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Donzelli: Saggi. Scienza e filosofia

Tutte le nostre collane

Il bestiario filosofico di Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2025
pagine: 300
«L’animale come altro»: è da questa prospettiva che Orietta Ombrosi esplora la «questione animale» nell’opera di Jacques Derrida, costruendo un bestiario – da Derrida solo immaginato – tra racconti biblici e poetici, concetti e argomentazioni filosofiche, arricchendo così la riflessione della vita reale o metaforica degli animali e delineando la nascita di un movimento di pensiero alternativo. Cercando di «allentare» la prospettiva logocentrica del discorso filosofico sull’animalità, attraverso il bestiario che l’autrice depista nell’immensa opera di Derrida, ogni animale viene a introdurre trasversalmente questioni che lo riguardano e a tracciare possibili vie, spazi alternativi o piste di indagine distinte, sebbene collegate: la sofferenza e il sacrificio, l’etica e la differenza di genere, ciò che resta della teologia e il suo legame con il politico, la politica stessa, come pure il ruolo della poesia nel suo dialogo con la filosofia, quello della scrittura, umana e animale che sia, sono rappresentate, come in ogni bestiario, da un animale ben preciso. Ecco, dunque l’asino, il gatto che è una gatta, e poi un cane dal nome proprio; ecco l’ariete e il lupo, e anche una piccola colomba; senza dimenticare il serpente, la bestia che è già sin dall’inizio. Su questo ricco mondo animale, infine, planano senza sosta le grandi ali dell’utopica Chimera, che raccoglie, ruggendo, il canto del gallo che annuncia quel nuovo giorno in cui le relazioni tra umani e animali saranno, finalmente, radicalmente differenti.
28,00 26,60

Kafka. Il mistero della legge

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2024
pagine: 208
L’opera di Franz Kafka è stata indagata da ogni prospettiva: letteraria, teologica, filosofica, esistenziale, psicologica, psicoanalitica, sociologica, politica e anche giuridica. Il tema del rapporto con gli apparati dello Stato e con il potere, in particolare la questione intorno al concetto stesso di legge, è un filo che lega i testi più significativi dello scrittore ceco. I temi della colpa, della responsabilità e del giudizio, in lui così radicati, sono infatti strettamente intrecciati alla dimensione del diritto, a un mondo di cui sono saggiati limiti e potenzialità, problematiche e aspettative nel confronto incessante con la realtà e i comportamenti delle persone. Non possiamo negare che la domanda di Kafka sia sempre, fondamentalmente, una domanda sul diritto. In occasione del centenario della nascita di Kafka, Fabrizio Di Marzio – da lettore, scrittore e giurista – si confronta con l’universo dell’autore del Processo, non per darne un’interpretazione in chiave giuridica, ma per interrogarsi sulla natura del diritto, in qualche modo «servendosi» di Kafka, accogliendo le domande e le questioni che sorgono dalle sue pagine. E se le risposte non saranno definitive e assolute ciò si giustifica con la natura stessa del diritto: questo infatti è di per sé in divenire e dipende dall’opera di tutti. Impensabile al di fuori della dimensione comunitaria, ci lascerà sempre insoddisfatti, in quanto la sua essenza è proprio la ricerca, è lo sforzo continuo di approssimazione a una realtà in costante cambiamento. Chiedersi ogni volta qualcosa sullo spirito della legge, indagarne la razionalità, ricercarla ancora se essa sfugge al primo sguardo è il primo dovere di tutti, in primo luogo dei giuristi: avviare il dialogo, tenere acceso il fuoco perché la domanda sul diritto sia sempre posta in mezzo a noi.
25,00 23,75

Earthscapes. Le conseguenze della visione della Terra dallo spazio

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2023
pagine: 256
Le prime immagini della Terra vista dallo spazio ebbero un impatto rivoluzionario. Per la prima volta l’umanità vedeva il pianeta su cui vive dall’esterno: l’oceano, i continenti, i ghiacci polari, l’alone dell’atmosfera. La Terra si era ridotta a un globo terracqueo, privo di geografia politica e di storia, e sembrava un delicato gioiello abbandonato nell’immensità del vuoto assoluto. È stato proprio in quel momento che sono sorte nuove potenti visioni del mondo, con profonde implicazioni antropologiche, politiche e morali. Immagini come «Earthrise» (1968) o «The Blue Marble» (1972) – le prime fotografie del nostro pianeta scattate dallo spazio – hanno inaugurato una visione del mondo ecologica, una nuova filosofia globalista, un’inedita etica della responsabilità, rappresentando un’insostituibile fonte di legittimazione simbolica e un repertorio immaginario mai esaurito. Il libro indaga non solo il significato di tali immagini, ma gli usi che ne sono stati fatti per orientare la comprensione del mondo e ispirare modelli di comportamento. Per altro verso, le rappresentazioni della Terra dallo spazio hanno inserito il pianeta in una complessa rete elettronica di produzione, trasferimento e codifica delle immagini, che ha inaugurato la cosiddetta Information Age. Mediata dalla televisione, dai satelliti, dai sistemi di geo-localizzazione, la Terra (il suolo fenomenologico) ha cominciato così a comportarsi come un medium: mezzo di trasmissione e allo stesso tempo archivio di un insieme stratificato di messaggi visivi che ha proprio nella Terra l’origine e la destinazione. L’inserto che accompagna il volume consente al lettore di seguire con lo sguardo l’evoluzione di questa tradizione iconografica, che congiunge l’Hasselblad usata dai primi cosmonauti della Nasa agli odierni dispositivi di machine vision.
28,00 26,60

Scienza e religione. Scritti copernicani

Scienza e religione. Scritti copernicani

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: XLIX-284
Ieri come oggi è la scienza a "introdurre novità", a scompaginare ordini ed equilibri considerati assoluti. Ieri, la cruciale questione copernicano-galileiana, con i suoi problemi d'interpretazione biblica; oggi, le questioni che scaturiscono dai rapidi progressi avvenuti nel campo delle scienze della vita e che ripropongono antiche discussioni scientifiche e filosofiche su che cosa s'intenda per "natura", "persona", "inizio vita", "fine vita". Domande che reclamano interventi urgenti e appartengono alla sfera della politica e del diritto pubblico. Come ha osservato Norberto Bobbio, in uno dei suoi ultimi interventi dedicati al tema della laicità, "ciò che minaccia le verità tramandate non è la ragione filosofica, ma la ragione scientifica. Il processo di secolarizzazione, la cosiddetta età del disincanto, e nato non dalla ribellione di Lutero, ma dalle scoperte di Galileo". Quelle scoperte hanno frantumato inesorabilmente un universo fino ad allora ritenuto compatto e armonico, dando vita a scritti che ancora riescono a parlarci perché riguardano il tormentato rapporto tra la scienza e la religione. Non è dunque per il gusto dell'erudizione che torniamo a leggere pagine di quattro secoli fa. Lo scopo è un altro: sottoporre a un rigoroso esame storico e filologico dei testi che per primi hanno affrontato la questione religione-scienza; che per primi hanno messo in discussione la concezione gerarchica del sapere fondata sulla parola di Dio.
29,00

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