Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Solferino

Tutti i libri editi da Solferino

Sangue delle Langhe. La saga dei Barolo

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 384
È alla sfarzosa incoronazione di Napoleone Bonaparte a Parigi che Juliette Colbert conosce Tancredi di Barolo: è un colpo di fulmine, e pochi anni dopo Juliette diventa Giulia di Barolo, sua moglie, e lo segue nella splendida e terribile Torino della Restaurazione. Nelle prigioni della città sabauda, intanto, è rinchiusa la fiera Angela Agnel, uxoricida: ha accoltellato il marito ubriaco che tentava di abusare della figlia. Donne diverse, vite agli antipodi che il destino si diverte a intrecciare, nel fermento della rivoluzione industriale, delle prime lotte per i diritti dei lavoratori, delle conquiste sociali di cui Giulia di Barolo diventa presto intrepida sostenitrice. C’è tanto da fare, innanzitutto nelle carceri, dove languono prigioniere senza più alcuna speranza di riscatto, ma anche tra i poveri della città che chiedono pane e giustizia. E Giulia trova il tempo per occuparsi anche delle tenute di famiglia nelle Langhe, dove si produce un vinello che, con i nuovi metodi importati dalla Francia, potrebbe diventare un nettare più nobile e corposo. L’aristocrazia torinese si interroga: perché tutta questa frenesia? Forse perché la povera marchesina di Barolo non riesce ad avere un figlio? Magari, se si concentrasse sulla famiglia, le cose cambierebbero? E Giulia è disposta a molto, pur di mettere al mondo il sospirato erede: medicamenti, terapie, persino sortilegi. Ma non è disposta a rinunciare alle sue idee, né al suo amore, né alle sue battaglie. Il sangue delle Langhe scorre in queste pagine avvincenti: nelle vene dei protagonisti, nel frutto dei vigneti, nei crimini che insanguinano i quartieri degradati del popolo e nelle rivoluzioni che si preparano tra i palazzi del potere. E un destino di sangue, traversie e trionfi attende due donne audaci decise a cambiare il loro tempo.
21,00 19,95

Gran Sasso. Il gigante del Sud

Libro
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 352
Il Gran Sasso, che con i suoi 2912 metri è la montagna più alta dell’Appennino, fu conquistato nell’agosto del 1573 da un uomo d’avventura straordinario, protagonista poco noto del Rinascimento: Francesco De Marchi, ingegnere militare di Bologna, progettista di bastioni e fortezze. Fu uno dei primi exploit dell’alpinismo europeo. Oggi il Corno Grande del Gran Sasso è il cuore di un massiccio molto frequentato, dove si possono affrontare passeggiate turistiche o pareti impegnative, e trovare rifugi alpini, vie ferrate, centinaia di chilometri di sentieri segnati. Per molti appassionati di montagna del Nord Italia, però, il Gran Sasso resta una periferia remota, se non una brutta copia delle Alpi. Un giudizio che vale un po’ per tutto l’Appennino, la catena che forma la spina dorsale del nostro paese, e che affianca a panorami morbidi e boscosi le pareti rocciose e le vette delle Alpi Apuane, dei Sibillini, della Maiella e del Pollino, luoghi di incomparabile bellezza e difficoltà alpinistiche. In queste pagine, accanto alla creatività e al coraggio degli alpinisti in parete, e all’impegno e all’altruismo dei soccorritori in montagna come dopo le catastrofi naturali, trovano posto il lavoro dei pastori e dei boscaioli, quello delle guide alpine e dei maestri di sci, il genio degli artigiani della ceramica di Castelli. Il Gran Sasso non è solo un luogo di natura e di sport. Sui suoi altopiani, nelle sue valli e talvolta sulle sue cime sono passati la prigionia di Mussolini e la Resistenza, i rovinosi terremoti recenti dell’Aquila e di Amatrice, la valanga di Rigopiano e il prezioso lavoro dei ricercatori che scrutano il cosmo dai laboratori scavati nelle viscere del massiccio. Un intreccio di relazioni, di fatica, di cultura d’eccellenza che trasforma una grande e silenziosa montagna fatta di roccia e di neve in un luogo di lavoro, di emozioni e di vita.
20,50 19,48

Vi lascio parole piene di vita. Un testamento spirituale

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 272
Papa Francesco presenta al lettore sette passi attraverso il suo insegnamento e la sua azione nel mondo. In pratica il suo personale ‘Vangelo’: l’amore, la fede, la felicità, la giustizia, la pace, la speranza per l’umanità e il futuro. Si rivolge ai fedeli come ai non credenti e indica i punti fermi sui quali costruire una nuova civiltà. Una sintesi limpida, chiara ed efficace di oltre dieci anni di pontificato che hanno cambiato il volto della Chiesa e lasciano il segno in tutti gli ambiti della vita personale e sociale. Il pontefice che voleva "avviare processi" mostra di aver mosso forze straordinarie, con effetti di cui misureremo l'efficacia nei prossimi decenni.
18,00 17,10

Domani sarà tardi. Il 25 aprile di un fascista salvato dai partigiani

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 240
Nel cupo inverno del 1944 Luigi Contu arriva in un piccolo paese della Val Brembana, per dirigere un ufficio del ministero dell’Agricoltura della Repubblica sociale italiana. È un fascista della prima ora e ha fatto parte del governo Mussolini. Ma nel giro di pochi mesi vede crollare il suo mondo con l’inarrestabile avanzata degli Alleati sbarcati in Italia, i nazisti che spadroneggiano al Nord e i partigiani che si rafforzano mentre si moltiplicano eccidi e rappresaglie. Non sa ancora che il fascismo è giunto all’atto finale, ma gli eventi incalzanti lo inducono a tenere il diario di un’esistenza diventata improvvisamente pericolosa, e nel pieno di una tempestosa crisi sentimentale con l’amata Virette, antifascista come la famiglia da cui proviene. Con l’arrivo del 25 aprile, l’essere una per- sona perbene non basterà a evitare che la Storia gli presenti il conto: viene arrestato e processato in un concatenarsi di eventi burrascosi e imprevedibili. Chi potrà salvarlo da una condanna a morte? Il protagonista si racconta in un quaderno a righe ritrovato dall’omonimo pronipote, che sulla base della testimonianza ha scritto questo romanzo in cui mette in scena paure, sentimenti e speranze di un fascista che fino all’ultimo non si pente delle sue idee pur riconoscendo i tragici errori compiuti dal regime. Ricostruendo l’intima resa dei conti di un uomo, il dramma di una famiglia, intrecciati con l’affresco di un’epoca, l’autore racconta con intensità e sensibilità un passaggio cruciale e drammatico della storia di un Paese spaccato che muove i primi passi per rinascere dalle sue ceneri.
17,90 17,01

Elogio della condizione ibrida. Natura, sesso, tempo e altri pregiudizi

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 192
L’omogeneità è una qualità positiva? Quale che sia la risposta, si tratta di una condizione dalla quale siamo spesso ben lontani. E per fortuna. Emanuele Coco allestisce un contrappunto tra biologia, letteratura e filosofia per sfatare una delle vulgate più fake della storia – il mito della purezza – e sviluppa un racconto attorno ai vantaggi della condizione ibrida portando il discorso dalla dimensione dei sistemi viventi all’esperienza umana. Ibridi siamo noi quando avvertiamo un inconscio disallineamento tra i nostri desideri e la realtà che ci circonda (è su questo disallineamento che si fondano molte delle intuizioni pioneristiche di Freud e Jung nel campo della psicanalisi); o quando, alla maniera di Galileo e Goethe, mettiamo in campo tutte le nostre straordinarie competenze, in una contaminazione di saperi capace di portare a risultati – creativi, pratici – sorprendenti. Contro la monotonia ideologica di un mondo pensato come uniforme, è necessario guardare alla varietà che la vita nella sua interezza esprime: la condizione ibrida – nel mondo animale, nella nostra mente e più in generale nella storia dell’uomo e della Terra – mostrerà così tutta la sua eleganza, la sua intrinseca intelligenza intesa nel senso di utilità. Un libro portatore di filosofia ottimista, che invita a ritrovare una visione diversa della vita, articolata e molteplice. Per abbracciarla, si dovranno abbandonare le monolitiche concezioni stantie, i mesti richiami all’univocità e imparare a osservare il reale nella sua complessità. Tutto questo richiede un ripensamento, un ribaltamento di modi e prospettive. Richiede, forse, un briciolo di follia, proprio quella che, come caldeggiava Erasmo cinquecento anni fa, potrebbe rivelarsi molto più savia e benefica di quanto non sospettiamo.
17,00 16,15

La staffetta senza nome. Autobiografia di una partigiana

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 176
«No, non era coraggio. Era incoscienza. Era un ideale. Se dovessi pensare al coraggio, credo che su in montagna ci sarebbero saliti in pochi». Sandra Gilardelli ha novantanove anni e mezzo e, come racconta in queste pagine, quando ha preso parte alla Resistenza ne aveva soltanto diciotto. Nata in una famiglia antifascista, il seme della libertà germoglia subito, quando negli anni della guerra Milano si trasforma in un rogo a cielo aperto e costringe molte famiglie a sfollare. Ma il battesimo del fuoco avviene a Pian Nava, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, dove la ragazza inizia a collaborare con i partigiani della brigata Cesare Battisti, improvvisandosi infermiera e fabbricando bende e medicamenti con materiali di fortuna. In poco tempo diventa staffetta per la consegna di lettere segrete ai medici del Comitato di liberazione nazionale di Verbania. Il suo coraggio e le sue convinzioni si rivelano fondamentali anche quando incontra per la prima volta il tenente “Mosca”, primula rossa dei combattenti per la libertà, che si presenta travestito da soldato delle SS e riuscirà in seguito a sfuggire più volte alla forca. Con lui condividerà sessantacinque anni di vita e avrà una figlia, «cresciuta in mezzo ai partigiani». La storia del Paese s’intreccia con quella più intima, il passato con il presente in una confessione a cuore aperto scritta da Sandra Gilardelli con Jessica Chia, per ridare vera voce alla «Resistenza taciuta» delle donne.
17,00 16,15

Il capitalista riluttante. Confessioni dal cuore del potere

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 240
Braccio destro di Eugenio Cefis, sodale e rivale di Enrico Cuccia, a stretto contatto con Carlo De Benedetti e Raul Gardini, commensale di Roberto Calvi, in barca con Gianni Agnelli e Marco Tronchetti, socio dissociato di Armani. Francesco Micheli è sempre stato nel cuore del potere economico italiano. Eppure, si è sempre mostrato schivo al riguardo: un capitalista riluttante, forse perché il suo percorso viene da lontano. Parte da Parma, da un padre pianista e docente, da una madre molto attenta alla scelta della scuola migliore. Oggi, passati gli ottant’anni, Micheli ripercorre nel suo primo libro questo viaggio che lo ha reso unico nel panorama della nostra finanza: innamorato del mare, del volo, fine musicista, raffinato collezionista d’arte, tutto sempre mantenendo quella spontaneità e curiosità nei confronti del mondo che lo ha animato sin da bambino, quella capacità di divertirsi, sullo sfondo delle note del jazz. Un memoir formidabile che racconta un nomade della cultura e della vita che continua a cercare il bel suono, un visionario che ripercorre una vita vissuta da esploratore, col vento in faccia, per assaporarne ogni attimo e scoprire che è prezioso. Molto più del denaro.
17,90 17,01

Un pensiero ribelle. Maria Bakunin, la signora di Napoli

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 175
È l’8 aprile 1906, il Vesuvio erutta. In mezzo al caos, un manipolo di scienziati si muove controcorrente rispetto alla folla che fugge: vogliono osservare da vicino l’evento, raccogliere minerali. Tra loro c’è una scienziata poco più che trentenne: è nata nella lontana Siberia, si chiama Maria, ed è la figlia del grande anarchico Michail Bakunin. Il suo destino è intrecciato a quello della terra che il padre ha scelto per stabilirsi e per cercare di realizzare i suoi ideali politici: a Napoli Maria è cresciuta, studia con tale impegno da diventare la prima donna in Italia a laurearsi in Chimica, sarà la prima a ottenere una cattedra da ordinario. Protagonista della vita culturale della città e di missioni all’estero per studiare progetti pionieristici, darà scandalo per la sua relazione con un uomo più giovane e al contempo diventerà proverbiale per il suo rigore accademico. Nella città occupata dai nazisti proverà a salvare dalla distruzione la biblioteca dell’università, opponendosi con coraggio ai soldati. E pur essendo figlia di un altro uomo, per tutta la vita si batterà per mantenere e difendere la memoria di quello che considera suo padre, Bakunin. Mirella Armiero racconta con passione e acume storico la vicenda attualissima di quella che Napoli imparò a chiamare la Signora: una donna orgogliosa e indipendente che tuttavia seppe contribuire appieno alle istituzioni e al progresso del suo tempo. Una vita romanzesca in un’epoca di splendore, in cui il Sud fioriva di idee, scienza e progetti e, tra mille difficoltà, si sognava e si tentava di costruire un destino migliore.
16,50 15,68

Yoko

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 384
John Lennon una volta ha descritto Yoko Ono come l’artista ignota più famosa al mondo. «Tutti conoscono il suo nome, ma nessuno sa cosa fa.» Per molti, è stata importante solo nella misura in cui ha avuto un impatto su Lennon. Nel corso della sua vita, Yoko è stata dipinta come una caricatura, una curiosità o addirittura una persona malvagia: un’imperscrutabile seduttrice, un’artista della manipolazione e una querula imbrogliona. La saga Lennon/Beatles è una delle più grandi storie mai raccontate, ma la versione di Yoko non c’è: è stata oscurata dalla formidabile ombra proiettata dalla band e ulteriormente occultata dalla misoginia e dal razzismo di cui lei fu bersaglio. Questa biografia definitiva arriva a cambiare le cose, perché qui Yoko domina la scena. La sua vita, indipendentemente da Lennon, è stata un viaggio straordinario: dalla nascita in una famiglia molto benestante nella Tokyo prebellica alle terribili condizioni subite da bambina durante la guerra, fino all’approdo tra le avanguardie di Londra, Tokyo e New York. Grazie a queste pagine, sapremo di più sulla sua visione artistica innovativa, la sua musica, il suo attivismo femminista. E soprattutto, apprezzeremo la grande forza e resistenza con cui ha affrontato e smentito l’ingiusta accusa di essere stata la responsabile del crimine culturale per eccellenza del XX secolo: lo scioglimento della più grande band della storia del rock. David Sheff, che ha conosciuto Yoko insieme a John nel 1980, attraversa gli oltre novant’anni della sua esistenza, raccontandoci la vita improbabile e straordinaria di una protagonista e icona del nostro tempo.
22,00 20,90

Lo scudetto del Verona. Ricordi, racconti e retroscena 40 anni dopo l'impresa

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 304
Compie 40 anni lo scudetto del Verona, un’impresa senza eguali nella storia del calcio italiano: quello del campionato 1984-85 è infatti l’unico titolo del Dopoguerra a non aver premiato un capoluogo regionale. Verona è soltanto provincia, e da sempre nel calcio l’accezione di “provinciale” implica un muro invalicabile fra sé e le grandi vittorie. Quel Verona, invece, riuscì nell’impresa restando in testa alla classifica dalla prima all’ultima giornata, evento più unico che raro. Vinse quello che all’epoca veniva giustamente definito “il campionato più bello del mondo” per la presenza di tutti i migliori giocatori del pianeta. Lo vinse precedendo il Torino di Serena e l’Inter di Rummenigge, la Juventus di Platini e Paolo Rossi, il Napoli di Maradona, il Milan di Baresi e del debuttante Maldini, la Sampdoria di Vialli e Mancini. Il libro è suddiviso in 40 capitoli per celebrare l’anniversario: ci sono le interviste ai principali giocatori, dagli stranieri Briegel ed Elkjaer ai protagonisti italiani Volpati, Di Gennaro, Tricella, Fanna e Galderisi, i ritratti degli altri componenti della rosa, i ricordi di alcuni avversari come Zenga, Baresi, Prandelli, Serena e Pellegrini, il racconto del cammino trionfale attraverso le partite chiave, la testimonianza di un tifoso speciale come Giovanni Rana. Ne emerge un quadro da film kolossal, e insieme d’autore: un gruppo di uomini capace di trasformarsi da “squadra di scarti” (così chiamata, perché molti di loro non erano riusciti a imporsi nei grandi club) nella formazione campione d’Italia.
18,00 17,10

Piazzale Loreto. I due volti della Liberazione

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 224
Giorgio Bocca definì l’esposizione in piazzale Loreto dei corpi di Benito Mussolini, di Claretta Petacci e dei gerarchi uccisi sul lago di Como «un atto rivoluzionario» su cui si sarebbe fatto «dell’inutile moralismo». Per Ferruccio Parri, leader azionista della Resistenza, il 29 aprile 1945 andò in scena a Milano «una macelleria messicana». Piazzale Loreto, simbolo di vergogna nazionale per la letteratura neofascista, diventò luogo identitario di una parte politica. La narrazione prevalente del dopoguerra ha oscurato però il massacro dei quindici partigiani uccisi per rappresaglia da un plotone della Legione Muti otto mesi e mezzo prima della Liberazione, il 10 agosto 1944. I loro corpi erano stati esposti per volontà dei nazisti come monito alla popolazione. Fu una ferita, mai rimarginata, alla tradizione civile della città. Dall’alba al tramonto i milanesi sfilarono davanti ai corpi dei trucidati rafforzando la loro avversione per i tedeschi occupanti. Dopo pochi giorni, un gruppo di partigiani espose dei cartelli, subito rimossi, con la scritta “Piazza Quindici Martiri”. In quel luogo simbolo della ferocia nazista e fascista Walter Audisio e Aldo Lampredi, per una legge del contrappasso, portarono i corpi dei gerarchi uccisi. Negli anni dell’immediato dopoguerra tutta la città commemorò commossa i martiri. Ma si è dovuto attendere ottant’anni perché una piccola porzione del grande piazzale, tra corso Buenos Aires e via Andrea Doria, venisse chiamata largo Quindici martiri. Il libro di Dino Messina racconta «le due piazze», sulla scorta della letteratura più recente e di testimonianze inedite. E scava nelle pieghe di una memoria contrapposta.
17,50 16,63

Lettera d'amore a Giacomo Leopardi

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 240
Viviamo tempi folli e terribili: anni di guerre, di deliri identitari, di odio e fobie. Quale momento migliore per una lettera d’amore? E non una qualsiasi: una lettera a Giacomo Leopardi, il poeta che più di ogni altro ha raccontato i tormenti del suo presente e la difficoltà di trovare un proprio posto nel mondo, aprendo al contempo spazi di sovrumani silenzi e profondissima quiete dove portare in salvo i suoi lettori, almeno per un attimo. Incontrato in anni formativi difficili, Leopardi è diventato per Antonio Moresco il compagno di viaggio di tutta una vita, e allo stesso modo può esserlo per noi: un amico che non ci tradisce, che non ci abbandona, che sa farci sognare ma anche colpirci con la verità. Moresco compone così il più vivo, lirico e universale dei libri su Leopardi: racconta una giovinezza macerata di dubbi e illuminata di illusioni; ne attraversa il pensiero e l’opera ragionando su cosa sia – e cosa non dovrebbe essere – la letteratura; riscopre assieme a lui l’amore e la ribellione, la libertà e la morte; indaga sull’incombenza del male e sulla tentazione della felicità. Infine, con lui si libra in volo, alto sulle miserie del mondo, per raccontare il nostro presente come lo avrebbe visto e interpretato Leopardi e per regalarci, sul tempo in cui viviamo, un punto di vista nuovo: quello delle rondini, quello dei poeti.
17,90 17,01

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.