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e sulla carriera del genero Bartolomeo Neroni detto il Riccio, di cui San Quirico custodisce, nell'oratorio del Santissimo sacramento, un'importante pala d'altare. Pienza, città ideale di Pio II, rivela il suo volto meno noto, allestendo una mostra su Francesco Rustici detto il Rustichino: maestro senese che, formatosi sulla pittura devota di fine cinquecento, seppe farsi "caravaggesco gentile”. Lo documenta bene la pala dipinta nel 1624 per la chiesa di San Carlo Borromeo, eletta a fulcro di un percorso che si dipana negli attigui locali di un antico convento, ormai predisposti a sede espositiva. In ogni luogo è ricostruito quindi un contesto, e i tre contesti, ordinati cronologicamente, ripercorrono quello che l’abate Luigi Lanzi, nella sua “Storia pittorica dell'Italia”, chiamò il "buon secolo della pittura senese". Da un tale percorso si può procedere a esplorare ulteriori sentieri, che conducono a scoprire tutta una serie di opere disseminate nel territorio, strettamente connesse con i contenuti della mostra. E così che una mostra di studio costituisce al tempo stesso lo strumento per rivelare, illustrare e dare valore al patrimonio artistico e all'identità culturale di una terra. Presentazioni di Andrea Rossi, Franco Rossi, Fabrizio Fé, Giampietro Colombini, Valeria Agnelli e Ugo Sani, di Marco Forte, Alessandro Ricceri ed Elisa Bruttini, di Anna Maria Guiducci e Stefano Casciu, e di Anna Bene.
35,00 33,25

Pittura senese

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 1997
pagine: 471
II volume propone una trattazione storica della pittura senese dalle sue origini, verso la metà del Duecento, al Barocco. Trattazione che esplicita innanzi tutto come e quando nasce l'idea storiografica di una scuola pittorica senese. In questo caso, per una corretta e accurata comprensione del volume, è fondamentale fornire la chiave di lettura del concetto e della realtà medesima di questa identità artistico-culturale. Dal Seicento, secolo che vede la nascita della storiografia della pittura senese, si passa all'illuminismo e al XIX secolo, epoca, quest'ultima, che vede l'affermazione di ricerche e di testi filologici destinati a creare le basi principali della critica moderna. La gloriosa produzione storiografica della fine dell'Ottocento e del primo Novecento codifica un'immagine della pittura che per certi versi ha prevalso fino ad oggi. Lo scopo che si prefigge un'opera di sintesi come questa è quello di verificare, anche alla luce degli studi e delle scoperte più recenti, se possono valere ancora il metodo di lettura e l'interpretazione storica proposti agli albori del secolo, o se, invece, fatte salve le fondamentali acquisizioni scientifiche frutto di questi anni cruciali di intensa ricerca, non sia necessario un profondo ripensamento.
145,00 137,75

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