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Skira

Tutti i libri editi da Skira

Diario di una spia. Giuseppe Binda tra Canova e Napoleone

Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 296
Chi è il conte Giuseppe Binda? Un lucchese che nei primi anni dell'Ottocento si trova al centro di una rete di patrioti determinati ad appoggiare Gioacchino Murat per liberare l'Italia dal giogo di Napoleone. Le pagine del diario e dei carteggi svelano come, dopo gli studi in legge e i servigi per Elisa Baciocchi, Binda si muova tra Lucca, Napoli e Roma, fingendosi amico di tutti e indossando, grazie al ruolo nella Corte d'Appello, i panni dell'insospettabile, tenendo così celata la sua vera natura di spia. Appassionato bibliofilo, assiduo frequentatore dei salotti aristocratici, tra verità, menzogna e tattiche di dissimulazione, fa la conoscenza di personalità celebri in tutta Europa. Tra queste, la più nota è lo scultore Antonio Canova, del quale diventa sincero sodale. Quando la Baciocchi fugge da Lucca e papa Pio VII ritorna a Roma dopo l'esilio forzato in Francia, determinato a stanare i suoi nemici, Binda viene arrestato dagli austriaci con il sospetto di favorire le istanze prerisorgimentali. Esiliato dal granduca di Toscana, diventa fuggiasco. Giunto in Inghilterra, frequenta il circolo liberale, favorevole all'indipendenza dell'Italia, di Lord e Lady Holland, cui presenta Ugo Foscolo. Qui trova l'amore e si trasferisce in America. Ed è solo l'inizio della sua nuova vita. Adriano Amendola (Roma 1979) insegna Storia dell'arte moderna all'Università degli Studi di Salerno e questo è il suo esordio nel romanzo storico. È esperto di arti applicate e numismatica, di pittura, scultura e architettura rinascimentale e barocca e di collezionismo delle grandi famiglie romane. Tra i suoi ultimi interventi, si segnalano gli studi sulla percezione delle unicità fisiche o psicologiche declinate in immagine dagli artisti. Per questi tipi ha pubblicato Gli Orsini e le arti in età moderna.
15,00 14,25

Manuale di guerriglia artistica. Ovvero come restare vivi nel mondo dell'arte

Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 87
"Ovvero come restare vivi nel mondo dell'arte", recita il sottotitolo di questo provocatorio "Manuale" apparentemente destinato ai giovani artisti, ma in realtà indirizzato a chiunque voglia comprendere quanto sia cambiato il mondo dell'arte nell'era della globalizzazione. Per "restare vivi", cioè attivi, propositivi, "veri", e sfuggire per quanto possibile alle logiche di un mercato sempre più dominante e senza avversari, non resta che iniziare una "guerriglia artistica" che dimostri che non tutti sono obbedienti e proni a queste regole. Chi deve iniziarla? Il soggetto più debole del sistema: l'artista. L'artista, soprattutto il giovane artista, come tutti coloro che sono alla base del ciclo produttivo, si trova nella posizione più svantaggiosa, pur essendo magnificato nella sua figura dal sistema mediatico: pochissimi artisti sono trattati come star, mentre la stragrande maggioranza è sempre più in balia di regole di mercato che esulano da ogni considerazione di valore. L'unico modo di affermare la propria presenza, la propria importanza e unicità è ribellarsi. Per fare questo, è necessario conoscere il proprio avversario e, come in ogni guerriglia che si rispetti, colpire laddove la struttura del sistema è più vulnerabile. Non è detto che il sistema crolli, ma la contrapposizione serve almeno a vivificare ciò che si vorrebbe abbattere. In questo volume, suddiviso in brevi capitoli e paragrafi, vengono svelate le "regole d'ingaggio" dell'artista nel mondo dell'arte, con le quali si rivela anche la struttura attuale dell'intero sistema: un manifesto per l'arte del XXI secolo.
19,00 18,05

Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi

Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 376
Un omaggio alle raccolte d'arte, ricche di capolavori, di cui furono artefici alcuni grandi banchieri. Complesso e importante è il rapporto che ha legato, nel corso della storia, il mondo della finanza a quello dell'arte. Dal Rinascimento all'età moderna, dall'Italia, all'Europa sino agli Stati Uniti, è accaduto più volte che artisti e letterati godessero dell'appoggio di banchieri mecenati che ne acquistavano le opere, spinti dall'amore per la cultura o da progetti e ambizioni di ordine personale. In ogni caso, può dirsi si sia trattato di una forma nobile di "restituzione" alla collettività, attraverso la trasformazione della ricchezza finanziaria in un patrimonio artistico di inestimabile valore. Dai Medici ai Rothschild offre l'occasione per originali approfondimenti e per una riconsiderazione nei secoli di questo fenomeno attraverso l'analisi dei personaggi più significativi, quelli che hanno segnato in modo incisivo la storia del collezionismo e del gusto. Oltre centoventi le opere presentate (fra dipinti, marmi, disegni e oggetti preziosi), lavori eccelsi di maestri quali Michelangelo, Caravaggio, Veronese, Bronzino, Verrocchio, Anton van Dyck, Bertel Thorvaldsen, Francesco Hayez, concesse in prestito da prestigiose istituzioni museali, poiché nel tempo gran parte delle opere raccolte dai banchieri è confluita, attraverso diversi percorsi, in musei e collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Pubblicato a corredo dell'esposizione milanese, Dai Medici ai Rothschild è incentrato sulla gloriosa dinastia dei Medici nella Firenze rinascimentale, sulla figura di Vincenzo Giustianiani nella Roma del Seicento, su Ambrogio Uboldo ed Enrico Mylius nella Milano dell'Ottocento, sulla famiglia Torlonia a Roma tra Sette e Ottocento e, infine, sull'esempio di Raffaele Mattioli nel Novecento. La storia dei banchieri mecenati, collezionisti e filantropi si dipana anche al di fuori dei confini nazionali, attraverso le opere che furono raccolte o commissionate da Everhard Jabach nel Settecento in Francia, nei secoli successivi da Joachim Heinrich Wilhelm Wagener in Germania, da Moritz von Fries in Austria, sino al britannico Nathaniel Mayer Rothschild e allo statunitense John Pierpont Morgan, con i quali si giunge alle soglie del secolo scorso.
39,00 37,05

Africa. Viaggio nei grandi parchi nazionali

Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 240
La straordinaria bellezza dei parchi nazionali africani in un libro fotografico. Una sola cosa allora volevo: tornare in Africa. Non l'avevo ancora lasciata, ma ogni volta che mi svegliavo, di notte, tendevo l'orecchio, pervaso di nostalgia. Ernest Hemingway L'Africa è il secondo continente più grande del mondo, ed è la terra della fauna selvatica più spettacolare del pianeta: savane, foreste pluviali, deserti, paesaggi vulcanici, montagne e coste; a ciò si aggiunge l'incredibile ricchezza degli animali. L'Africa ospita un numero sorprendente di parchi nazionali, che aiutano a preservare le diverse specie che vivono in queste aree, molte delle quali rischiano l'estinzione; con questo libro visiterete alcuni di questi straordinari parchi e avrete la possibilità di ammirare la loro straordinaria fauna selvatica nel proprio habitat naturale attraverso meravigliose immagini che possono, solo in parte, restituirci la bellezza selvaggia di un continente tanto vario quanto affascinante. Da nord a sud, dalla Tunisia al Sudafrica, il volume presenta trenta grandi parchi nazionali del continente africano, caratterizzati da una grande diversità di animali selvatici e di paesaggi mozzafiato: dal Parco dei Vulcani in Ruanda al Parco delle Cascate Vittoria in Zimbabwe, dal Serengeti in Tanzania all'Amboseli in Kenya, dal Santuario degli uccelli di Djoudj in Senegal al Parco degli Elefanti di Addo in Sudafrica. Attraverso un ricco repertorio di immagini spettacolari, Africa. Viaggio nei grandi parchi nazionali presenta le schede dei singoli parchi introdotte da brevi testi sulla storia del parco e sulla fauna selvatica presente in esso.
50,00 47,50

Gregory Crewdson. Eveningside

Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 224
Riunite per la prima volta, quattro serie di uno dei maggiori esponenti della staged photography. La prima monografia italiana sull'artista Nel corso degli ultimi trent'anni, Gregory Crewdson ha composto un ritratto della Middle America, un'America dagli occhi sgranati sulle luci di un sogno evanescente. Le sue fotografie, messe in scena facendo ricorso ai mezzi propri del cinema, hanno legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare. Questo libro riunisce le tre serie concepite tra il 2012 e il 2022: Cathedral of the Pines (2012-2014), An Eclipse of Moths (2018-2019) ed Eveningside (2021-2022). Pensate come una trilogia, esse offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione e restituiscono una panoramica completa dell'universo che ha fatto di Gregory Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. Questa trilogia è preceduta da Fireflies (1996), una serie essenziale per cogliere il rimestio delle correnti che si agitano in profondità nell'arte di Gregory Crewdson. Jean-Charles Vergne, critico d'arte, editore di libri d'arte e curatore, è direttore del FRAC Auvergne dal 1996. Interessato ad artisti come Luc Tuymans, Albert Oehlen, Richard Tuttle, David Lynch, Darren Almond, Eberhard Havekost, Raoul de Keyser, Katharina Grosse, ha curato oltre 150 mostre. È stato membro della commissione del Fond national d'art contemporain - Fnac dal 2008 al 2011. Postfazione di Antonio Carloni.
60,00 57,00

Van Gogh. Capolavori dal Kröller-Müller Museum

Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 208
Lo straordinario percorso umano e artistico del maestro olandese attraverso una selezione di capolavori Cinquanta opere di Vincent van Gogh provenienti dal prestigioso Kröller-Müller Museum di Otterlo - che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere di Van Gogh - offrono un'occasione straordinaria per entrare in contatto con la visione di un artista che ha saputo rappresentare in modo esemplare, con la forza delle sue pennellate, la sua idea della realtà, riuscendo a trasmettere un mondo interiore carico di sentimenti ed emozioni, e uno spaccato di vita del suo tempo che il suo sguardo ci restituisce insieme al suo profondo significato, a volte semplice, a volte invece inquieto e drammatico Questo volume documenta l'intero percorso del pittore olandese a partire dall'appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della prima giovinezza, quando si dedica allo studio sacrale del lavoro della terra. Figure che agiscono in una severa quotidianità sono esempi di un intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh. La grandezza dell'artista si rivela nell'espressività dei volti, negli atteggiamenti dei corpi, nella fatica intesa come ineluttabile destino. Il soggiorno parigino apre a un'appassionata ricerca del colore, alla conquista di un linguaggio più immediato e cromaticamente vibrante. Van Gogh scopre la forza del colore impressionista, si emoziona di fronte alle soluzioni scientifiche del divisionismo di Seurat. L'immersione nella luce e nel calore del sud genera aperture ancora maggiori verso eccessi cromatici e voluttà di penetrazione dell'elemento naturale. Negli ultimi anni torna la figura del seminatore, solenne nell'epico gesto, anche se presto interviene un espandersi esistenziale dell'ombra. Il giardino dell'ospedale di Saint-Rémy assume l'aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un burrone sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un vecchio diviene immagine di una disperazione fatale.
35,00 33,25

Richard Avedon. Relationships

Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 194
Oltre sessant'anni di carriera di uno dei grandi maestri della fotografia del Novecento Un omaggio a Richard Avedon (1923-2004), il fotografo statunitense che ha legato il suo nome e i suoi scatti a riviste iconiche come Harper's Bazaar, Vogue e The New Yorker. Celebre ritrattista, Avedon fu tra i primi padri della fotografia di moda di cui rivoluzionò lo stile quando, già dal 1945, tralasciò le pose statiche per collocare le modelle in ambientazioni reali. Quelle di Avedon sono immagini quasi cinematografiche che portano chi le osserva a immaginare i racconti e le storie che sembrano evocare. Davanti all'obiettivo di Avedon non sono transitate solo le modelle più famose dell'epoca, ma anche una ricca compagine di personaggi tra i quali attori, danzatori, celebrità, artisti, musicisti, scrittori, attivisti per i diritti civili, fino ai capi di stato. Inoltre, non di rado il medesimo soggetto veniva ritratto più volte e in periodi diversi, creando vere e proprie relazioni fotografiche che rivelano aspetti differenti sia della persona ritratta, sia del suo rapporto con il fotografo. Realizzato in collaborazione con il Center for Creative Photography e la Richard Avedon Foundation (con main partner Versace e media partner Vogue Italia), Richard Avedon. Relationships presenta oltre cento fotografie di moda e ritratti iconici, appartenenti alla vasta collezione del Center for Creative Photography: dagli artisti Jasper Johns, Andy Warhol e Louise Nevelson a Ezra Pound e Truman Capote, da John Ford e Michelangelo Antonioni a Humphrey Bogart e Marilyn Monroe, da Jimmy Carter e George Bush a Malcom X e Kofi Annan, da Bob Dylan, John Lennon e Paul McCartney alle modelle Dovima, Veruschka e Linda Evangelista. Da questi straordinari ritratti emerge la capacità di Avedon di catturare espressioni del volto, gesti del corpo, momenti, cambiamenti, stili e tensioni che hanno attraversato la nostra società. Qualità messe ancora più in evidenza dai ritratti in bianconero che lo hanno reso celebre. Queste foto, dove sono riprese personalità che hanno segnato la storia del Novecento, modelle o persone comuni, regalano emozioni a ogni sguardo curioso sull'uomo.
39,00 37,05

Musei italiani del dopoguerra (1945-1977). Ricognizioni storiche e prospettive future

Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 368
Un saggio storico-critico sulle realtà museali italiane del dopoguerra. Gli anni della ricostruzione nel secondo dopoguerra hanno consegnato al Paese una stagione irripetibile del museo, rinnovato nella sua forma così come nei contenuti. Di quel periodo il volume intende fornire una riflessione storico-critica relativa alla tenuta odierna della proposta culturale e al contempo sui problemi di restauro e di rifunzionalizzazione di quei musei attualmente in corso. L'importanza, riconosciuta a livello internazionale, dei progetti di architetti quali Carlo Scapa, Franco Albini, Franco Minissi, non sottrae infatti le istituzioni museali nate all'epoca dalle esigenze contemporanee di una loro riorganizzazione dettata da mutati livelli qualitativi e standard di comunicazione aggiornati. Quali possano essere le soluzioni da adottare, nel dovuto rispetto di quanto costituisce tuttora un modello esemplare della museologia e della museografia italiane, è quanto si propongono di verificare i saggi raccolti in questo libro, tenendo conto del cambiamento radicale della missione del museo sempre più orientato verso un'ampia accessibilità, nuove pratiche e uno statuto nuovo delle proprie collezioni. Interventi di Calogero Bellanca, Benedetta Cestelli Guidi, Valter Curzi, Marisa Dalai Emiliani, Arianna De Simone, Alba Di Lieto, Daniele Esposito, Luigi Ficacci, Margherita Guccione, Claudio Gulli, Matteo Iannello, Giulio Manieri Elia, Maura Manzelle, Paola Marini, Caterina Modesti, Stefano Francesco Musso, Julie Pezzali, Simone Salvatore, Carla Subrizi, Maria Rosaria Vitale, Beatrice A. Vivio.
35,00 33,25

«Non si farà mai più tal viaggio». Pigafetta e la prima navigazione attorno al mondo

Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 120
A 500 anni dalla prima, straordinaria spedizione intorno al mondo, un omaggio al celebre esploratore vicentino In occasione delle celebrazioni per il quinto centenario della prima circumnavigazione del globo terrestre (1519-1522) guidata da Ferdinando Magellano, cui partecipò il navigatore e scrittore vicentino Antonio Pigafetta, il volume - che accompagna l'esposizione alle Gallerie d'Italia a Vicenza a Palazzo Leoni Montanari - ha come protagonista l'unica testimonianza superstite della celebre spedizione: il manoscritto della Relazione del primo viaggio attorno al mondo conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e redatto da Antonio Pigafetta. La Relazione, il cui manoscritto in italiano fu ritrovato, dopo essere stato dato per perduto, da Carlo Amoretti nel 1797, è oggi ritenuto uno dei più preziosi documenti sulle grandi scoperte geografiche del Cinquecento. Rampollo di una delle più importanti famiglie nobili di Vicenza e studioso di matematica e astronomia, Antonio Pigafetta mentre si trovava a Barcellona venne a conoscenza dei preparativi del viaggio di Magellano; si recò dunque a Siviglia e riuscì a imbarcarsi sulla stessa nave del comandante, di cui divenne criado (attendente). Seguì così la spedizione a fianco di Magellano svolgendo via via varie missioni e incarichi di fiducia. Fu tra i diciotto superstiti che riuscirono dopo tre anni a rientrare in Spagna. Sollecitato da molti, tra i quali Federico II Gonzaga, scrisse in italiano la relazione del viaggio terminata nel 1525 e nota come Il primo viaggio intorno al globo che, per la precisione, la fedeltà del racconto e la ricchezza di osservazioni sui paesi visitati, costituisce uno dei più importanti documenti della storia delle esplorazioni. Il volume, curato da Valeria Cafà e Andrea Canova, partendo dal prezioso manoscritto della Relazione di Pigafetta ripercorre quella straordinaria impresa attraverso un nucleo di tredici opere. Introdotto da un saggio di Andrea Canova (Il mondo circumnavigato di Antonio Pigafetta), il volume è suddiviso in tre capitoli (Verso il mondo nuovo; La scoperta del mondo; L'eredità di un viaggio) e presenta i contributi dei curatori e di David Salomoni, Carolina Orsini, José María Moreno Madrid, Felice Noelle Rodriguez, Joana Lima.
28,00 26,60

Pinacoteca Tosio Martinengo

Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 176
La guida ai tesori d'arte della pinacoteca bresciana, in occasione della sua riapertura al pubblico con il nuovo percorso espositivo Il patrimonio della Pinacoteca Tosio Martinengo si è formato tra Ottocento e Novecento grazie al concorso dei munifici atti di privati cittadini e della cura posta dal Comune nel raccogliere e conservare opere d'arte e memorie storiche che avevano definito nel tempo il volto della città e che le importanti trasformazioni amministrative e urbanistiche avviate sul finire del Settecento andavano via via sottraendo alle loro destinazioni tradizionali. L'attuale percorso espositivo restituisce il profilo di questa duplice vocazione: da un lato le opere che i bresciani avevano raccolto nelle loro prestigiose collezioni e poi messo a disposizione della comunità, dall'altro i raggiungimenti di una cultura figurativa locale fortemente connotata eppure aperta a confronti, influenze e contaminazioni. A nove anni di distanza dalla chiusura, la Pinacoteca Tosio Martinengo con la sua importante collezione di opere dal Quattrocento all'Ottocento - Raffaello, Foppa, Savoldo, Moretto, Romanino, Lotto, Ceruti, Hayez, Thorvaldsen, Pelagi, Canella e Canova per citare i nomi più noti - è stata riorganizzata attraverso un nuovo percorso espositivo in 21 sale, concepito per restituire al visitatore la complessità del Museo e delle sue collezioni mediante una riflessione sulla loro storia e sugli orientamenti critici che ne hanno determinato la fisionomia dal tardo-gotico al primo Ottocento. Il cuore della Pinacoteca è costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento, la quale ebbe appunto tra i suoi principali interpreti Vincenzo Foppa, Giovanni Gerolamo Savoldo, Romanino e Moretto. A questi si affiancano numerosi dipinti "da cavaletto" dei secoli XVII e XVIII, con temi e generi spesso influenzati dalla pittura fiamminga e olandese: paesaggi e marine, nature morte, dipinti di animali, scene bucoliche e burlesche, ai quali si accompagnano i ritratti e le storie sacre e profane. Ancora in ambito bresciano, meritano attenzione i cosiddetti "pittori della realtà" come Antonio Cifrondi e Giacomo Ceruti, noto con il soprannome di Pitocchetto. Il percorso all'interno della Pinacoteca si chiude con le opere della prima metà dell'Ottocento, con le grandi commissioni di Paolo Tosio, Leopardo Martinengo da Barco e Camillo Brozzoni. Roberta D'Adda, storica dell'arte e autrice, è conservatrice della Fondazione Brescia Musei.
16,00 15,20

Yokai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi

Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 208
Un viaggio fantastico con storie che miscelano mito, brivido e mistero attraverso duecento opere dei più spaventosi artisti giapponesi del XVIII e XIX secolo Sul sangue di quarantamila teste di nemici mozzate si fondò la lunga Pax Tokugawa. Il 1600 segnò infatti la fine del periodo di guerre che vide la disfatta delle truppe avverse al generale Ieyasu Tokugawa. L'assenza di guerre, allontanando i ricordi e gli orrori dei massacri del passato, favorì lo sviluppo di racconti epici che davano vita ad atmosfere cupe e terrificanti, come quella del gioco delle cento candele, una prova di coraggio in cui un manipolo di guerrieri si ritrova in una notte estiva a raccontarsi storie di paura popolate da mostri appartenenti alla tradizione nazionale. Così le Jorogumo, avvenenti donne che rivelano alle vittime la loro reale natura di enormi ragni; i Tanuki, simpatici tassi trasformisti; i Bakeneko, gatti mostruosi; i Kappa, esseri acquatici che importunano le natanti; le Ningyo, sirene la cui carne profumatissima può donare agli uomini nuova giovinezza o una morte atroce. Il rituale macabro delle cento candele è la grande idea alla base di questo originale progetto che presenta duecento opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe, rari libri antichi, abiti, armi, spade, un'armatura samurai, oltre a settantasette preziosi netsuke, piccole sculture in avorio, della collezione privata Bertocchi e a un rotolo a scorrimento lungo dieci metri che racconta la vicenda di Shutendoji, una creatura mitologica (Oni) a capo di un esercito di mostri che infestava il monte Oe nei pressi di Kyoto. Pubblicato in occasione dell'esposizione allestita alla Villa Reale di Monza, il volume si presenta come un vero e proprio viaggio alla scoperta dell'immaginario giapponese e spazia dai famosi quaderni manga di Hokusai (affiancati da altri suoi capolavori) alle opere di Loputyn, l'illustratrice contemporanea molto nota agli hotaku appassionati di manga.
45,00 42,75

Il segreto dell'onda di Hokusai

Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 72
La grandezza di Hokusai era già riconosciuta nei primi anni del XIX secolo e il tempo non ha potuto che riconfermarne il genio. In Hokusai si coniuga incredibilmente una preparazione scientifica e matematico- geometrica con una straordinaria creatività fantastico-onirica. Ogni sua opera era preceduta da un'attenta analisi dei soggetti rappresentati, da una profonda conoscenza scientifica della loro struttura, da un meticoloso studio delle proporzioni e delle posizioni. Questo non tarpava le ali della sua fantasia che gli permetteva di dare vita a mostri terrificanti, a meravigliose creature chimeriche o anche a scenari di paesaggi favolosi, utopici. Hokusai affermò che qualunque figura può essere disegnata attraverso una riga e un compasso; la stessa affermazione che secoli prima fece in Germania Albrecht Durer nel suo Trattato sulla misura con il compasso, la riga per le linee, i piani e i corpi solidi. Secoli e continenti separano questi due artisti, eppure il collegamento può essere proprio nel codice che sta alla base dello schema costruttivo della famosa Grande onda al largo di Kanagawa. Questo volume non vuole essere una nuova dettagliata biografia o un elenco commentato delle opere di Hokusai, ma è un originale lavoro di ricerca condotto dall'autore per capire la motivazione di queste fascinazioni generali e trovare le ragioni più profonde che hanno potuto portare a tali straordinari risultati. Dopo avere studiato accuratamente le forme geometriche riscontrate in Hokusai risulta più significativo il suo testamento morale: "A settantatré anni ho un po' intuito l'essenza della struttura di animali e uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante, e a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor più il senso recondito e a cento anni avrò forse veramente raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso. Quando ne avrò centodieci, anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria". Paolo Linetti è uno storico dell'arte giapponese, autore, esperto in iconografia sacra e studioso di arte lombarda del XVI e XVII secolo. Direttore del Museo d'Arte Orientale - Collezione Mazzocchi di Brescia dal 2017, ha curato più di duecento mostre in ambito italiano ed europeo e organizzato eventi nazionali e internazionali.
16,00 15,20

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