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Maggioli Editore

Tutti i libri editi da Maggioli Editore

Introduzione alla statistica sociale

Libro
anno edizione: 1990
pagine: 626
36,15 34,34

36,15 34,34

Opera omnia. Volume Vol. 4

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 1990
pagine: 547
30,99 29,44

Opera omnia. Volume Vol. 5

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 1990
pagine: 504
30,99 29,44

Studi sull'età giustinianea

Libro
anno edizione: 1990
pagine: 137
10,33 9,81

Poggio Berni. Note per una storia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 1990
pagine: 239
Una serie di specifici contributi, relativi ai diversi periodi e alle emergenze storiche più significative, permettono di delineare nell'insieme le vicende del territorio e della comu-nità di Poggio Berni. Emergono, con dettaglio, le testimonianze archeologiche degli antichi insediamenti, i fitti segni dell'attività nel fertile fondovalle, le vicende di intere generazioni alle prese con le necessità della vita quotidiana, le preziosità paesaggistiche ed i valori naturalistici, il ruolo e la rilevanza dei palazzi, delle chiese, dei mulini.
12,91 12,26

Il vecchio con un piede in Oriente

Libro
anno edizione: 1990
pagine: 164
Il vecchio con un piede in Oriente.
15,00 14,25

13,43 12,76

Politiche pubbliche e pubblica amministrazione

Libro
anno edizione: 1989
pagine: 255
18,59 17,66

Nuovo manuale di diritto scolastico

Libro
anno edizione: 1989
pagine: 608
33,57 31,89

Amori miei

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 1989
pagine: 98
Nel 1884, all'età cruciale di trentacinque anni e dentro un ginepraio non meno intricato e «oscuro» di quello dantesco, il riminese Achille Serpieri scrive la sua autobiografia. Mazziniano sin dalla prima gioventù, a diciassette anni era accorso volontario all'appello di Garibaldi e aveva combattuto tra le sue file nel Veneto e poi, l'anno seguente, a Roma; nel 1874 — con Saffi, Fortis, Valzania e Francolini — aveva partecipato alla sfortunata «congiura» di Villa Ruffi, dov'era stato arrestato e tradotto, in manette, alla rocca di Spoleto. Non è però la politica la più ardente delle sue passioni. «Giovane d'anni e di cuore, di natura vivace e sfrenata» e «vago di emozioni di qualunque natura» (così si ritrae), da buon eroe foscoliano e byroniano si fa sacerdote di due divinità voraci: il dio dell'amore e il demone del gioco. Intriso di cultura romantica, alle storie d'amore e alle avventure galanti Serpieri si dà con spensierata, generosa prodigalità. Le une e le altre rivivono nelle pagine delle memorie con una varietà di toni e una sincerità di accenti che ci restituiscono, vivi e interi, una stagione, un luogo e un universo femminile ben più ricco, vario e complesso di quanto solitamente non si pensi. Nel 1884, in disastrose condizioni economiche, senza lavoro, tradito dagli amici, disilluso negli affetti, costretto, infine, ad abbandonare la sua città natale — con un brillante futuro alle spalle, insomma —, Serpieri fa un bilancio della propria vita: che se è il bilancio di uno sconfitto, non è però, in nessun modo, quello di un «pentito».
5,16 4,90

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