Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Fabio Macioce

Biografia e opere di Fabio Macioce

Dimensioni del diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XVII-468
Questo lavoro collettivo ha lo scopo di ricostruire il fenomeno giuridico nella ricchezza delle sue dimensioni, muovendo dalla convinzione condivisa che il “diritto” non sia un qualcosa che esiste “di per sé”, ma sia piuttosto un oggetto che implica sempre un riferimento a una pluralità di aspetti, che solo impropriamente possono essere considerati del tutto esterni ad esso. Non si tratta soltanto di far notare che il diritto ha a che fare con le varie dimensioni qui indagate. Più che di un catalogo di questioni legate al diritto da una congiunzione (diritto e 'giustizia', diritto e 'morale', ecc.) abbiamo cercato di raccogliere una serie di questioni e di problemi che costituiscono il diritto dall'interno, che fanno sì, in altre parole, che il diritto sia ciò che siamo abituati a considerare tale. I singoli capitoli, perciò, vogliono piuttosto affermare che il diritto è giustizia, è morale, è potere, ecc., allo stesso modo in cui è norma, istituzione, giudizio, linguaggio... L'immagine del diritto, per questa via, risulterà dalla ricostruzione delle molte 'dimensioni' che con esso hanno a che fare.
38,00 36,10

Il nuovo noi. La migrazione e l'integrazione come problemi di giustizia

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: X-212
Pensare i fenomeni migratori, così come i problemi legati all'immigrazione e all'integrazione, è un lavoro intellettuale che si può fare in molti modi, tutti legittimi. Il più delle volte, nella dottrina nazionale e internazionale, tale sforzo di comprensione è stato compiuto in una prospettiva sociologica, o politica, o economica, o giuridica. Più raramente tale lavoro di comprensione del fenomeno migratorio è stato compiuto in una prospettiva filosofica, e ancor più raramente in una prospettiva di filosofia del diritto. Scopo del presente lavoro è pertanto quello di colmare (in minima parte) questa lacuna, e riflettere sui problemi legati alle migrazioni collocandoli in un orizzonte filosofico, e di filosofia della giustizia. Non tutte le questioni possibili sono evidentemente oggetto di analisi, e tuttavia si è cercato di dare una risposta, o almeno un contributo alla riflessione, su alcuni dei temi più spinosi e più spesso oggetto del dibattito pubblico. In particolare, nel testo sono affrontate le questioni relative al riconoscimento dell'identità culturale dei migranti, e al riconoscimento di norme e tradizioni culturali spesso stridenti con quelle occidentali; le questioni relative alla gestione dei flussi migratori e alla maggiore o minore chiusura dei confini; le questioni, infine, legate al tema della cittadinanza. E si è cercato di farlo chiedendosi sempre quali possano essere le scelte più giuste, e più rispettose della dignità della persona...
22,00 20,90

Ordine pubblico e autodeterminazione

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2010
pagine: 196
L'ordine di una società non si dà mai come mero coordinamento fra piani di vita che restano, gli uni per gli altri, reciprocamente irrilevanti; l'ordine è tale solo se postula, come sua base, una autentica integrazione fra i singoli, intorno al senso delle pratiche socialmente rilevanti. Ed un ordine di tal fatta, mi sembra, non può che darsi nella storia e nello strutturarsi di una tradizione, alla cui determinazione provvede la riflessione che la comunità compie continuamente su sé stessa, argomentando pubblicamente intorno al senso che le pratiche sociali veicolano. Proprio in rapporto a tale funzione integrativa dell'ordine pubblico, ovvero alla sua capacità di dare ordine e forma alla molteplicità dei piani di vita individuali, si comprende come tale concetto possa essere proficuamente utilizzato per delimitare i confini dell'autodeterminazione soggettiva; confini che oggi - e la cronaca giudiziaria ce ne dà continua notizia - sembrano sempre più sfuggenti e labili.
20,00 19,00

Una filosofia della laicità

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2007
pagine: X-195
La laicità, tornata ancora una volta al centro dei dibattiti politici e filosofici, viene oggi intesa per lo più come un principio che implica, sul piano politico, l'irrilevanza pubblica dell'esperienza religiosa, e sul piano giuridico la ricerca di un diritto il cui fondamento si esaurisca entro lo spazio delineato dall'accordo tra i soggetti, e che rifiuti il riferimento ad ogni dimensione di valore precedente al diritto stesso, e dunque vincolante e fondante per esso. Tuttavia, da un lato si osserva con sempre maggiore evidenza quanto sia vano pretendere che i soggetti suddividano la propria identità in quote pubbliche e quote private, e che rinuncino ad agire sulla scena pubblica anche come individui religiosamente orientati; e dall'altro, la ricerca di un diritto assiologicamente neutrale si rivela non solo autocontraddittoria, ma tale da ridurre le scelte normative al semplice esito di procedure incapaci di gestire la complessità delle nostre società. La laicità allora - e tale è l'ambizione del presente lavoro - va meglio compresa in modo da renderla compatibile con una ricerca pubblica e cooperativa del bene, con la compresenza di più comunità religiosamente qualificate, e con scelte normative il cui contenuto non sia dettato unicamente dalla forza dei numeri o dalle pressioni dell'economia, ma da un attento apprezzamento dei valori inevitabilmente in gioco.
18,00 17,10

La lealtà. Una filosofia del comportamento processuale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2005
pagine: 268
La lealtà che l'ordinamento impone alle parti nel processo non può essere ridotta a un banale rispetto delle regole assimilabile a quel fair play che deve essere chiesto a una coppia di giocatori o di duellanti. Più correttamente - ed è tale l'oggetto della presente ricerca - essa deve essere interpretata alla luce di una differente visione del processo, tale che lo si intenda come l'istituzionalizzazione di un paradigma relazionale che veicoli e mantenga l'interazione su un piano di parità e di dialogo. Difatti, affinché il comportamento soggettivo sia coerente con il senso dell'interazione processuale, è necessario che il dialogo tra le parti venga mantenuto su un piano di fondamentale parità.
23,00 21,85

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.