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Libri di Anna Ciotta

Biografia e opere di Anna Ciotta

La forma della luce nella pittura di Francesco Lojacono. Una lettura della sua opera nel quadro di alcune esperienze della pittura di paesaggio italiana ed europea del XIX secolo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 300
Artista prevalentemente studiato con un’ottica essenzialmente locale che ha limitato, in parte, l’effettiva portata della sua personalità artistica e il valore della sua opera, Francesco Lojacono (Palermo, 1838-1915) fu, invero, un pittore nato in Sicilia ma di statura italiana, per il contributo da lui dato al rinnovamento della pittura paesaggistica della seconda metà dell’Ottocento in Italia. Inoltre, la più ampia prospettiva di valutazione adottata nell’analizzare la sua produzione artistica ha fatto emergere numerose affinità tra suoi dipinti e talune pitture di paesaggio di alcuni tra i principali protagonisti della pittura di paesaggio europea, come Joseph Mallord William Turner, John Constable e Jean-Baptiste-Camille Corot, ed ha evidenziato l’esistenza di connessioni con specifiche opere, in particolar modo quelle realizzate durante il soggiorno a Portici, del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal. L’indagine, pertanto, attraverso l’esame delle tappe fondamentali del suo percorso artistico ha inteso fornire elementi per un nuovo e più mirato sguardo sull’opera di Lojacono che lo riscattasse, in qualche modo, dall’etichetta di “principe dei paesisti siciliani” di cui la sua pittura, come di un indelebile marchio, sembra non essersi ancora del tutto liberata. La scoperta che, per il pittore siciliano, in virtù di una sorta di immedesimazione da lui operata tra la luce che fa esistere l’oggetto e l’oggetto che per suo mezzo esiste, la rappresentazione dell’immagine della luce, o meglio della sua forma, avviene attraverso quella dell’oggetto che essa manifesta ha costituito l’ultimo approdo di questo lavoro.
39,00 37,05

La cultura della comunicazione nel piano del centro mondiale di Hendrik Ch. Andersen e di Ernest M. Hébrard

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 312
The Creation of a World Centre of Communication (Parigi, 1913), scritto da Hendrik Christian Andersen in collaborazione con l'architetto E.M. Hébrard, illustra in maniera particolareggiata e puntuale il progetto di un modello urbano, la cui precipua vocazione è quella di diventare la sede della centralizzazione della Comunicazione del sapere mondiale, nella quale le migliori risorse ed energie degli intellettuali, degli scienziati, degli artisti e degli atleti possano confluire ed essere altamente sviluppate per favorire il progresso e, in conseguenza, il bene dell'umanità. Il Centro Mondiale di Comunicazione si presenta, essenzialmente, come un polo direzionale universale delle eccellenze scientifiche, artistiche, olimpiche, aperto verso il mare per essere più agevolmente raggiungibile e predisposto agli scambi, e composto da tre macro aree specifiche allineate su uno stesso asse: il Centro Olimpico, il Centro Artistico e il Centro Scientifico. L'emblema architettonico e ideologico del Centro Mondiale è identificato con la titanica Torre del Progresso, sede del Centro Stampa Mondiale e gigantesca antenna mondiale di trasmissione del potere della Comunicazione, al servizio del Bene e rappresentativo vessillo del Progresso tecnologico e della Civiltà. Il progetto urbano e architettonico del Centro Mondiale di Comunicazione è corredato da numerose tavole accuratamente eseguite.
32,00 30,40

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