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Chiarelettere: Biblioteca Chiarelettere

Tutte le nostre collane

Qui non può succedere

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2024
pagine: 448
Pubblicato nel 1935, "Qui non può succedere" si è rivelato un romanzo profetico. Sinclair Lewis immagina una realtà alternativa in cui, alle elezioni presidenziali del 1936, Franklin D. Roosevelt viene sconfitto dal senatore populista Berzelius «Buzz» Windrip. La sua vittoria segna una svolta nella storia degli Stati Uniti, decretando la fine della democrazia e l'avvento del fascismo oltreoceano. Dopo aver promesso drastiche riforme economiche e sociali nel segno di un ritorno al patriottismo e ai valori della tradizione per conquistare il favore degli elettori, Buzz Windrip assume gradualmente il controllo del governo con l'aiuto di una forza paramilitare senza scrupoli e instaura un regime che ricorda da vicino i totalitarismi europei. Con questo brillante esperimento distopico Lewis riesce ad aprirci gli occhi sul pericolo costante rappresentato dal tramonto delle democrazie: non un fatto del passato, ma un rischio oggi più che mai attuale. Il romanzo che ha preannunciato l'avvento di una dittatura in America.
22,00 20,90

Disobbedienza civile

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2017
pagine: 96
Tre motivi per leggerlo: Perché è un libro che non ti aspetti: una meditazione sul dissenso, che parla però molto di consenso e propone una collocazione costituzionale dei gruppi di protesta. Perché Hannah Arendt racconta di Socrate, Thoreau e della rivoluzione americana per tracciare la differenza che corre tra disobbedienza civile e obiezione di coscienza. Perché è un piccolo, prezioso manifesto sulla partecipazione attiva, contro la dittatura dei politici e le prepotenze dei governi. Introdotto da Laura Boella.
10,00 9,50

Lo Stato siamo noi. Solo con la partecipazione collettiva e solidale alla vita politica un popolo può tornare padrone di sé

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2016
pagine: 160
"Chiamare i deputati e i senatori 'rappresentanti del popolo' non vuol dire oggi quello che voleva dire in altri tempi: si dovrebbero chiamare 'impiegati del loro partito'."
10,00 9,50

Odio gli indifferenti

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2015
pagine: 128
I testi che compongono questa scelta si riferiscono all'edizione degli scritti di Antonio Gramsci curata da Sergio Caprioglio per Giulio Einaudi Editore. In particolare alla raccolta La città futura. Scritti 1917-1918 (1982). Con due eccezioni: il brano Gli operai della Fiat, che fa parte della raccolta Socialismo e fascismo, Einaudi, Torino 1966, e che qui è ripreso parzialmente, e il discorso alla Camera del 1925, pubblicato su «l'Unità». I titoli dei testi sono redazionali, seguiti tra parentesi quadre dai titoli originali. Si deve a Sergio Caprioglio il lavoro di attribuzione di molti testi di Gramsci, e soprattutto il lavoro di riscontro, svolto presso l'Archivio di Stato di Torino, dei testi censurati, e in quell'edizione restituiti nella versione completa. Il governo Salandra, infatti, aveva imposto per decreto il 23 maggio 1915 (alla vigilia dell'entrata in guerra) che ogni pubblicazione dovesse essere sottoposta a censura preventiva, ovvero che le bozze di stampa fossero vidimate preventivamente dalla censura. Gran parte dei testi pubblicati sulla stampa socialista uscirono spesso parzialmente o interamente censurati. Proprio per non perdere quel prezioso lavoro di recupero, le parti censurate e ritrovate da Caprioglio nelle bozze di stampa conservate in Archivio di Stato sono state evidenziate mettendole tra parentesi quadre e indicandole con un filetto verticale a bordo pagina, in modo da rendere immediatamente percepibile al lettore la versione originale e integrale. L'editore ringrazia Sandro Caprioglio per aver concesso il permesso di pubblicare i testi a cura del padre. Ringraziamo anche Gianrico Carofiglio per averci fatto conoscere l'articolo “Odio gli indifferenti” da lui letto in occasione della manifestazione contro la legge sulle intercettazioni svoltasi al teatro Quirino di Roma il 31 maggio 2010. Antonio Gramsci (1891-1937). Studioso e uomo politico, iscritto al Psi nel 1913. Animatore del settimanale «L'Ordine nuovo» nel 1919-20. Nel gennaio 1921 è uno dei fondatori del Partito comunista e ne diventa segretario nel 1924. Eletto al Parlamento nell'aprile di quell'anno, è arrestato nel novembre 1926, in concomitanza con la messa fuori legge di tutti i partiti d'opposizione da parte del regime fascista. Condannato dal Tribunale speciale a venti anni di detenzione. La sua riflessione di quegli anni è raccolta nei Quaderni del carcere. Muore ancora nella condizione di prigioniero dopo una lunga malattia testimoniata nella raccolta delle Lettere dal carcere.
10,00 9,50

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