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Fabrizio Serra Editore: Biblioteca di studi antichi

Tutte le nostre collane

L'autore pensoso. Un seminario per Graziano Arrighetti sulla coscienza letteraria dei greci

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 234
Il volume che qui si presenta contiene nove articoli legati da un tema unitario: la riflessione di un autore sulla sua produzione o sulla produzione letteraria del passato: dalla poetica in fase arcaica a Platone, dalla biografia letteraria del Peripato all'evoluzione della critica letteraria. I contributi raccolti vogliono essere un omaggio a Graziano Arrighetti (per molti anni insegnante di Letteratura greca all'Università di Pisa), che, da Omero ai contributi su Pindaro in fase imperiale, ha donato allo studio della letteratura antica mezzi validi per il sereno esercizio della filologia e per una rivendicazione ai testi della cultura greca di una puntuale coscienza letteraria. Fra i numerosi temi, si segnalano: la poetica della verità che distingue il proemio della "Teogonia" di Esiodo e pervade il discorso della Dea in Parmenide e che assume luce nuova in base al falso richiamato da Eumeo, preziosa indicazione per il codice che sceglierà l'ingannevole Odisseo; il proemio degli "Erga", prova di una puntuale coscienza letteraria di Esiodo, con la divisione fra un profilo negativo e un profilo positivo che nutre la competizione dell'aedo con l'aedo, per la costruzione della catena letteraria; una nuova interpretazione della celebre massima che apriva "l'Aletheia" di Protagora, in fertile rapporto con l'arcaica necessità di una protezione delle Muse per il canto, ma ormai campo inesplorato per una rivendicazione di grande spessore intellettuale.
95,00 90,25

L'autore pensoso. Un seminario per Graziano Arrighetti sulla coscienza letteraria dei greci

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 234
Il volume che qui si presenta contiene nove articoli legati da un tema unitario: la riflessione di un autore sulla sua produzione o sulla produzione letteraria del passato: dalla poetica in fase arcaica a Platone, dalla biografia letteraria del Peripato all'evoluzione della critica letteraria. I contributi raccolti vogliono essere un omaggio a Graziano Arrighetti (per molti anni insegnante di Letteratura greca all'Università di Pisa), che, da Omero ai contributi su Pindaro in fase imperiale, ha donato allo studio della letteratura antica mezzi validi per il sereno esercizio della filologia e per una rivendicazione ai testi della cultura greca di una puntuale coscienza letteraria. Fra i numerosi temi, si segnalano: la poetica della verità che distingue il proemio della "Teogonia" di Esiodo e pervade il discorso della Dea in Parmenide e che assume luce nuova in base al falso richiamato da Eumeo, preziosa indicazione per il codice che sceglierà l'ingannevole Odisseo; il proemio degli "Erga", prova di una puntuale coscienza letteraria di Esiodo, con la divisione fra un profilo negativo e un profilo positivo che nutre la competizione dell'aedo con l'aedo, per la costruzione della catena letteraria; una nuova interpretazione della celebre massima che apriva "l'Aletheia" di Protagora, in fertile rapporto con l'arcaica necessità di una protezione delle Muse per il canto, ma ormai campo inesplorato per una rivendicazione di grande spessore intellettuale.
190,00 180,50

Su libertà e schiavitù. Sugli schiavi. Discorsi 14 e 15

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 312
Vittima per lungo tempo di schematismi interpretativi e forzature, la fisionomia del personaggio Dione ha via via riacquistato coerenza ed unità, sempre meglio definendosi nel suo caratteristico intreccio di interessi diversi, politici, etici e letterari. Nato intorno alla metà del primo secolo in una delle famiglie più in vista di Prusa, da più generazioni legata a Roma, Dione fu anzitutto un colto e raffinato uomo di lettere; fu un politico ambizioso e sempre vicino al potere; fu talora opportunista, ma anche sinceramente convinto della propria missione di consigliere ed educatore; fu un sostenitore dell'ordine imposto da Roma, ma seppe anche muovergli critiche; fu portavoce dell'impero nelle città d'Oriente, ma non smarrì mai il senso della propria grecità. All'interno del variegato corpus degli scritti di Dione, i discorsi 14-15 costituiscono una coppia tematicamente omogenea dedicata alla libertà. Si tratta di due opuscoli estremamente interessanti, la cui apparenza a bella posta semplice e dimessa cela un calcolatissimo mosaico di allusioni, citazioni, recuperi filologici di fonti antiche; di richiami colti a tradizioni filosofiche e di avvertite concessioni alla topica dei generi letterari. La scoperta di nuovi testimoni del testo, in primis dell'unica fonte papiracea di Dione - nota in realtà dal 1930 ma ancora inutilizzata -, e la necessità di una revisione alla luce di nuovi criteri e delle nuove acquisizioni, rendono utile una riedizione di questi testi.
125,00 118,75

Su libertà e schiavitù. Sugli schiavi. Discorsi 14 e 15

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 312
Vittima per lungo tempo di schematismi interpretativi e forzature, la fisionomia del personaggio Dione ha via via riacquistato coerenza ed unità, sempre meglio definendosi nel suo caratteristico intreccio di interessi diversi, politici, etici e letterari. Nato intorno alla metà del primo secolo in una delle famiglie più in vista di Prusa, da più generazioni legata a Roma, Dione fu anzitutto un colto e raffinato uomo di lettere; fu un politico ambizioso e sempre vicino al potere; fu talora opportunista, ma anche sinceramente convinto della propria missione di consigliere ed educatore; fu un sostenitore dell'ordine imposto da Roma, ma seppe anche muovergli critiche; fu portavoce dell'impero nelle città d'Oriente, ma non smarrì mai il senso della propria grecità. All'interno del variegato corpus degli scritti di Dione, i discorsi 14-15 costituiscono una coppia tematicamente omogenea dedicata alla libertà. Si tratta di due opuscoli estremamente interessanti, la cui apparenza a bella posta semplice e dimessa cela un calcolatissimo mosaico di allusioni, citazioni, recuperi filologici di fonti antiche; di richiami colti a tradizioni filosofiche e di avvertite concessioni alla topica dei generi letterari. La scoperta di nuovi testimoni del testo, in primis dell'unica fonte papiracea di Dione - nota in realtà dal 1930 ma ancora inutilizzata -, e la necessità di una revisione alla luce di nuovi criteri e delle nuove acquisizioni, rendono utile una riedizione di questi testi.
250,00 237,50

Miscellanea papyrologica herculanensia. Ediz. italiana e francese. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 348
La pubblicazione di questo libro, per iniziativa di studiosi francesi del CNRS e studiosi italiani dell'Università di Pisa, rientra nel contesto delle iniziative intese a ricordare che il 2009 è stato il quarantesimo anno dalla fondazione del Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi, intitolato a Marcello Gigante. Con i suoi vari contributi, esso contiene un'esemplificazione eloquente della molteplicità dei problemi che impone, dei temi di ricerca che propone e dei progressi delle conoscenze che consente di conseguire questo unicum rappresentato dai papiri ercolanesi. Il corpus dei papiri ercolanesi possiede infatti caratteristiche specifiche e del tutto particolari per il modo in cui si è costituito, per le vicende attraversate nei millenni, per le tecniche e i modi che ha costretto ad escogitare per studiarlo. Si tratta di un nucleo omogeneo di testi che nel corso del I secolo a. C. furono raccolti per essere conservati nella biblioteca di una lussuosa e colta dimora di Ercolano; la parte di quella biblioteca che è stata recuperata rappresenta, nella quasi totalità, testimonianza dell'attività di pensiero e della vita della scuola filosofica epicurea, nata alla fine del IV secolo ad Atene. Filodemo di Gadara, un seguace della dottrina di Epicuro, venne in Italia, a Ercolano, portando con sé una ingente quantità di libri, fra i quali copie dell'opera massima del fondatore, il Peri physeos.
145,00 137,75

Miscellanea papyrologica herculanensia. Ediz. italiana e francese. Volume Vol. 1

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2010
pagine: 348
La pubblicazione di questo libro, per iniziativa di studiosi francesi del CNRS e studiosi italiani dell'Università di Pisa, rientra nel contesto delle iniziative intese a ricordare che il 2009 è stato il quarantesimo anno dalla fondazione del Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi, intitolato a Marcello Gigante. Con i suoi vari contributi, esso contiene un'esemplificazione eloquente della molteplicità dei problemi che impone, dei temi di ricerca che propone e dei progressi delle conoscenze che consente di conseguire questo unicum rappresentato dai papiri ercolanesi. Il corpus dei papiri ercolanesi possiede infatti caratteristiche specifiche e del tutto particolari per il modo in cui si è costituito, per le vicende attraversate nei millenni, per le tecniche e i modi che ha costretto ad escogitare per studiarlo. Si tratta di un nucleo omogeneo di testi che nel corso del I secolo a. C. furono raccolti per essere conservati nella biblioteca di una lussuosa e colta dimora di Ercolano; la parte di quella biblioteca che è stata recuperata rappresenta, nella quasi totalità, testimonianza dell'attività di pensiero e della vita della scuola filosofica epicurea, nata alla fine del IV secolo ad Atene. Filodemo di Gadara, un seguace della dottrina di Epicuro, venne in Italia, a Ercolano, portando con sé una ingente quantità di libri, fra i quali copie dell'opera massima del fondatore, il Peri physeos.
290,00 275,50

Instrumentum domesticum inscriptum proveniente da Asculum e dal suo territorio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 448
La ricerca presentata in questo volume (corredata da un ricco apparato di disegni e foto) si propone di realizzare un censimento, il più completo possibile, dell'instrumentum domesticum inscriptum conservato presso musei, raccolte comunali, depositi Archeoclub e collezioni private proveniente da Asculum (Ascoli Piceno) e dal suo territorio. Il termine instrumentum domesticum designa i reperti mobili di epoca romana destinati ai più diversi usi della vita quotidiana: comprende principalmente l'opus doliare - i materiali laterizi, siano essi tegole, mattoni o coppi, dolia, pelves, mortaria, sarcofagi, reperti anforici (anfore, tappi di anfora ) - i vasi, le lucerne, i contenitori in vetro, i sigilli (signacula, anuli signatores), le gemme, i manufatti in oro, argento, bronzo e piombo. Iscrizioni, firme, contrassegni, siano essi numerali, letterali o anepigrafi, graffiti, scolpiti, dipinti o impressi, conservati sugli oggetti menzionati sono raccolti in classi di materiali che corrispondono a quelle che figurano nel Corpus delle iscrizioni latine, dalla cui analisi ha preso avvio la ricerca svolta.
145,00 137,75

Instrumentum domesticum inscriptum proveniente da Asculum e dal suo territorio

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2010
pagine: 448
La ricerca presentata in questo volume (corredata da un ricco apparato di disegni e foto) si propone di realizzare un censimento, il più completo possibile, dell'instrumentum domesticum inscriptum conservato presso musei, raccolte comunali, depositi Archeoclub e collezioni private proveniente da Asculum (Ascoli Piceno) e dal suo territorio. Il termine instrumentum domesticum designa i reperti mobili di epoca romana destinati ai più diversi usi della vita quotidiana: comprende principalmente l'opus doliare - i materiali laterizi, siano essi tegole, mattoni o coppi, dolia, pelves, mortaria, sarcofagi, reperti anforici (anfore, tappi di anfora ) - i vasi, le lucerne, i contenitori in vetro, i sigilli (signacula, anuli signatores), le gemme, i manufatti in oro, argento, bronzo e piombo. Iscrizioni, firme, contrassegni, siano essi numerali, letterali o anepigrafi, graffiti, scolpiti, dipinti o impressi, conservati sugli oggetti menzionati sono raccolti in classi di materiali che corrispondono a quelle che figurano nel Corpus delle iscrizioni latine, dalla cui analisi ha preso avvio la ricerca svolta.
290,00 275,50

Aitia. Libri 3º e 4º

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 616
Il volume conclude l'edizione critica, con traduzione e commento, degli Aitia del poeta greco Callimaco, di età ellenistica, facendo séguito al tomo pubblicato nel 1996, che riguardava i libri primo e secondo. Gli Aitia sono uno dei capolavori di Callimaco e rappresentano il manifesto di una nuova poetica: si tratta di una raccolta di elegie che indagano sull'origine (quasi sempre mitica) di nomi, usanze, tradizioni o culti, giunta fino a noi purtroppo in modo molto frammentario, tanto che una buona parte dei testi ci è nota grazie alle citazioni di altri autori ed a frammenti papiracei. Il terzo libro ha inizio con l'epinicio per Berenice e prosegue con l'elegia di Aconzio e Cidippe, che narra come i due giovani siano riusciti a sposarsi. Il quarto libro, dopo una invocazione alle Muse, contiene sedici Aitia, l'ultimo dei quali narra le vicende degli Argonauti. L'opera si conclude con l'elegia sulla chioma di Berenice.
245,00 232,75

Aitia. Libri 3º e 4º

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2010
pagine: 616
Il volume conclude l'edizione critica, con traduzione e commento, degli Aitia del poeta greco Callimaco, di età ellenistica, facendo séguito al tomo pubblicato nel 1996, che riguardava i libri primo e secondo. Gli Aitia sono uno dei capolavori di Callimaco e rappresentano il manifesto di una nuova poetica: si tratta di una raccolta di elegie che indagano sull'origine (quasi sempre mitica) di nomi, usanze, tradizioni o culti, giunta fino a noi purtroppo in modo molto frammentario, tanto che una buona parte dei testi ci è nota grazie alle citazioni di altri autori ed a frammenti papiracei. Il terzo libro ha inizio con l'epinicio per Berenice e prosegue con l'elegia di Aconzio e Cidippe, che narra come i due giovani siano riusciti a sposarsi. Il quarto libro, dopo una invocazione alle Muse, contiene sedici Aitia, l'ultimo dei quali narra le vicende degli Argonauti. L'opera si conclude con l'elegia sulla chioma di Berenice.
490,00 465,50

240,00 228,00

Filologia, papirologia, storia dei testi. Giornate di studio in onore di Antonio Carlini (Udine, 9-10 dicembre 2005)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 400
Quando Antonio Carlini ha lasciato l'insegnamento nell'Università di Pisa, in alcuni di coloro che gli sono stati colleghi, scolari ed amici è venuto naturale il pensiero di rendere testimonianza dei sentimenti di affetto e di amicizia che a lui li uniscono da molti anni, per alcuni da un'intera vita. Si è costituito così un Comitato Organizzatore che ha deciso di promuovere due giornate di studio in suo onore in occasione delle quali venissero trattati temi afferenti agli ambiti di ricerca che Antonio Carlini ha personalmente coltivato o che ha ispirato nel corso della sua intensa attività di maestro. La presenza di tre grandi tematiche (filologia, papirologia, storia dei testi), se da una parte rispecchia la vastità e varietà degli interessi di Antonio Carlini studioso, dall'altra, specularmente, corrisponde anche alla varietà dei campi d'indagine delle persone che nel suo magistero si riconoscono. Da qui la presenza tra i relatori, accanto a insigni studiosi italiani e stranieri, anche di almeno alcuni dei suoi più giovani allievi. I risultati del convegno sono rappresentati dai contributi raccolti in questo volume e trattano vari campi di ricerca, dalla tradizione del testo omerico nei papiri egizi a Platone e al Neoplatonismo, dalla retorica in Grecia e dalla storia degli studi di medicina nell'antichità alla storia della cultura classica a Bisanzio e nel Rinascimento.
120,00 114,00

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