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Franco Angeli: Storia dell'archit.e delle città.Ricerche

Tutte le nostre collane

Premesse a Pienza. Architettura e umanesimo integrale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 160
Il contributo di papa Pio II all'architettura non si limita alle committenze per Pienza, Siena e Roma, bensì esplicita una propria autonomia concettuale e operativa, formatasi per integrazione di molteplici interessi e motivazioni, con linearità dagli anni giovanili al pontificato. Le sue riflessioni scaturirono da un'inesauribile curiosità verso l'espressione umana e la natura; proprio in virtù di un umanesimo integrale quei pensieri furono flessibili a diversi requisiti ambientali, simbolici e funzionali. Le opere pientine, in particolare, si distinguono per originalità e autenticità da analoghe operazioni curiali e signorili, pur entro un comune orizzonte. L'adeguamento del borgo di Corsignano a un più alto rango urbano non è riducibile agli stereotipi dell'utopia, della città ideale e di una concezione meccanica della cultura umanistica. Ben più complesse furono le sue matrici: aderenti a numerosi principi di realtà, eppure risolte nella libertà dell'arte. Un'ordinata e razionale analisi delle fonti – scevra da pregiudizi, che ne hanno eluso la ricchezza di spunti interpretativi, e da determinismi – è in grado di orientare lo studio dei caratteri propri di quelle opere, riconducendoli ad una loro compiuta individualità, unica e irripetibile, rispetto al loro tempo; così attesta, in ogni caso, la volontà del papa stesso di sancirla, nel caso della cattedrale, addirittura con una bolla di anatema contro ogni possibile alterazione dei valori architettonici. Le 'premesse' a Pienza costituiscono, pertanto, quell'insieme di criteri che il papa propose a costruttori e artisti, lasciando poi loro libertà di elaborazione, in modo di certo più ampio e complesso rispetto alle consuetudini, soprattutto perché vivamente partecipato nella dialettica integrazione di tutti i valori da raggiungere.
21,00 19,95

L'opera di Quirino De Giorgio (1937-1940). Architettura e classicismo nell'Italia dell'impero

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 512
Questo studio è incentrato sui progetti di architettura che Quirino De Giorgio (1907-1997) ha elaborato come responsabile della politica edilizia del partito fascista nella provincia di Padova negli anni compresi tra il 1937 e il 1940. De Giorgio è stato studiato finora soprattutto per la militanza nel movimento futurista durante i primi anni trenta, ma la tesi qui sostenuta è che, più che i disegni del periodo marinettiano, siano le opere ideate ed eseguite dopo la guerra d'Etiopia a presentare aspetti di raffinata innovazione nel panorama dell'architettura italiana e internazionale del periodo. In accordo con lo spirito che aveva generato le condizioni per la nascita dei totalitarismi italiano e tedesco, il classicismo e la mediterraneità degli edifici progettati da De Giorgio negli anni dell'impero sono intensamente permeati di romanticismo, ed espressi con evidenti connotazioni fiabesche che tradiscono una visione fortemente idealizzata del fascismo. Come sia avvenuto il passaggio dall'esperienza futurista alla particolare versione che del classicismo De Giorgio formula alla vigilia della guerra, tenuto conto dell'opposizione dei valori insita nelle specifiche poetiche, e dell'influenza esercitata dal razionalismo sulle sue prime opere, è il tema qui affrontato. Lo straordinario ciclo di progetti realizzati nel territorio della provincia di Padova dimostra che per lui, alla fine, la via per la modernità attraversa l'ambito della storia.
43,00 40,85

Architettura preromanica asturiana. Studi storiografici e caratteri figurali

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 492
Le architetture preromaniche asturiane formano un insieme fra i più omogenei dell'Occidente altomedievale europeo. Esse mostrano motivi icnografici, sistemi costruttivi e partiti decorativi che preannunciano la successiva architettura romanica, ma simultaneamente configurano l'ultimo anello dello sviluppo della tradizione costruttiva iniziata in età paleocristiana. La coesistenza di molteplici proposte tipologiche, la creazione di sequenze spaziali, la ricerca di effetti di profondità, la tendenza a forti accenti chiaroscurali, l'uso di partiti decorativi originali sono gli elementi peculiari dell'architettura asturiana per esprimere un senso spaziale vigoroso, fortemente ancorata per un verso all'antica cultura cantabrica, ma disponibile ad accogliere, per altro verso, suggerimenti di altre popolazioni compresenti nella penisola iberica. Sulla base di questo ampio quadro di riferimenti, i costruttori asturiani realizzarono architetture i cui caratteri figurali esprimono un'arte di corte orientata a rinnovare ideologicamente, a Oviedo, i fasti dell'antica capitale visigotica di Toledo. Le dimensioni di tali opere architettoniche offrono eleganza sia nelle proporzioni sia nelle articolazioni dei volumi squadrati e ben costruiti, ed emanano, altresì, un fascino sottile reso manifesto dall'uso dei materiali edilizi colorati e variegati (pietra e mattoni). Ma è soprattutto la bellezza del paesaggio in cui tali architetture sono inserite che esalta la composizione delle masse.
42,00 39,90

Recupero prudente e sostenibilità. Il caso della Certosa Reale di Collegno

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 240
Recuperare il patrimonio esistente in modo prudente: la pratica del "careful renewal" può essere la risposta sia alla sfida della sostenibilità che alla necessità di valorizzazione dei beni culturali e architettonici del nostro paese. La scelta di questa modalità di intervento è alternativa alla pratica corrente della sostituzione edilizia e consente l'inserimento a costo contenuto di nuove funzioni nel costruito. L'attuazione avviene con le pratiche di partecipazione e condivisione con gli abitanti delle scelte di intervento, a partire dalla riappropriazione della memoria collettiva dei luoghi. È un processo come questo che ha consentito la progressiva restituzione alla collettività del bene costituito dalla Certosa Reale di Collegno, il caso studio proposto nella pubblicazione, che si sviluppa dalla riscoperta del nome e della funzione originaria, il monastero certosino dei Savoia in Italia, fino all'insediamento delle attività richieste dalla contemporaneità. Il libro offre quattro esempi realizzati di applicazione dei criteri del recupero prudente alle architetture preesistenti con differenti declinazioni: dal restauro sostenibile dei Chiostri settecenteschi all'allestimento del centro coreografico internazionale nella Lavanderia ottocentesca. Ogni lavoro è accompagnato dalla presentazione integrale del processo di recupero.
36,00 34,20

La civiltà del fiume. Mincio paesaggio complesso

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 240
Il Parco del Mincio è l'ente che custodisce l'habitat fluviale dell'emissario del Garda, da Peschiera sino alla foce in Po. Un comprensorio fortemente tutelato che, al di là dell'innegabile valore naturalistico, offre un ricco panorama culturale dalle potenzialità ancora parzialmente inespresse. Il territorio del Mincio viene indagato - spingendosi talvolta oltre i confini giuridici del Parco - sottoponendolo a un'indagine articolata e multidisciplinare. I saggi, tutti specialistici, affrontano temi diversi con il comune obiettivo di leggere la stratificazione dell'intervento umano su un'area che ha vissuto per secoli in stretta simbiosi col fiume. Saggi di: Alberto Crosato, archeologo; Alberto Grandi (Università degli Studi di Parma); Fernanda Incoronato (Politecnico di Milano); Eugenio Camerlenghi (Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze, Lettere e Arti di Mantova); Sara Protasoni (Politecnico di Milano); Carlo Togliani (Politecnico di Milano); Claudia Bonora Previdi (Politecnico di Milano); Laura Pierantoni (Politecnico di Milano). Il tutto è raccontato anche con le immagini, grazie agli scatti di un maestro della fotografia di architettura: Marco Introini (Politecnico di Milano).
33,00 31,35

La cultura della comunicazione nel piano del centro mondiale di Hendrik Ch. Andersen e di Ernest M. Hébrard

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 312
The Creation of a World Centre of Communication (Parigi, 1913), scritto da Hendrik Christian Andersen in collaborazione con l'architetto E.M. Hébrard, illustra in maniera particolareggiata e puntuale il progetto di un modello urbano, la cui precipua vocazione è quella di diventare la sede della centralizzazione della Comunicazione del sapere mondiale, nella quale le migliori risorse ed energie degli intellettuali, degli scienziati, degli artisti e degli atleti possano confluire ed essere altamente sviluppate per favorire il progresso e, in conseguenza, il bene dell'umanità. Il Centro Mondiale di Comunicazione si presenta, essenzialmente, come un polo direzionale universale delle eccellenze scientifiche, artistiche, olimpiche, aperto verso il mare per essere più agevolmente raggiungibile e predisposto agli scambi, e composto da tre macro aree specifiche allineate su uno stesso asse: il Centro Olimpico, il Centro Artistico e il Centro Scientifico. L'emblema architettonico e ideologico del Centro Mondiale è identificato con la titanica Torre del Progresso, sede del Centro Stampa Mondiale e gigantesca antenna mondiale di trasmissione del potere della Comunicazione, al servizio del Bene e rappresentativo vessillo del Progresso tecnologico e della Civiltà. Il progetto urbano e architettonico del Centro Mondiale di Comunicazione è corredato da numerose tavole accuratamente eseguite.
32,00 30,40

L'architettura della metropoli e altri scritti sulla città

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 272
Come rispondere alla "perdita del centro" della metropoli contemporanea? Esiste un nuovo stile che possa salvare per mezzo dell'Arte la Berlino dei primi del Novecento dalla mancanza di senso che la affligge? Quali soluzioni può adottare l'urbanistica per rispondere all'esigenza di una vita più sana e igienica? Che forma prenderanno i nuovi grandi magazzini, le fabbriche, gli edifici commerciali? Quale futuro per le arti applicate? E ancora: quali soluzioni adottare per un'architettura funeraria moderna? A queste domande tenta di rispondere L'Architettura della Metropoli di Karl Scheffler (1869-1951), che fu tra i più attivi nella pubblicistica tedesca sull'arte contemporanea, l'architettura, l'urbanistica e le arti applicate. Edito a Berlino nel 1913 per i tipi di Bruno Cassirer, il testo rappresenta la sintesi di una serie di riflessioni affidate alle pagine di varie riviste specialistiche tedesche, non esclusivamente berlinesi, sui problemi della nuova architettura per la grande città che stava prendendo forma, come nodo e simbolo del travaglio della modernità, e indica tra i campioni dell'architettura contemporanea Alfred Messel, Peter Behrens, August Endell, Hermann Obrist, Heinrich Tessenow.
34,00 32,30

Città portuali del Mediterraneo. Luoghi dello scambio commerciale e le colonie di mercati stranieri tra Medioevo ed età moderna

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 320
Il volume si concentra sulla stabile presenza di colonie commerciali nelle città portuali, da sempre di grande attrazione per le comunità straniere per i loro continui scambi di merci e di attività mercantili ed indaga, con i contributi di studiosi e ricercatori di differenti università italiane e francesi, sulla storia urbana delle città costiere del Mediterraneo, della Francia e dell'Italia meridionale. I temi affrontati ed i casi portati all'attenzione nel volume da parte dei numerosi studiosi si concentrano sul ruolo svolto nello sviluppo urbano dell'insediamento "straniero", in età medioevale e moderna, seguendo una specifica strategia d'impianto urbano. Attraverso la loro localizzazione e specializzazione funzionale si individuano le strette relazioni che si instaurano nello spazio urbano tra le colonie/nationi e gli spazi mercantili e di scambio. Contemporaneamente si pone attenzione alla costruzione di architetture dello scambio commerciale nelle città portuali, sinora non sufficientemente indagate, sia delle due sponde dell'Italia tirrenica e adriatica (Bari, Taranto, Brindisi, Reggio, Salerno), sia delle colonie Arberesh e Dalmate delle coste molisane e calabresi, sia della Francia meridionale e si concentra sulle capitali, come Napoli e Marsiglia, ma anche su Famagosta ed Akko nell'area orientale del Mediterraneo.
39,00 37,05

L'archeologia industriale in Italia. Storie e storiografia (1978-2008)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 368
Esito di un convegno nazionale promosso dall'Università del Molise (Termoli, 5-6 dicembre 2008), questo libro propone una pausa di riflessione critica sullo specifico ambito di studi, a circa trent'anni dalla sua piena affermazione in Italia. Nella prima parte (L'archeologia industriale in Italia. Un bilancio storiografico), esperti del settore affrontano in dettaglio la questione tematizzante del passaggio dall'archeologia al patrimonio, ponendo problematicamente in discussione il concetto di patrimonializzazione come nuovo paradigma interpretativo, mentre nella seconda parte del volume (Lo spazio della produzione: architetture e città), studiosi di diversa formazione si confrontano sul terreno pluritematico della "città industriale", offrendo le basi per un possibile ampliamento dei confini dell'archeologia industriale, verso altri ambiti interdisciplinari come la storia urbana e la storia dell'ambiente, in un processo di reciproca contaminazione di saperi e di nuovi percorsi di ricerca.
45,00 42,75

La cultura architettonica carolingia. Da Pipino III a Carlo il Grosso (751-888)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 480
I restauri effettuati in numerosi edifici medievali per riparare i danni provocati dai bombardamenti dell'ultima guerra mondiale o per liberarli da sovrastrutture cronologicamente successive, e le recenti campagne archeologiche condotte nelle aree un tempo occupate dai gruppi episcopali paleocristiani e merovingi, hanno messo in luce cospicui resti di strutture di edifici carolingi nel periodo compreso tra i regni di Pipino III e Carlo il Grosso (751-888).
39,00 37,05

Fabbriche d'Italia. L'architettura industriale dall'Unità d'Italia alla fine del secolo breve

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 272
Questo libro propone l'architettura della fabbrica come una possibile chiave di lettura della storia dell'Italia industriale. Uomini e luoghi di un comparto non secondario dell'industria edilizia italiana sono indagati per frammenti, ma in una prospettiva di lungo periodo, nel tentativo di porre domande condivisibili e di misurarsi criticamente su temi troppo spesso consumati generando ambigue confusioni: la storia dell'ambiente con l'ambientalismo ideologico; la supremazia imprenditoriale legittimata dall'esistenza di una "massa critica" con l'oligopolio di un'élite di «affaristi»; il mecenatismo imprenditoriale e l'arte intesa come libera espressione creativa con le strategie di persuasione al consenso e al consumo praticate attraverso l'estetica industriale e il design del paesaggio; lo scontro dialettico e costruttivo tra professionalità tecniche e manageriali, necessario per mediare istanze di benessere sociale e modelli competitivi di sviluppo produttivo, con la sua riduzione a conflitti d'interesse tra pubblico e privato.
34,00 32,30

Il controllo improbabile. Progetti urbani, burocrazie, decisioni in una città capitale dell'Ottocento

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 208
L'analisi di alcuni progetti di ampliamento della Torino del periodo tra la Restaurazione e l'Unità d'Italia consente di individuarne i processi decisionali, i percorsi (spesso tortuosi) attraverso cui i piani prendono forma, gli attori che entrano in gioco, il ruolo e la crescita delle burocrazie, gli scontri tra i poteri urbani. Una serrata indagine archivistica ha consentito di porre alcune domande su una capitale dell'Ottocento spesso presentata come un tipico esempio di città permeata da una cultura diffusa dell'ordine.
28,50 27,08

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