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Libri di Alessandra Papa

Biografia e opere di Alessandra Papa

Rughe. Ediz. deluxe

Libro: Libro rilegato
editore: Tunué
anno edizione: 2022
pagine: 128
Emilio, un anziano direttore di banca, viene ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per la terza età in quanto sta perdendo i suoi ricordi, perché affetto dall'Alzheimeir. In questo ambiente, egli apprende come convivere con i suoi nuovi compagni e con gli infermieri che li accudiscono, cercando di non sprofondare in una morbosa routine quotidiana. La mancanza di memoria, dalle esperienze di vita alle cose più semplici, come il saper mangiare o il vestirsi, la mancanza di contatto con la realtà, il disagio dei familiari e dei pazienti nei confronti della malattia, sono descritti con un misto di umorismo e commozione, che ha emozionato sia tutti i lettori che, in particolare, i familiari dei malati di Alzheimer.
19,90 18,91

Rughe

Libro: Libro in brossura
editore: Tunué
anno edizione: 2019
pagine: 96
Emilio, un anziano direttore di banca affetto dal morbo di Alzheimer, è ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per la terza età. In questo ambiente, egli apprende come convivere con i suoi nuovi compagni e con gli infermieri che li accudiscono, cercando di non sprofondare in una morbosa routine quotidiana. La lotta contro la malattia è sorretta dalla volontà di mantenere la sua memoria e di evitare di essere portato all'ultimo piano, quello del non ritorno. La mancanza di memoria, dai ricordi alle cose più semplici, come il saper mangiare o il vestirsi, la mancanza di contatto con la realtà, il disagio dei famigliari e dei pazienti nei confronti della malattia, sono descritti con un misto di umorismo e commozione.
12,90 12,26

Nati per incominciare. Vita e politica in Hannah Arendt

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 240
Dopo la catastrofe storica del Novecento, in un mondo divenuto inumano, si può tornare a pensare alla vita e alla politica ricostruendo la polis dell'uomo? È questa la domanda con cui Hannah Arendt ci interroga di fronte agli orrori di cui l'uomo si è dimostrato capace nei 'tempi bui', richiamandoci a una nuova responsabilità: preservare il mondo per i nuovi venuti, i neoi. Ed è in tale orizzonte di cura che Arendt, preso atto del fallimento della filosofia che non ha saputo preservare la 'condizione umana' nella sua forma autentica dell'azione come agire politico, si distacca dai moduli di pensiero occidentali e attraverso il concetto di 'natality' ripensa gli assetti antropologici e la politica stessa. Se operare e lavorare assicurano la mera vita biologica è però nell'azione del venire al mondo che l'essere umano trova senso e origine, sottraendosi alla necessità. C'è allora un legame tra agire e iniziare, ed è proprio la 'facoltà di iniziare qualcosa di nuovo' che fa di noi esseri incondizionati, capaci di interrompere il già dato, di sottrarsi cioè all'implacabile, dunque di volta in volta al determinismo storicistico e naturalistico, ai processi di socializzazione, all'ordinario e alla radicalizzazione del passato, al 'fatto concreto' del totalitarismo.
19,00 18,05

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