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Jaca Book: Psyché

Tutte le nostre collane

Il dono dell'altro. Verso il narratore psicoanalitico. Scritti 1975-2024

Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 352
Il volume raccoglie una scelta di scritti, maturati nel corso di cinquant’anni di lavoro clinico e teorico, sulle tracce e verso il narratore psicoanalitico quale “dono dell’altro”, la cui origine è all’inizio della vita, con le cure parentali. «La sua funzione – scrive Di Chiara – è in prima istanza quella della cura. Ma con questo, nel rapporto con l’altro, è anche quella della fondazione del senso di identità e del senso della bellezza. Ciò avviene attraverso un percorso che dura per l’intera esistenza, percorso di origine, sviluppo e conferma, attraverso le vicende della vita e dell’analisi, quando questa incrocia la vita». Il narratore psicoanalitico “prende vita e parola” nei due protagonisti del processo psicoanalitico, il paziente e il suo analista, che devono sapere “accettare e poi favorire l’ispirazione che viene dai loro narratori”. È in questo che la psicoanalisi incontra l’estetica, l’arte, e mette a disposizione la sua specifica tecnica costruttiva ed espressiva, realizzando l’evoluzione della psicoanalisi, che è l’argomento del capitolo a chiusa del volume: «È il tentativo di riassumere quegli sviluppi che ci sono stati negli anni, ormai più di un secolo, nei nostri modelli teorici e nelle nostre pratiche tecniche. Quegli sviluppi che non hanno prodotto altre psicoanalisi, ma fatto crescere la psicoanalisi, guidata dal suo metodo, ma anche emancipata dall’idea che tutto è già stato visto e scoperto, riaprendo la mente alle nuove scoperte».
26,00 24,70

Costruzioni nell'analisi. Testo originale a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 96
«Sul fondo dell’“essenziale” chiarezza di Costruzioni nell’analisi risaltano ancor più nitide le ombre delle questioni alle quali Freud ci convoca, dei problemi radicali che esse incontrano. Un Freud assai poco dogmatico, che sembra in continuazione chiedersi quanto e cosa ci sia poi di vero nelle costruzioni di senso che avvengono in analisi, su cosa poggi quella verità (o quel nucleo di verità) e soprattutto di quale ordine essa sia». (Francesco Barale). "Costruzioni nell’analisi" è un breve testo fondamentale scritto da Sigmund Freud nel 1937 che viene qui riproposto in una nuova traduzione con testo a fronte, dopo quella storica edita nel 1979 da Boringhieri nelle Opere di Freud. «Perché una nuova traduzione e una nuova edizione? Perché esporsi a tali confronti? – scrive Francesco Barale – Si potrebbe dire, semplicemente, perché sono passati quarantacinque anni. In questi quarantacinque anni sono successe molte cose, che hanno in parte cambiato anche il modo di leggere Freud, di intendere ciò di cui Freud ci parla, le domande che egli si poneva, quelle che il testo pone al suo lettore, le risposte che il testo suggerisce e anche le lacune, gli spazi “bianchi”, che il testo a suo modo segnala sia tra quelle domande che tra quelle risposte. Di conseguenza, in alcuni casi non del tutto marginali, si tratta anche di ripensare alcune scelte traduttive fatte, non solo nel pieno rispetto del testo, ma proprio per restituirgli alcune delle sue potenzialità. È anche a questa condizione, del resto, che i testi, soprattutto i classici come questo, continuano a parlarci». Il testo, prendendo le mosse dalle labirintiche difficoltà dell’“analogia archeo logica”, delinea in un crescendo quello che, forse con una certa esagerazione, è stato chiamato un vero “cambio di paradigma” sulla natura di ciò che emerge in analisi e del lavoro analitico stesso.
12,00 11,40

Sull'arroganza. Saggio di psicoanalisi

Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2023
pagine: 208
"Sono arrivato a interessarmi all’arroganza un po’ per caso, partendo dal commento a un brevissimo saggio così intitolato di Bion del 1958. Nella mia rilettura ne faccio un precursore del rinnovamento della psicoanalisi contemporanea. Avendo in buona parte deposto la pretesa positivistica di scovare verità nascoste nell’inconscio, la disciplina inventata da Freud oggi mira più a sviluppare le funzioni psichiche che danno un senso personale all’esistenza dell’individuo. Da questo punto di vista, l’Edipo che s’illude di essere così intelligente da risolvere l’enigma della Sfinge, e non tanto più il parricida, diventa per antonomasia la figura dell’arrogante. Mi sono stupito nel constatare che su questo tema in generale non ci sono quasi pubblicazioni. Eppure la nostra cultura ha al centro figure di grandi arroganti: non solo Edipo, ma Antigone, Agamennone, Achille, ecc. Inoltre, per me è stata una scoperta illuminante constatare che nella Fenomenologia Hegel descrive l’arroganza come fallimento del “riconoscimento”, inteso come il processo che porta a diventare umani. Nel libro faccio dialogare tra loro varie discipline: psicoanalisi, letteratura, filosofia, tentando di offrire una visione non riduttiva e banale di ciò che intendiamo per arroganza o hybris. Il mio punto di arrivo è rendere visibile la sofferenza che si cela dietro l’arroganza. Su un altro piano, più astratto, argomento perché siamo costretti a renderci conto che al grado zero arroganza vuol dire già di per sé uscire dall’animalità e accedere allo statuto di soggetto."
22,00 20,90

La musica e l'ineffabile

La musica e l'ineffabile

Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
pagine: 208
Diventato ormai un classico del pensiero contemporaneo, "La musica e l’ineffabile", qui proposto in una nuova edizione, è uno dei libri più amati di Vladimir Jankélévitch. Esso mette a fuoco le due polarità entro le quali si muove la sua straordinaria riflessione: filosofia e musica – quest’ultima frequentata soprattutto nelle aree francese, russa e spagnola tra fine Ottocento e inizi Novecento. Nell’esperienza musicale il filosofo rintraccia la testimonianza più lampante e intensa dell’ineffabilità del reale, in quanto dimensione sfuggente alle parole e alla ragione: un mistero insondabile che mette l’uomo di fronte alla propria finitezza. Ciò decostruisce ogni pretesa conoscitiva, partito preso o illusoria convenzione. E tuttavia un mistero dal quale, proprio per la sua impenetrabilità, si sprigiona un irresistibile charme, che suscita in noi un’inesauribile tensione creativa. Musica e filosofia, ciascuna per proprio conto, ma specchiandosi l’una nell’altra, convergono così verso quell’enigma irrisolto eppure seducente, quel significato sottratto eppure magnetico, al quale da sempre rivolgiamo i nostri canti, le nostre inquiete parole. Questo libro apre a una diversa, e originale, modalità di stare al mondo.
20,00

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