Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Il Saggiatore: La piccola cultura

Tutte le nostre collane

Io, canto. Riflessioni di un cantante sulla musica e l'interpretazione

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 136
"Io, canto" raccoglie le riflessioni del tenore inglese Ian Bostridge su identità, conflitto, morte: uno sguardo profondo capace di creare collegamenti tra il nostro io e le composizioni liriche che abbiamo creato nei secoli. C’è un filo che lega il duello, epico ed erotico, tra due cavalieri che si sfidano celando le proprie sembianze sotto pesanti armature e la messa in scena – nel 1964, nella chiesa di San Bartolomeo a Oxford – delle tragiche vicende di una Pazza da parte di un cantante maschio: a un ascolto superficiale le rappresentazioni musicali possono sembrare semplici avventure, spettacoli effimeri, ma sotto traccia le percorrono importanti questioni legate al genere, ai rapporti di potere, al ruolo del performer. In queste pagine Bostridge disegna con grande minuzia una mappa musicale in cui Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi e Curlew River di Benjamin Britten sono solo i primi esempi di opere che mettono al centro l’identità e le sue sfumature. Attraverso il suo filtro, la storia della musica appare così costellata di narrazioni nelle quali i personaggi sconvolgono i ruoli di genere rendendoli fluidi e confondibili e in cui il conflitto personale diventa politico. Percorrendo l’Europa fino al Madagascar di Maurice Ravel, l’io si disgrega e si ricompone nei lavori di Schumann, Cage, Schubert, e a queste mutazioni contribuisce ogni soggetto cantante, interrogandosi – e interrogandoci – su quale posizione debba prendere l’interprete rispetto al testo, in che modo restituirlo al pubblico. Con un approccio da storico di grande levatura, Bostridge racconta un repertorio musicale del passato che vive delle complessità del contemporaneo, proponendoci nuovi e audaci sguardi sul mondo.
18,00 17,10

L'oltre. Poesia, Terzo paesaggio, Terza natura?

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 96
Cosa succede quando la poesia smette di essere parola e diventa luogo, materia, paesaggio in continua trasformazione? L’oltre è un viaggio ai margini del linguaggio, dove la scrittura si intreccia con il mondo selvatico e l’abbandono si fa spazio di rinascita. Laura Pugno esplora il confine in cui la parola smette di descrivere e inizia a esistere, interrogandosi su cosa significhi abitare il linguaggio come si abita un territorio. Attraverso il concetto di Terzo paesaggio di Gilles Clément, l’autrice varca margini incolti e interstizi dimenticati, luoghi in cui la biodiversità resiste fuori dalle logiche di potere e produzione. È lì che anche la poesia si rifugia e si rigenera: un territorio liminale tra il visibile e l’invisibile, tra l’urbano e il selvatico, tra la memoria e il futuro. La ricerca di Laura Pugno coinvolge poeti, filosofi, artisti, aprendo un dialogo sulla parola come strumento di riconfigurazione del reale, dove il linguaggio stesso diventa un bosco attraversato da sentieri incerti, una mappa ancora da decifrare. L’oltre è un invito a ripensare il nostro rapporto con la parola e con il mondo. Nella scrittura come nel paesaggio, c’è uno spazio che sfugge alla classificazione, una zona in cui l’umano e il non umano si intrecciano in una nuova forma di coesistenza. Entrare in questo spazio significa riscoprire il senso profondo della poesia come luogo di resistenza, di metamorfosi, di possibilità.
14,00 13,30

Piccolo manuale illustrato per cercatori di stoffe

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 192
Ci sono trame invisibili agli occhi, intrecci che legano mani che non si sono mai incontrate, abiti che narrano storie senza parole. Le stoffe che utilizziamo nella nostra vita non sono mai materia inerte: sono memoria, gesto e immaginazione. Ogni tessuto racconta un percorso – dalle fibre grezze al lavoro finito – e toccarlo significa sfiorare le tradizioni che lo hanno preceduto e le innovazioni che lo seguiranno. Questo piccolo manuale è un viaggio nella sottile poesia dei fili e dei tessuti: un invito a perdersi nei mondi che coesistono in ogni singola fibra; a scoprire che talvolta un vestito è solo un modo per mettere a nudo la nostra vera essenza.
15,00 14,25

Rendez-vous

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 416
Aveva organizzato il rendez-vous perfetto Robert Scrivener. Tutto era come doveva essere: lui, lo scrittore di fama, avrebbe incontrato la sua più grande ammiratrice nella splendida cornice dell’hotel Mirabelle di Ginevra; la corrispondenza era stata sbrigata, la segretaria congedata, le camere comunicanti prenotate. Quello che non si aspettava era che lei fosse così bella. Quello che non si aspettava era quell’impulso rabbioso a commettere un delitto. Rapide allusioni, insinuazioni sottili increspano lo stile asciutto dei racconti di "Rendez-vous", come un essere sconosciuto che scivola minaccioso sotto la superficie calma dell’acqua. Sono storie che Daphne du Maurier ha raccolto dalla vita di tutti i giorni: la notizia del suicidio di una signora dall’esistenza irreprensibile e apparentemente soddisfatta, un navigatore solitario scorto sulla costa della Cornovaglia, la fila dei fan fuori dal camerino di un attore famoso; eppure, basta un niente che il confine tra il banale e l’assurdo si fa labile e gli eventi più insignificanti si trasformano in presagi di tragedie imminenti, le ossessioni quotidiane si intrecciano a misteri sovrannaturali, mentre le ironie del destino colpiscono nei modi più inaspettati. Come una tenda illuminata da una lampada a petrolio, dietro cui si muovono forme e sussurri, ci inquieta e confonde, così i racconti di Daphne du Maurier danno vita a una trama di suggestioni e illusioni; ma basta arrivare fino in fondo e sollevare quel velo per scoprire l’animo umano in tutte le sue fragilità e ipocrisie.
19,00 18,05

Il capro espiatorio

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 480
Durante una vacanza a Parigi, John, anonimo professore inglese intrappolato in una vita fallimentare, fa un incontro tanto bizzarro quanto sconcertante: seduto al tavolo di un bar, si ritrova faccia a faccia con se stesso. Il conte Jean de Gué è infatti il suo doppio perfetto. Non sarebbe che un simpatico aneddoto da raccontare agli amici, ma per John è l’inizio di un incubo: dopo una notte di bagordi in compagnia del sosia, si risveglia infatti nella sua stanza senza i propri averi, solo con gli abiti e la carta d’identità del conte, trovandosi costretto a fingere di essere lui. Ciò che non può immaginare però è quanto la sua vita ne sarà stravolta e quanto possa essere pericoloso indossare i panni di uno sconosciuto. Nel "Capro espiatorio" Daphne du Maurier cuce con precisione millimetrica una trama di dettagli e rivelazioni attorno a una vicenda dai contorni tanto surreali quanto inquietanti: un thriller psicologico dal ritmo incalzante, che ha ispirato l’omonimo film del 1959 con Alec Guinness e Bette Davis, e che a distanza di oltre mezzo secolo continua a inchiodarci, pagina dopo pagina, alla domanda cui più di tutte temiamo di rispondere: «E se fosse capitato a me?».
19,00 18,05

Piccolo manuale illustrato per cercatori di biblioteche

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 184
Se è vero che ogni libro è un’occasione per perderci per qualche ora tra le sue pagine, entrare in una biblioteca significa poterci smarrire per un’esistenza intera. Questo piccolo manuale è una guida a scoprire le biblioteche di tutti i continenti e le epoche: un invito a esplorare le loro storie; a passare la mano sugli scaffali a caccia di racconti e segreti; a conoscere le persone che tengono viva la fiamma che alimenta la loro magia, permettendo che restino per sempre aperte a tutti. Perché si può essere soli in molti luoghi, ma non lo si è mai in una biblioteca. Officina il Saggiatore: Una casa editrice è un laboratorio, uno spazio contemplativo in cui avviene un processo di costruzione costante di nuove visioni sulla realtà. I libri dell’Officina il Saggiatore sono un’emanazione diretta di questo modo di vivere la casa editrice: nascono dagli scambi, dalle conversazioni, dalle idee e dalle passioni di chi ne fa parte ogni giorno; di chi crede che il mondo non sia una pietra ferma, ma un animale vivo, in continuo movimento, che attraversa la contemporaneità. Questi libri nascono dagli sforzi di tutti noi e sono un invito ai cercatori, a chi è attento a ciò che sta fuori e intorno a sé; a chi guarda con curiosità l’ignoto, perché è lì che abita il senso più profondo delle cose.
15,00 14,25

Il calcio di una volta

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 96
C’era una volta un calcio che oggi non esiste più. Era un calcio di eroi tragici e solitari. Di partite che finivano con il lancio di una monetina. Di carriere rapide e abbacinanti come la vita di una farfalla e di campioni che si preparavano alla partita con la serietà di chi andava in fabbrica. Era il calcio dei Gigi Riva, dei Paolo Rossi, dei George Best. Di Enzo Bearzot sulla panchina con in bocca una pipa di nervosismo, di Giovanni Galeone e Arrigo Sacchi, delle rocambolesche conferenze stampa di Giovanni Trapattoni. «Era un calcio impastato di ironia, di rabbia, di umanità...» Tra ritratti e ricordi, racconti e battute, le parole di Gianni Mura ci fanno vivere questa epopea come se ci trovassimo in mezzo al campo da gioco. Ecco allora che, trasfigurato dalla sua penna, Nereo Rocco diventa un «commissario Maigret» in cerca di successo, Maradona a Napoli si trasforma da uomo-squadra a «uomo-città», Michel Platini è uno «chansonnier » che non sa smettere di cantare, la Nazionale è l’incarnazione del tifo di un paese in cui «si vince in tanti e si perde da soli», mentre il suo maestro Gianni Brera diventa l’amico sagace con cui guardare la partita. “Il calcio di una volta” racchiude quarant’anni di passione vissuta sulla carta stampata: perché, come gli scrittori sanno bene, se è vero che ogni amore è impossibile da spiegare a parole, non per questo non vale la pena di tentare.
9,00 8,55

Tre nidi

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 256
“Tre nidi” racconta del bello che c’è accanto a ognuno di noi, della gioia di trovare il proprio posto nel mondo. C’è una Madonnina che è una colomba tutta bianca. C’è un falco azzurro che vuole uccidere Dio. C’è un gufetto che vive assieme al padre nella mansarda di un castello. Da lì, librandosi in volo, si potrebbe sorvolare la corrente dello Scuropasso o le colline di Vallemezzo e arrivare a Montallegro. Raggiungere Eli, una ghiandaia con cui il gufetto talvolta gioca; abbracciare la Madonnina, lei che ha «perduto il suo piccolo quando piccolo oramai non era più»; forse, se si è fortunati, avvistare Dio, che vive nel segreto. Il gufetto però è timoroso, muove i suoi passi sulla terra lì vicino come a misurarla, e ogni punto su cui posa lo sguardo risuona di nomi: attorno a lui ci sono i barattoli colmi di api, i cuochi ranocchi, le chiesette votive abitate da cavalli e astori, il perimetro dolce delle cose che respirano, bruciano e «crodano»; il mondo conosciuto. E poi ci sarebbe l’altrove, «il mondo che continua» oltre la collina di cui gli ha parlato la Madonnina, con il suo miraggio di avventura, con i suoi sogni e i suoi incubi che stentano a prendere forma.
16,00 15,20

L'incidente in bicicletta

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 104
«Come hai potuto sgattaiolare via in quel modo, senza dirmi niente? Era stato quello a ferirla. Senza dirmi niente.» A volte il silenzio nasconde dolori impossibili da esprimere a parole, come quello che in un pomeriggio di fine giugno squarcia la serenità della famiglia Hansen. Nel mezzo di una festa in giardino, Arlette scopre che sua figlia tredicenne ha rischiato di morire a tre chilometri da casa, senza che nessuno si accorgesse della sua assenza. «L’incidente in bicicletta» di Evie diventa un punto di svolta che porta alla luce i nervi scoperti dell’ansia materna, del senso di colpa e dell’inattesa fragilità di ciò che reputiamo più stabile e sicuro. Ma qual è il vero «incidente» di cui Evie proprio non riesce a parlare? Con questo racconto inedito pubblicato originariamente sul New Yorker, Joyce Carol Oates esplora ancora una volta le complessità dei rapporti familiari, confermandosi una delle più lucide osservatrici dell’orrore nascosto sotto lo smalto sorridente dei nostri miti.
10,00 9,50

Souvenir. Una storia culturale

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 160
“Souvenir” è una storia culturale degli oggetti che raccogliamo, conserviamo e talvolta collezioniamo come ricordo dei nostri viaggi: dai vasi di ceramica raffiguranti regine tolemaiche acquistati ad Alessandria d’Egitto nel II secolo a.C. alle pacchiane riproduzioni su scala industriale della Tour Eiffel, Rolf Potts ci mostra come ogni souvenir custodisca un racconto del mondo. Quasi tutti teniamo da qualche parte – sui mobili del salotto, attaccati al frigorifero, appesi allo specchietto della macchina – degli oggetti che abbiamo riportato da una vacanza, dalla luna di miele o semplicemente da una gita fuori porta. Sono oggetti molto diversi tra loro per dimensioni e materiale, ma accomunati dal la capacità di farci rivivere le memorie di quel viaggio. Souvenir ci rivela come questa pratica non appartenga esclusivamente alla contemporaneità, ma sia un’espressione dell’umano che attraversa i luoghi e le epoche: dal terriccio che i pellegrini riportavano a casa dalla Terra Santa alle macabre teste miniaturizzate dell’Amazzonia coloniale, dall’esplosione del mercato delle cartoline a inizio Novecento ai cucchiaini da collezione in vendita nei musei americani oggi, Potts ci illustra il valore personale forte e duraturo che attribuiamo da sempre ai souvenir. Questo libro ci apre gli occhi su come i «ricordini» siano tutt’altro che qualcosa di effimero e legato al turismo di massa, ma possano di ventare per ognuno di noi tappe di una mappa interiore. Perché, come afferma lo stesso Potts, «se acquistiamo un souvenir non è per dare una valutazione del mondo, ma per raccontarci»; per rammentare a noi stessi e agli altri chi siamo stati e chi saremo poi.
16,00 15,20

Essere fragili. Riflessioni sulla vulnerabilità

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 128
“Essere fragili” è una riflessione filosofica e letteraria sulla vulnerabilità della nostra esistenza e sui modi in cui attraverso di essa possiamo crescere come individui e come società. Quando accettiamo che il nostro corpo è minato di ferite, cicatrici e dolore; quando consideriamo la condizione umana come precaria e transitoria, siamo di fronte a un bivio. Possiamo rifugiarci in un’idea di mondo in cui tutto è ordinato, privo di problemi, e appellarci a questo principio per dare un senso alla nostra vita, orientarla e dirigerla negando la possibilità e la potenza dell’imperfezione. Oppure possiamo affrontare con una critica radicale questo tipo di pensiero, per ritrovarci come corpi sì fragili, ma uniti. Ecco quindi che per Joan-Carles Mèlich la via non è la metafisica ma l’etica. Non nella forma di un insieme di regole da seguire, ma intesa come il perseguimento dell’empatia, del perdono, della compassione, dunque della cura di sé e dell’altro. In un saggio che prende spunto dalle opere di Virginia Woolf, Hannah Arendt, Rainer Maria Rilke, Emmanuel Lévinas e da Moby Dick, Mèlich prova a rispondere a un quesito: come possiamo farci carico della nostra fragilità? La risposta sta nel contatto – ossia nella «carezza» – tra corpi diversi; perché riconoscendoci vulnerabili insieme sapremo darci conforto gli uni con gli altri, fronteggiando paura e sofferenza grazie alla loro condivisione.
12,00 11,40

La parola immaginata. Teoria, tecnica e pratica del lavoro di copywriter

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 296
"La parola immaginata" è un testo imprescindibile per chi si occupa di comunicazione, di pubblicità, di mass media, e per chi lavora o vuole lavorare come copywriter, redattore o autore per il web. È un classico contemporaneo: il racconto vivido e appassionato di una pratica professionale brillante e consolidata. Come si inventa una comunicazione pubblicitaria e da dove si comincia? Quali sono le regole di base? Come si integrano parole, immagini e grafica? Quali vincoli è imperativo osservare (e quali è opportuno scardinare) quando si scrive per conto di un’azienda o un’istituzione? Annamaria Testa ci svela i meccanismi, le strategie e gli accorgimenti necessari per comunicare con efficacia: dall’individuazione delle caratteristiche salienti del messaggio all’invenzione di un titolo, fino alla scelta del format e del tono di voce più appropriati e capaci di «avvicinare i prodotti al pubblico e viceversa, rendendo desiderabili i primi e desiderante il secondo». Quest’opera è un resoconto dettagliato, chiaro e onesto del mondo della pubblicità, che ruota attorno alle parole che persuadono. È anche una riflessione sulla lingua e sulla società in cui viviamo, perché, come ci dice l'autrice stessa, «la pubblicità è uno specchio spudorato, rivelatore di tutto ciò che si è sedimentato nella coscienza e nell’inconscio collettivo». "La parola immaginata" è, soprattutto, un esemplare trattato di scrittura creativa, che ha formato generazioni di copywriter per il suo essere, oltre che un ampio e prezioso repertorio di tecniche e soluzioni, anche un suggestivo autoritratto professionale e umano.
26,00 24,70

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.