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Giappichelli: Nuovi problemi di amministrazione pubblica

Tutte le nostre collane

Le pronunce della terza via. Difesa e collaborazione nel processo amministrativo

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: IX-247
La collana di studi raccoglie il frutto delle ricerche del programma interuniversitario di rilevante interesse azionale sul tema "Principio di legalità e amministrazione di risultati di cui il prof. Franco Gaetano Scoca è coordinatore scientifico nazionale.
32,00 30,40

Processo amministrativo e «translatio iudicii»

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: VI-212
La Collana di Studi raccoglie il frutto delle ricerche del Programma Interuniversitario di rilevante interesse nazionale sul tema "Principio di legalità e amministrazione di risultati" di cui il Prof. Franco Caetano Scoca è coordinatore scientifico nazionale. Tale Programma di ricerca è frutto del cofinanziamento del Ministero della Università e della Ricerca Scientifica e delle sedi universitarie consorziate (Università degli Studi di Roma "L» Sapienza '; Università degli Studi di Ancona, Seconda Università degli Studi di Napoli, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Perugia e Università degli Studi di Teramo). I volumi pubblicati nella presente collana a fare data dal marzo 2072 sono stati oggetto di procedura di doppio referaggio cieco (double blind peer review), secondo un procedimento standard concordato dal Direttore della collana con l'Editore, che ne conserva la relativa documentazione.
27,00 25,65

Il giusto processo amministrativo tra esigenze di celerità e garanzie di effettività della tutela

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: X-323
“Affermava Calamandrei che il processo ha uno scopo «altissimo, il più alto che possa esservi nella vita e si chiama giustizia», il relativo svolgimento deve perciò «essere strutturato per questa sua giustificazione, deve [cioè] essere un giusto processo» . Ma quando può dirsi realizzato un processo secondo giustizia? Il quesito risente della pluralità di principi coinvolti, spesso opposti, che caratterizzano l' esperienza giuridica: la certezza e l' equità, la legalità e la giustizia del caso singolo. Con riferimento alle modalità di realizzazione di un processo equo trova allora spazio la considerazione per cui «le esigenze tradizionali della ragione, madre della giustizia, si possono soddisfare senza sacrificare l' affetto per la figlia prediletta che è l' equità» mentre «quel grado di certezza, cioè di prevedibilità del diritto e quindi di ordine di convivenza spontaneamente osservato dai cittadini, che il sistema della legalità garantisce, può sussistere senza chiudere al giudice, nei casi eccezionali in cui l'ordine è turbato, le vie della sensibilità umana e sociale» .” (Dall’Introduzione)
42,00 39,90

L'esercizio retroattivo del potere amministrativo. Limiti e garanzie a tutela dell'individuo

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: X-248
"Nel tentativo di fare chiarezza sul complesso tema dell'ammissibilità e dei limiti della portata retroattiva degli effetti giuridici promananti dall'esercizio del potere amministrativo, occorre partire da due considerazioni preliminari. In primo luogo, lo studio che ci si appresta a condurre non può contare sull'esistenza di una disciplina di carattere generale sulla quale fondare un'elaborazione sistematica di diritto positivo; cionondimeno, come si avrà modo di porre in evidenza nel prosieguo del lavoro, la materia rinviene in taluni principi generali, nazionali e di matrice europea, dei sicuri punti di riferimento. D'altro canto, pur in assenza di un quadro di regole certe, la questione attinente alla produzione di effetti retroattivi da parte del provvedimento amministrativo è stata fatta oggetto di molteplici pronunce giurisprudenziali, che hanno costruito una base interpretativa consolidatasi nel tempo, con la quale i contributi dottrinali intervenuti in materia, per lo più di carattere manualistico, si sono confrontati nel tentativo di fornire la spiegazione del fenomeno giuridico in discussione."
31,00 29,45

Le regole del dialogo e la nuova disciplina dell'evidenza pubblica

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: IX-225
“A dieci anni dall'approvazione delle direttive appalti del 2004, il legislatore europeo è tornato a disciplinare la materia dei contratti pubblici. L'ha fatto per due ragioni: per completare un processo solo abbozzato con la precedente regolazione e, allo stesso tempo, per segnare un nuovo indirizzo di politica generale. Il progetto incompiuto della vecchia normativa è quello dell'introduzione delle dinamiche di flessibilità nelle procedure di aggiudicazione degli appalti. Una strada che la direttiva n. 18 del 2004 percorreva attraverso il riconoscimento di strumenti di aggiudicazione più elastici, come il dialogo competitivo, e attraverso una generale tendenza all'antiformalismo. L'idea era quella di superare un modello di scelta del contraente nel quale il rigore delle forme e delle procedure comportasse scelte automatiche, per favorire, invece, prassi di affidamento capaci di adattarsi alle esigenze del caso, a partire dalle ragioni specifiche che muovevano la pubblica amministrazione a cercare il contraente privato.” (Dalla Premessa)
28,00 26,60

Ricorso incidentale, ordine di esame delle questioni e principio di effettività

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XVIII-374
La Collana di Studi raccoglie il frutto delle ricerche del Programma Interuniversitario di rilevante interesse nazionale sul tema "Principio di legalità e amministrazione di risultati" di cui il Prof Franco Gaetano Scoca è coordinatore scientifico nazionale. Tale Programma di ricerca è frutto del cofinanziamento del Ministero della Università e della Ricerca Scientifica e delle sedi universitarie consorziate (Università degli Studi di Roma "La Sepietize". Università degli Studi di Ancona, Seconda Università degli Studi di Napoli, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Perugia e Università degli Studi di Teramo). I volumi pubblicati nella presente collana a fare data dal marzo 2072 sono stati oggetto di procedura di doppio referaggio cieco (double blind peer review), secondo un procedimento standard concordato dal Direttore della collana con l'Editore, che ne conserva la relativa documentazione.
46,00 43,70

L'agenda digitale europea e il riutilizzo dell'informazione del settore pubblico. Il riutilizzo dei dati ipotecari e catastali

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: X-142
I temi dell'Agenda digitale europea e del riutilizzo dell'informazione nel settore pubblico hanno assunto negli ultimi anni una sempre maggiore importanza, non solo dal punto di vista giuridico, ma anche economico. Ciò è dimostrato dal crescente interesse su tali temi da parte della dottrina, dalle sempre maggiori pronunce della giurisprudenza, nonché dalle attività delle istituzioni pubbliche e dalle iniziative degli operatori del mercato "rilevante". L'Autore del presente volume intende offrire un quadro normativo e giurisprudenziale aggiornato in materia di riutilizzo dell'informazione del settore pubblico, focalizzando l'attenzione soprattutto sui dati ipotecari e catastali e sulle problematiche riguardanti la possibile applicazione (e i relativi limiti) della normativa in materia di concorrenza alle pubbliche amministrazioni (con particolare riferimento all'esperienza dell'Agenzia delle Entrate - già Territorio) che operano (in modo attuale o potenziale) sui mercati dei prodotti e/o dei servizi basati sulle informazioni del settore pubblico che essi stessi producono e/o raccolgono e che tendono ad imporre tariffe e condizioni di licenza anticompetitive, oppure si rifiutano o rendono particolarmente gravoso l'accesso a tali informazioni pubbliche.
18,00 17,10

Il ricorso straordinario al Capo dello Stato. Atti del Convegno (Roma, 9 ottobre 2014)

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: IX-230
La travagliata storia, che da circa trecento anni caratterizza l'istituto del ricorso straordinario al Capo dello Stato, è fatta di fasi fortemente altalenanti che, come un pendolo, sono oscillate tra una posizione favorevole all'ampliamento della portata del rimedio in esame ed una propensa addirittura alla sua totale eliminazione. Tali oscillazioni scaturiscono dai non pochi cambiamenti di orientamento determinatisi nel tempo soprattutto sulla natura giuridica del ricorso straordinario e, quindi, sul suo inquadramento sistematico. Nemmeno la recente convergenza, alquanto rara su problematiche di giustizia amministrativa, tra l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, in relazione alla cd. giurisdizionalizzazione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ha posto fine alle molte problematiche relative a tale rimedio e, in particolare, alla questione sulla natura giuridica dello stesso.
27,00 25,65

Le nuove prospettive del ricorso straordinario al capo dello Stato

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: VIII-156
"Dalla nascita del ricorso straordinario al Capo dello Stato sono passati quasi trecento anni durante i quali si è assistito - tranne rari momenti di parziale inversione di tendenza - ad un lento declino di un istituto non sempre capace di dare risposte concrete sul piano dell'effettività della tutela. Un'impennata sotto questo profilo c'è stata con due fondamentali innovazioni legislative: la riforma attuata con la legge n. 69/2009 e l'introduzione del codice del processo amministrativo. A seguito di questi due importanti interventi si sono aperte per il ricorso straordinario prospettive prima impensabili. Certo, la fase che è in atto sembra ineluttabilmente proiettata verso un continuo avvicinamento tra l'istituto oggetto del presente studio ed il ricorso innanzi al giudice amministrativo. Tuttavia, tale fase ovviamente non potrà mai portare ad una commistione tra i due succitati istituti: il ricorso straordinario al Capo dello Stato deve conservare, rispetto al ricorso innanzi al giudice amministrativo, non solo la sua autonomia, ma anche e soprattutto la sua specialità. Infatti, come si cercherà di dimostrare, si può dire di essere in presenza, nell'ambito in esame, di un rito speciale in un unico grado incentrato sull'accordo delle parti, rispetto al quale non tutte le regole ed i principi del processo amministrativo risultano essere applicabili. Sotto questo profilo si può parlare del ricorso straordinario come di un "cantiere aperto".
19,00 18,05

30,00 28,50

Contributo allo studio del comportamento amministrativo

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XI-259
30,00 28,50

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