Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Carocci: Pensatori

Tutte le nostre collane

Gentile

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 266
"Sottraetevi all'ordinaria e inconsapevole astrazione per cui la realtà è quella che voi pensate, mentre, se voi la pensate, non può essere se non il vostro pensiero; mirate con occhio fermo a questa vera e concreta realtà che è il pensiero in atto; e la dialetticità del reale vi apparirà evidente e certa come certo ed evidente è a ciascuno di noi l'aver coscienza di ciò che pensa: il vedere, per esempio, quello che vede." Davide Spanio è ricercatore di Filosofia teoretica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, dove insegna Filosofia della conoscenza. È stato borsista dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. Si occupa dei temi speculativi collegati alla genesi e alla struttura dell'idealismo attuale di Giovanni Gentile, al quale ha dedicato, tra l'altro, la monografia "Idealismo e metafisica. Coscienza, realtà e divenire nell'attualismo gentiliano" (Padova 2003) e l'ampio saggio "Contraddizione, divenire ed esperienza. Un'introduzione alla riforma gentiliana della dialettica di Hegel" (Bologna 2008).
17,50 16,63

Newton

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 235
"Spero, quasi ad esempio, di mostrare quanto la matematica valga in filosofia naturale e quindi di esortare i geometri ad accingersi a un più stretto esame della natura, e gli amanti della scienza naturale ad appropriarsi prima della geometria, affinchè i primi non sprechino totalmente il loro tempo in speculazioni in alcun modo utili alla vita umana, e i secondi, a lungo impegnati con un metodo inadeguato, non perdano ogni loro speranza per sempre" (Newton).
16,50 15,68

Pascal

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 290
"L'uomo non è che una canna, la più debole di tutta la natura, ma è una canna pensante. Non occorre che l'universo intero si armi per schiacciarlo; un vapore, una goccia d'acqua basta per ucciderlo. Ma quando pure l'universo lo schiacciasse, l'uomo sarebbe ancora più nobile di ciò che lo uccide, poiché egli sa di morire e quale vantaggio l'universo ha su di lui. L'universo non ne sa nulla. Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero. È di qui che dobbiamo risollevarci e non dallo spazio e dalla durata, che non sapremmo colmare. Adoperiamoci dunque a pensar bene: ecco il principio della morale" (Pascal).
18,50 17,58

I sofisti

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 185
"Rendere più forte il discorso più debole" Protagora; "La parola è un grande sovrano, che con un corpo piccolissimo e invisibile compie imprese massimamente divine: sa calmare la paura, eliminare il dolore, suscitare la gioia, sollevare la pietà" Gorgia; "Io sostengo che il giusto non è nient'altro che l'utile del più forte" Trasimaco; "Chi non ha concepito desiderio di cose turpi o malvage e neppure ne ha avuto esperienza non è saggio: non ci sono infatti vizi astenendosi dai quali egli si mostri equilibrato" Antifonte.
16,50 15,68

Montaigne

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 321
"...la ragione va sempre storta e zoppicante e sciancata, sia in compagnia della menzogna sia in compagnia della verità. Così è difficile scoprire il suo errore e traviamento. Chiamo sempre ragione quell'apparenza di ragionamento che ognuno fabbrica in sé; questa ragione, della cui specie ce ne possono essere cento contrarie riguardo a uno stesso oggetto, è uno strumento di piombo e di cera, allungabile, pieghevole e adattabile a tutti i versi e a tutte le misure; non resta che l'abilità di saperlo limitare." "Di fatto ogni presupposizione umana e ogni enunciazione ha tanta autorità quanto un'altra, se la ragione non vi pone differenza. Così, bisogna metterle tutte sulla bilancia; e prima di tutto quelle generali, che ci tiranneggiano. La persuasione della certezza è un indizio certo di follia e di estrema incertezza." (Montaigne)
21,00 19,95

Quine

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 253
"La cultura dei nostri padri è un tessuto di enunciati. Nelle nostre mani essa si evolve e muta, attraverso nuove revisioni e aggiunte più o meno arbitrarie e deliberate, occasionate più o meno direttamente dalla continua stimolazione dei nostri organi di senso. È una cultura grigia, nera di fatti e bianca di convenzioni. Ma non ho trovato alcuna ragione sostanziale per concludere che vi siano in essa fili del tutto neri o altri del tutto bianchi" (Quine).
18,00 17,10

Hegel

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 357
"La filosofia può anche essere considerata come la scienza della libertà; poiché in essa scompare l'estraneità degli oggetti e con ciò la finitezza della coscienza, soltanto in questo modo sono soppressi in lei la casualità, la necessità naturale e in generale la relazione ad un'esteriorità, e quindi dipendenza, nostalgia e timore; soltanto nella filosofia la ragione è del tutto presso sé stessa. Per lo stesso motivo, in questa scienza la ragione non ha nemmeno l'unilateralità di una razionalità soggettiva, come se essa fosse proprietà di un peculiare talento o dono di un particolare favore - o anche sfavore - divino, come il possesso di un ingegno artistico, ma poiché essa non è nient'altro che la ragione nella coscienza di sé stessa, così essa per sua natura è in grado di essere scienza universale."
24,50 23,28

Benjamin

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 222
"Tutti coloro che si sono occupati in qualche modo di Walter Benjamin conoscono la difficoltà di definirne il pensiero, inserendolo in orizzonti disciplinari ben definiti come la filosofia della storia, del linguaggio, l'ontologia, l'etica, l'estetica e così via. Talvolta si è stati addirittura indecisi se assegnare la sua opera al genere testuale della filosofia o a quello della letteratura. In questo libro, si affronta in particolare l'ultimo Benjamin, quello del messianismo e della conseguente percezione messianica del tempo, in base al quale ogni secondo sarebbe "la piccola porta attraverso la quale può entrare il messia". È la stessa porta della giustizia di cui Benjamin parla nel grande saggio su Kafka del 1934. Tuttavia permane una differenza tra tempo messianico e giustizia. Se vi fosse coincidenza, la giustizia cesserebbe di agire come una potenza critica, la stessa potenza da cui scaturisce l'etico e diverrebbe oggetto di possesso, oggetto di storica realizzazione." (dall'Introduzione)
16,00 15,20

Frege

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 225
"È perlomeno pensabile che vi siano leggi psicologiche che facciano riferimento alla composizione chimica o alla struttura anatomica del cervello. Questo sarebbe invece assurdo per leggi logiche; infatti in esse non si parla di ciò che questo o quell'individuo ritiene vero, bensì di quel che è vero. Che un individuo ritenga vero o ritenga falso il pensiero che 2x2 = 4 può dipendere dalla composizione chimica del suo cervello, ma il fatto che questo pensiero sia vero è indipendente da questa circostanza. Se sia vero che Cesare fu assassinato da Bruto non può dipendere dalla struttura del cervello del professor Mommsen."
16,00 15,20

Agostino

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 310
"Non andare fuori, ritorna in te stesso. La verità abita nell'uomo interiore. E se avrai trovato mutevole la tua natura, trascendi anche te stesso. Ma ricorda, quando ti trascendi, che stai trascendendo un'anima che ragiona. Tendi dunque lì donde si accende il lume stesso della ragione." (S. Agostino)
20,50 19,48

Cartesio

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 294
"Considerando che tutti i pensieri che abbiamo da svegli possono venirci in mente anche quando dormiamo senza che, peraltro, nessuno sia vero, decisi di fingere che tutto ciò che mi era passato per la mente non fosse più vero delle illusioni dei sogni. Ma subito dopo mi resi conto che mentre io volevo pensare così, che tutto era falso, bisognava necessariamente che io, che lo pensavo, fossi qualcosa. E osservando che questa verità, penso dunque sono, era così salda e certa che tutte le più stravaganti supposizioni degli scettici non erano capaci di scuoterla, giudicai di poterla accettare senza scrupolo come il primo principio della filosofia che cercavo" (G. Mori).
18,00 17,10

Croce

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2009
pagine: 231
"L'uomo pensa e penserà sempre e sempre dubiterà, e pensare non potrebbe se non vivesse nella verità, nella luce di Dio. Ma in questo continuato processo l'uomo urta a volta a volta in certi ostacoli di ordine più generale, in nubi, oscurità e perplessità che conviene dissipare per andare innanzi nel giudizio e nell'azione che gli corrisponde. Filosofo in senso specifico o eminente è chiamato colui che rimuove uno di questi ostacoli più o meno gravi, dissipa una di queste nubi, fuga una tenebra, e nella cui opera si godono perciò rapidi o lenti ma sicuri gli effetti nel crescere d'intensità della cultura e della vita morale."
17,00 16,15

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.