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Giappichelli: Recta ratio. Testi e studi fil. dir. V

Tutte le nostre collane

I due volti del diritto. Élite e uomo comune nel costituzionalismo americano

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: 126
34,00 32,30

Teoria del diritto. Fondamenti di teoria comunicazionale del diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2007
pagine: XXVI-420
"Nel momento stesso in cui istituisce un quadro comune tra i consociati, il diritto possiede una profonda valenza comunicativa e non può prescindere dal comunicare loro le sue regole e i suoi contenuti. Oltre che protezione e sostegno, l'uomo cerca e ritrova nel diritto quella specifica modalità del coesistere che è il comunicare, l'interagire scambiandosi prescrizioni, informazioni, idee e valori. Il diritto fa uso della comunicazione ed è esso stesso comunicazione. Oggi, in un contesto in cui le posizioni della filosofia post-analitica anglosassone rappresentano un interlocutore significativo per la tradizione ermeneutica occidentale, le diverse tesi sulla cooperazione comunicativa costituiscono un punto di riferimento importante per affrontare i temi dei discorsi giuridici e dell'interpretazione della pratica giuridica, centrali per la teoria contemporanea del diritto. La prospettiva di Gregorio Robles Morchon, ordinario di Filosofia del diritto nell'Università delle Isole Baleari e discepolo di Luis Legaz y La-cambra, è fortemente incentrata su una rilettura originale del tema della dimensione linguistica e comunicativa nel diritto." (dalla Presentazione di Giuseppe Zaccaria)
42,00 39,90

Una filosofia della laicità

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2007
pagine: X-195
La laicità, tornata ancora una volta al centro dei dibattiti politici e filosofici, viene oggi intesa per lo più come un principio che implica, sul piano politico, l'irrilevanza pubblica dell'esperienza religiosa, e sul piano giuridico la ricerca di un diritto il cui fondamento si esaurisca entro lo spazio delineato dall'accordo tra i soggetti, e che rifiuti il riferimento ad ogni dimensione di valore precedente al diritto stesso, e dunque vincolante e fondante per esso. Tuttavia, da un lato si osserva con sempre maggiore evidenza quanto sia vano pretendere che i soggetti suddividano la propria identità in quote pubbliche e quote private, e che rinuncino ad agire sulla scena pubblica anche come individui religiosamente orientati; e dall'altro, la ricerca di un diritto assiologicamente neutrale si rivela non solo autocontraddittoria, ma tale da ridurre le scelte normative al semplice esito di procedure incapaci di gestire la complessità delle nostre società. La laicità allora - e tale è l'ambizione del presente lavoro - va meglio compresa in modo da renderla compatibile con una ricerca pubblica e cooperativa del bene, con la compresenza di più comunità religiosamente qualificate, e con scelte normative il cui contenuto non sia dettato unicamente dalla forza dei numeri o dalle pressioni dell'economia, ma da un attento apprezzamento dei valori inevitabilmente in gioco.
18,00 17,10

Shari'a e diritti umani

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2007
pagine: XXIV-324
I diritti umani sono stati definiti una sorta di "esperanto" dell'umanità, una lingua franca cui affidare il difficile compito di far dialogare mondi e culture che, troppo spesso, vengono rappresentati in perenne conflitto tra loro. Essi però non trovano una definizione unanime nelle diverse culture e perciò si prestano a travisamenti e strumentalizzazioni che non fanno altro che allontanarli dal loro scopo. È necessario, dunque, esplorare il frastagliato universo dei diritti umani alla ricerca di un significato che possa effettivamente dirsi comune, prima di utilizzarli come tavolo degli attrezzi per un "dialogo tra i popoli". II presente lavoro, limitando il campo d'indagine ad una sola cultura, si propone di esplorare le concezioni dei diritti umani all'interno di quella vasta porzione di mondo che viene definito "islamico". In questa indagine un posto di preminenza è attribuito alla Shari'a (la Legge) che, se per molti rappresenta il maggiore ostacolo alla tutela degli standard internazionali dei diritti umani, per altri può trasformarsi, se supportata da una interpretazione "evolutiva", in uno strumento di modernizzazione e progresso sociale e legittimare una visione dei diritti umani che ha molti punti di contatto con quella cd. "occidentale".
32,00 30,40

Corpi docili, corpi gloriosi

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2007
pagine: XVII-144
"L'incursione della tecnologia nella società e della biotecnologia nella natura sembra aprire la strada a nuovi modelli di esistenza e ad una sorta di mutazione antropologica. Una mutazione questa, che va ben oltre l'arte e che, coinvolgendo la geografia delle istituzioni politico-culturali e il modo stesso in cui l'uomo occidentale si auto-rappresenta, ridefinisce i nostri paradigmi culturali, propone nuove forme di comunicazione sociale, introduce la filosofia cyber. Post-Human è infatti la nuova cultura, l'osmosi tra tecnologia, immaginazione e desiderio, di un io ricodificato in maniera de-naturalizzata e non essenzialista, e di un'umanità che non è più umanità al cento per cento, ma ha ceduto parte delle sue caratteristiche a uno o più congegni non-biologici." (dall'introduzione)
17,00 16,15

Lezioni di teoria del diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: X-198
"Fino ad alcuni decenni fa, la distinzione tra filosofia del diritto e teoria generale del diritto sembrava consolidata: la prima era ritenuta disciplina filosofica, la seconda disciplina giuridica; la prima disciplina affascinante, ma (almeno per alcuni) inessenziale per la pratica giuridica, la seconda disciplina più arida, ma (almeno per alcuni) utile e significativa per il lavoro del giurista; la prima disciplina orientata ai valori e pertanto ideologica, dai contorni indefinibili e in larga misura arbitrari, la seconda una disciplina orientata ai fatti, alla concretezza del diritto positivo e grazie a questo solido riferimento dotata di una rigorosa identità. Alcuni ancora sostenevano che la filosofia del diritto fosse opportunamente definibile alla stregua di una teoria del diritto fatta da filosofi e la teoria generale del diritto come una filosofia del diritto fatta da giuristi. È ben difficile, oggi, continuare ad elaborare simili dicotomie. La rigidità delle demarcazioni accademiche sembra aver perduto ogni senso. Chi è ottimista parla con soddisfazione della fusione di orizzonti che caratterizza il postmoderno; chi è pessimista ha invece buon gioco nel profetizzare un ulteriore decadimento qualitativo del sapere giuridico del nostro tempo. Chi vuole, invece, andare alle cose stesse non potrà alla fine che arrivare ad una sola conclusione e cioè che quella dimensione del sapere che ha per oggetto il diritto, e cioè il sapere giuridico, non tollera etichettature aprioristiche."
19,00 18,05

Parole di giustizia

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: IX-141
14,00 13,30

Sulle tracce della responsabilità. Idee e norme dell'agire responsabile

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2005
pagine: XVII-403
La ricerca prende avvio dalle vicende semantiche del termine responsabilità e dalla sua "irruzione" nell'orizzonte linguistico della modernità, enucleando una serie di significati che compongono il concetto moderno. Il libro si compone di due parti. La prima, dedicata alle idee che formano gli strati del concetto di responsabilità e la seconda, dedicata alle norme che rivelano l'inadeguatezza, nel panorama postmoderno, di quei principi su cui abbiamo edificato la nostra responsabilità.
33,00 31,35

La lealtà. Una filosofia del comportamento processuale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2005
pagine: 268
La lealtà che l'ordinamento impone alle parti nel processo non può essere ridotta a un banale rispetto delle regole assimilabile a quel fair play che deve essere chiesto a una coppia di giocatori o di duellanti. Più correttamente - ed è tale l'oggetto della presente ricerca - essa deve essere interpretata alla luce di una differente visione del processo, tale che lo si intenda come l'istituzionalizzazione di un paradigma relazionale che veicoli e mantenga l'interazione su un piano di parità e di dialogo. Difatti, affinché il comportamento soggettivo sia coerente con il senso dell'interazione processuale, è necessario che il dialogo tra le parti venga mantenuto su un piano di fondamentale parità.
23,00 21,85

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