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Meltemi

Tutti i libri editi da Meltemi

La moda fra senso e cambiamento. Teorie, oggetti, spazi

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 332
Ambizione di questa antologia è indicare, rappresentare e interpretare ogni ambito della semiotica della moda, proponendosi come un manuale agile sia per studenti sia per appassionati della materia. I testi raccolti sono organizzati in tre sezioni – teorie, oggetti e spazi – che indicano i percorsi principali della disciplina e le sue applicazioni pratiche. Si comincia dalle questioni legate alla moda come fenomeno culturale e semiotico per poi procedere con l'articolazione delle relazioni tra oggetti e spazi, da indagare mediante un'accurata metodologia e griglie d'analisi. Negli oggetti e negli spazi il discorso di moda si innesta con quello di marca, generando una peculiare costellazione di senso in varie forme: capi, accessori, spazi fisici e digitali, performance artistiche e d'intrattenimento. Non solo comunicazione, consumi e marketing, ma anche creolizzazione valoriale con l'heritage e l'arte, in cui la moda ha il compito di dare corpo e identità a vere e proprie forme di vita.
24,00 22,80

L'assoluta necessità. In risposta ad António Guterres e Greta Thunberg

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 398
Il XXI secolo si sta rivelando marcato dall’aumento delle disuguaglianze sociali, da guerre di ogni genere, dalle conseguenze devastanti del cambiamento climatico, nonché dall’ascesa di partiti conservatori e reazionari, i quali a loro volta stanno intensificando tali fenomeni: questo è il volto tangibile dell’Antropocene, qui inteso come l’aumento dell’entropia termodinamica, biologica e dell’informazione causato dalle attività umane. È in tale contesto di urgenza che nasce il Collettivo Internation, guidato dal grande filosofo francese Bernard Stiegler, che in questo libro analizza i concetti di entropia e località. Abbandonata spesso nel ripostiglio dei principi politici, la località – da non confondersi con il localismo delle retoriche sovraniste – oggi può essere la chiave per ripensare la ricerca e il sapere, la collettività, la tecnologia e la politica, in direzione ostinata e contraria rispetto al processo che ha condotto all’Antropocene.
24,00 22,80

Notti tossiche. Socialità, droghe e musica elettronica per resistere attraverso il piacere

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 296
“Notti tossiche” esplora il potenziale politico dell’andare in discoteca attraverso una grammatica diversa da quella dell’attivismo tradizionale, concependo il clubbing come una guerriglia micropolitica votata al presente, in cui corpi e piaceri sono il punto d’appoggio del contrattacco. Per riuscirci è necessario: primo, riconoscere come la somatofobia – il rifiuto dell’immanenza della carne a favore della trascendenza del pensiero – abbia modellato la storia dell’Occidente; secondo, mettere in pratica il (contro)sapere edonico elaborato da quegli artisti, intellettuali, soggetti LGBT, femministe e queer che per primi hanno riconosciuto le potenzialità insurrezionali del piacere. Il risultato è un’immersione totalizzante in un microcosmo prodotto dall’incontro tra suoni, sguardi, sostanze ed energie per indagare la capacità del clubbing di configurarsi come spazio di resistenza alla managerializzazione del sé e all’anestetizzazione sociale del regime post-disciplinare contemporaneo.
18,00 17,10

Il sistema audiovisivo. Tra estetica e complessità

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 236
I media audiovisivi sono sempre più un sistema attraverso cui il mondo diviene per noi esperibile, comprensibile, interpretabile e agibile. Essi sono gli strumenti di relazione che impieghiamo per entrare nella fitta rete di connessioni che intessono di complessità il nostro tempo, ma sono anche ormai l'habitat culturale ed estetico che viviamo e che ci plasma. Così gli audiovisivi sono sia l'effetto sia la causa dello sviluppo complesso dell'essere umano, della sua conoscenza e della sua sensibilità. L'autrice esplora alcuni dei mutamenti maggiormente significativi introdotti da questo tipo di immagini, indagandone limiti e potenzialità, fino a prospettarne un impiego generativo e creativo.
18,00 17,10

Nel bosco di psiche. Filosofie della natura umana

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 168
I volti di Psiche sono assai più numerosi dei nomi che le sono stati attribuiti. Anima, spirito, coscienza oppure mente, pensiero, ragione: tutti calzanti e tutti parziali. Forse "soffio vitale" è quello che, radicandosi nella culla etimologica del fiato, del respiro quale segno primigenio del vivente, ne raccoglie insieme le possibili metamorfosi e le molte figure. Non per questo però le delinea realmente. Anzi, la sua identità rimane inevitabilmente molteplice. I saggi raccolti in questo volume – a firma oltre che dei due curatori, Vallori Rasini e Giacomo Scarpelli, di Claudia Baracchi, Roberto Brigati, Francesca De Simone, Agnese Maria Fortuna, Fabio Grigenti e Alessandro Mecarocci – cercano di cogliere la gamma delle metamorfosi di Psiche, testimoniandone la ricchezza e anche la differenza di accezioni e di essenza. A ben guardare, Psiche non ha mai cessato di affannarsi per orientarsi, tanto nel mondo dei sogni quanto nel mondo reale, un mondo che talvolta rimane o ritorna anch'esso bosco tenebroso e selvaggio.
16,00 15,20

Etnografie militanti. Prospettive e dilemmi

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 256
Com'è possibile coniugare l'impegno politico con la ricerca sul campo? Offrendo una rassegna ragionata, il testo illustra le radici profonde nell'antropologia italiana, ma evidenzia soprattutto la politicizzazione dell'etnografia, tornata prepotentemente alla ribalta nell'ultimo decennio con lo studio dei movimenti sociali. Viene scandagliata la letteratura internazionale ma soprattutto gli studi di etnografi militanti italiani emergenti, per perlustrare diverse opzioni politiche, teoriche e metodologiche su come fare ricerca qualitativa e su come comprendere le forme dell'attivismo contemporaneo con un esplicito intento di trasformare l'esistente. Il taglio è autoriflessivo, centrato su potenziali tensioni e dilemmi che si creano nelle relazioni con il contesto studiato, nella conduzione della ricerca e in fase di restituzione. Distinguendo l'etnografia militante da altre forme di coinvolgimento pubblico della ricerca – quali l'antropologia applicata, la ricerca-azione e l'antropologia pubblica –, si chiarisce la continuità e la discontinuità delle etnografie militanti contemporanee rispetto alla celebre presentazione gramsciana dell'"intellettuale organico". Infine, i tre autori ripercorrono la loro esperienza politica ed etnografica per mostrare come fare ricerca possa sia contribuire al sapere scientifico sia rafforzare contesti politici.
18,00 17,10

La fragilità del potere. Mobilità e mobilitazione a Bangkok

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 446
19 maggio 2010: l'esercito thailandese dispiega carri armati, cecchini e armi da guerra per disperdere le migliaia di Camicie rosse che avevano occupato il centro economico e commerciale di Bangkok, chiedendo elezioni democratiche e di porre fine alla disuguaglianza sociale. Fondamentale il ruolo dei conducenti di mototaxi, che filtrano e bloccano la mobilità nell'area, sfidando l'egemonia di Stato. Quattro anni dopo, lo stesso generale dell'esercito che aveva guidato l'attacco sale al governo con un colpo di Stato, senza alcuna opposizione. Come può il potere mostrarsi così fragile ed esposto nel 2010 e così risoluto appena quattro anni più tardi? Attraverso uno studio etnografico sui conducenti di mototaxi di Bangkok, Claudio Sopranzetti presenta una lucida analisi del potere e della sua fragilità.
25,00 23,75

Farsi fuori. Vizi e virtù del suicidio

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 206
Come mai, nella sua infinita importanza, nessuno parla di suicidio e più che altro, in genere, se ne bisbiglia? Non si lascia spaventare Franco Foschi, che affronta uno dei temi più inquietanti di sempre con un piccolo libro-mondo pieno di storie, di persone, di letteratura, di riflessioni, di cronaca, ma anche e soprattutto di emozioni e, perché no, di ironia. Un libro per tutti, perché del resto non c'è argomento più privato della propria morte. Come ci spiega l'autore: "Di questo libro, bisogna impadronirsene per sé, per trovarci tra le righe tutti i propri io". Dalla A di sant'Agostino alla Z di Zavattini, ecco il pensiero sul suicidio, senza paura.
16,00 15,20

L'ultimo tabù. Filmare la morte fra spettacolarizzazione e politica dello sguardo

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 196
La morte è oggi uno degli elementi più ricorrenti dell'immaginario visivo occidentale. Se da una parte la comunicazione audiovisiva tende a presentare il cadavere come un oggetto spettacolare, dall'altra esso è diventato una posta in gioco cruciale nell'arena politica, in particolare a seguito della circolazione internazionale di alcuni video dello Stato Islamico. Se è vero che la teoria del cinema si interroga da tempo sull'idea-limite del filmare la morte e che pare esistere a livello antropologico una connessione profonda fra l'atto di prendere un'immagine e quello di togliere la vita, urge costruire una cornice teorica coerente che sia in grado di interrogare la complessità del fenomeno, tracciando genealogie impreviste ed evitando facili semplificazioni: offrendo un punto di vista nuovo e fortemente interdisciplinare su questo intricato insieme di questioni.
18,00 17,10

Ciò che mostra il tempo. Stelio Maria Martini e la visualizzazione della scrittura poetica

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 176
Questa monografia su Stelio Maria Martini (1934-2016) permette di ricostruire il profilo intellettuale di uno dei maggiori poeti visivi, internazionalmente noto e apprezzato, nonché di focalizzare lo sguardo sul problema della visualizzazione della scrittura: questione complessa che ha modulato carsicamente l'identità della produzione letteraria occidentale, affiorando di quando in quando lungo il corso della sua storia millenaria, dai technopaegnia alessandrini alle ibridazioni verbo-visive delle avanguardie novecentesche. L'analisi del percorso "poetico" di Martini, che non può prescindere anche da una considerazione della sua notevole produzione critico-teorica, consente di gettare una nuova luce su questo fenomeno, inquadrandolo su un piano non più storico-sociologico, ma ontologico. La fenomenologia di questa singolare eresia letteraria si arricchisce di alcuni scritti inediti dello stesso Martini, che vanno a completare il volume con un corpus antologico di sue riflessioni teoriche.
16,00 15,20

Insegnare a trasgredire. L'educazione come pratica della libertà

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 254
Come possiamo ripensare le pratiche di insegnamento nell'era del multiculturalismo? Cosa fare degli insegnanti che non vogliono insegnare e degli studenti che non vogliono imparare? Come affrontare il razzismo e il sessismo in classe? Intriso di passione politica, "Insegnare a trasgredire" fonde la conoscenza pratica dell'insegnamento e la connessione profondamente avvertita con il mondo delle emozioni e dei sentimenti. Un libro su insegnanti e studenti che osa affrontare questioni quali eros e rabbia, dolore e riconciliazione, nonché il futuro dell'insegnamento stesso. Bell Hooks – scrittrice, insegnante e intellettuale nera e ribelle – propone un concetto di educazione come pratica di libertà.
18,00 17,10

Robert Michels. Un intellettuale di frontiera

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 248
Nel 1910 Loria definì Robert Michels un "chierico vagante". Più recentemente Henry Stuart Hughes non ha esitato a indicarlo come "il più cosmopolita tra i principali intellettuali del Novecento". In effetti, non è possibile né comprendere appieno il significato della sua opera, né venire a capo delle tante contraddizioni che segnarono il suo itinerario senza fare riferimento al suo profilo di "intellettuale di frontiera". A partire dell'idea di frontiera, il contributo sociologico di Michels si è dimostrato significativo nel rinnovamento della scienza sociale italiana, concorrendo anche a modificare l'immagine internazionale della penisola italiana, fino ad allora rimasta per lo più legata alle impressioni goethiane. L'autore meglio noto per La sociologia del partito politico (1966), un'opera considerata ancora attuale perché consente di far luce su alcune delle logiche alla base della vita politica contemporanea, si caratterizzò per una forte sensibilità nei confronti dei meccanismi di formazione delle identità collettive. Un sentimento che lo spinse a nutrire un costante interesse per il tema identitario della nazione fino a gettare le basi di una "sociologia del sentimento patrio" e di una sociologia dello straniero. Robert Michels non fu solo l'elitista e lo studioso delle oligarchie e dei partiti politici, ma un autentico nomade del pensiero, degli spazi e delle classi sociali.
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